Mentre cerco di scrivere ascolto i fuochi di artificio in occasione della festa della Mamma Negra che si svolge il 23 e il 24 settembre.
Questa mattina sono partito da Ambato per ritornare a Lacatunga per questa festa popolare. La città contiene al suo interno un evento culturale unico, la Compagnia della Mama Nera, chiamata anche la Festa della Beata Tragedia o Capitaneria mentre la Chiesa cattolica celebra la Madonna della Misericordia.
È sincretismo religioso che ha un sacco di colori, di gioia e confusione. Migliaia di turisti nazionali e stranieri vengono a questa grande festa non solo per la musica, i costumi e i balli dei gruppi che compongono questa celebrazione ma anche per bere il liquore che viene consegnato a tutti coloro che lo chiedono. Nonostante questo dettaglio, il festival è celebrato come una manifestazione di folklore.
Le origini si intrecciano tra quelle pagane e cristiane, indigene, africane e spagnole. E’ un omaggio alla Vergine della Misericordia per la protezione ricevuta nella eruzione del 1742 del vulcano attivo più alto del mondo, il Cotopaxi.
Nel 2005 l'Istituto Nazionale dei Beni Culturali ha dichiarato patrimonio culturale immateriale questa festa.
La celebrazione della festa ruota attorno a dei personaggi chiave: L'Angelo della Stella, L'Ambasciatore, El Rey Moro, El Capitan, e due "Mama Negra”.
Giunto a Lacatunga sono andato a cercare un hotel per la notte e dopo sono andato a vedere la situazione alla Chiesa della Merced. Qui ho trovato una gran confusione ed i vari gruppi, seguendo un loro ritmo, procedevano lentamente. Ogni persona ondeggiava e si muoveva al suono prodotto da una banda di ottoni, seguendo una melodia che è diventata una colonna sonora di tutta la giornata. La musica non è una vera e propria marcia. E’ una musica contagiosa che ti invita a seguire il ritmo. Oltre alla gente di ogni età vestita con i costumi del proprio barrio o quartiere c’erano uomini vestiti da donne su cavalli e personaggi che portavano sulle spalle mezzo maiale con le varie bottiglie di alcool, che venivano seguiti da aiutanti con gli sgabelli su cui appoggiare il peso quando erano stanchi. I ragazzini dopo una certa ora sparivano perché ricondotti a casa mentre si aprivano gli stand per coloro che volevano cenare mentre io mi sono ritirato in hotel.
Domani ci sarà la festa della Merced con la processione e un’altra sfilata della Mamma Negra.
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Bel post. Sono interessato a saperne di più sui programmi e le tradizioni culturali italiane. Grazie @cryptointhemoon