Inanzitutto non chiamateli più Inceneritori, ma Termovalorizzatori. C'è una netta differenza.
Nel passato infatti erano Inceneritori, perché erano utilizzati per ridurre il volume dei rifiuti per essere poi immessi in discarica.
Ora, grazie anche a nuove norme di legge, sono Termovalorizzatori, perché utilizzano i rifiuti al fine di produrre calore che può essere successivamente utilizzato.
Immagine tratta da Meteoweb
La sinergia di raccolta differenziata e termovalorizzatori
Chi ha detto che raccolta differenziata e termoutilizzatori non possano andare d'accordo? Anzi, proprio grazie a questa, hanno potuto sfruttare meglio i rifiuti.
Grazie alla raccolta differenziata, infatti, a partire dal 2005, i rifiuti hanno avuto in meno di 5 anni un incremento del 10% del loro PCI, potere combustibile inferiore (cioè, in pratica, del calore che si può estrarre da quella materia).
Tale incremento è stato causato principalmente dalla separazione della frazione organica dal rifiuto, che, contenendo un elevato grado di acqua, creava problemi durante la combustione.
Tutto ciò è stato come una manna, perché ha permesso di ottimizzare i processi che sfruttano tale materia che normalmente sarebbe uno scarto destinato direttamente alla discarica.
In tal modo può essere prodotto calore a bassa temperatura, inadatto per la produzione di energia elettrica, ma perfetto se combinato con impianti di teleriscaldamento per la fornitura di calore alle città!
Sicuramente le difficoltà in questi impianti esistono e sono delicate, come la produzione di diossine e di ceneri da stoccare poi nelle discariche.
Tuttavia, l'attuale tecnologia ci permette di superare questi problemi e di poter gestire tutto nel migliore e più corretto modo possibile, lasciando perciò solo agli "amministratori" umani la possibilità di creare danni e problemi di carattere ecologico.
Effettivamente, se nei paesi nordici, da sempre attenti al rispetto ambientale, vengono ammessi e utilizzati, perché non dovrebbe accadere la stessa cosa da noi?
Bravo. Speriamo si inizi veramente a capire il potenziale che i rifiuti possono offrire.
Tra l'altro molti non sanno che in Italia paghiamo per esportare i rifiuti nel Nord Europa, che poi loro utilizzano appunto per produrre energia elettrica e calore. Oltre al danno la beffa
Esatto @fabionocs! Purtroppo spesso c'è ancora reticenza ad accettare certe cose per via dell'ignoranza diffusa e dei lavori fatti in malo modo da certe persone, che hanno creato solo diffidenza da ottime nuove tecnologie. Ovviamente infatti devono essere utilizzate nel modo corretto!