Ciao caro amico di Steemit!
Ieri ho fatto una piccola pausa per prepararmi al meglio al nostro ultimo post sulle fobie, stasera torneremo a parlare della Paura del buio!
Senza alcun indugio andiamo a conoscere i sintomi: soffri di questa paura se...
- Non riesci assolutamente a dormire se non c'è una luce accesa.
- Provi un forte timore ad entrare nei luoghi non illuminati.
- Sei spaventato all'idea che dal buio possa emergere qualcosa o qualcuno.
- Metti in atto una serie di rituali rassicuranti per addormentarti.
- Ritardi l'ora in cui coricarti, sperando di crollare di colpo.
- Controlli che le porte siano chiuse, che non ci sia nessuno sotto il letto o nell'armadio (io a volte controllo anche nel frigorifero, che non si sa mai!) e che le luci funzionino.
La paura del buio è tipica dei bambini, ma non solo; anche molti adulti provano ansia quando si spengono tutte le luci e non riescono a dormire nell'oscurità.
Questa paura si chiama acluofobia e indica il timore ossessivo del buio e dei pericoli che si teme possa nascondere; tale fobia è legata in particolare alla paura ancestrale che dal buio spunti un animale feroce; agli albori dell'umanità era un timore reale, che spingeva a ripararsi in luoghi protetti e ad usare il fuoco per illuminare la notte e per tenere lontane le belve; ma ancora oggi si teme il buio perché nasconde l'ignoto, ciò che non vediamo.
Il sopravvenire della acluofobia viene anche spiegato talvolta come l'effetto di un evento traumatico subito in passato (ad esempio un furto, una rapina o un'aggressione), ma in realtà questo accade molto di rado; la paura del buio può essere considerata una "sintesi" di tutte le paure (così come la paura del futuro): è il timore dello sconosciuto, dell'ignoto che è davanti a noi.
Di fronte alla macchia nera del buio anche una piccola ombra o un barlume di luce possono essere interpretati come creature misteriose che vengono a popolare la notte, quando tutti si abbandonano al sonno.
La paura de buio è abbastanza normale, in quanto l'oscurità può celare sempre una minaccia e i nostri sensi sono costantemente all'erta, interpretando anche i minimi segnali come l'avvisaglia di una possibile fonte di pericolo; ma questa normale paura del buio diventa una fobia nel momento in cui ci costringe a comportamenti innaturali ed ingiustificati, che possono incidere sulla qualità della vita.
Ci sono adulti che non riescono assolutamente a dormire se non c'è una luce accesa, hanno paura ad entrare in una stanza buia e di notte sono spaventati dall'idea che qualcuno o qualcosa possa emergere dall'oscurità.
Spesso coloro che soffrono di questa fobia mettono in atto una serie di rituali di rassicurazione allo scopo di riuscire ad addormentarsi più facilmente e di placare l'ansia; ritardano l'ora in cui coricarsi, sperando di crollare di colpo appena a letto, controllano che tutte le porte e le finestre siano chiuse,controllano che non ci sia nessuno sotto in letto negli armadi ed in ogni angolo della casa; se questi atteggiamenti diventano ripetitivi e compulsivi finiscono per condizionare la vita e peggiorare la paura.
C'è anche da dire che spesso quelli che soffrono di acluofobia se ne vergognano e quindi non ne parlano ad altri, non cercano di farsi aiutare per uscirne; questo aumenta il loro senso di angoscia e peggiora la fiducia in se stessi; cercano di risolvere il problema da soli razionalizzando e ripetendosi che non c'è niente da temere e che si tratta di una paura illogica ma questo, come sappiamo, non basta a superare la fobia.
La paura del buio, può ritenersi normale nel bambino, specialmente attorno ai due o tre anni, o nelle fasi che segnano un distacco dai genitori o un cambiamento: quando non può più dormire nel lettone o alla nascita di un fratellino per esempio; nel momento in cui il bambino si trova di notte da solo nella sua cameretta, le strane ombre che si formano nella stanza cominciano a spaventarlo, si trasformano in mostri, in draghi, nell'uomo nero...
I bambini vivono in un mondo in cui non è ancora ben netto il confine tra fantasia e realtà, in cui le figure evocate dai racconti, dai film, dalle fiabe e dai miti appaiono ben vive e reali; nella loro mente la razionalità acquisita non ha ancora chiuso le porte alla fantasia innata, non ha ancora offuscato la capacità immaginativa.
Non bisogna spegnere precocemente questa loro caratteristica, ma nello stesso tempo occorre confortarli e rassicurarli quando l'immaginazione diventa fonte di paura.
E' sbagliato sminuire e deridere le loro paure con frasi del tipo: "sei grande e hai paura del buio...", "ma come fa ad esserci un mostro nella stanza..."; è invece utile dare loro ascolto e conforto, sia con le parole che con i gesti; può bastare una lucina accesa, un peluche (esistono anche quelli luminosi o con lucine incorporate) o il racconto di una favola prima di andare a nanna, per tranquillizzarlo ed accompagnarlo nella fase dell'addormentamento.
Anche attraverso i giochi il bambino impara a gestire i propri timori e ridurre l'ansia, passando dallo spavento all'allegria, con i repentini cambi di stato d'animo tipici dell'infanzia.
Possono essere utile per esorcizzare i "mostri" anche dei giochi di proiezione emotiva: per esempio chiedere al bambino di disegnare su un foglio quello che più lo spaventa, invitando poi a strappare il foglio a pezzetti e bruciarlo insieme (senza esagerare però, ancora poi doveste ritrovarvi un piccolo piromane in casa! :-P); in ogni caso la fase delle paure di questo genere nei bambini è transitoria e si esaurisce quasi sempre senza lasciare strascichi.
La paura del buio da adulti è una sensazione molto sgradevole anche perché, a differenza di altre fobie, non si può applicare la tecnica dell'evitamento: non si può evitare che scenda il buio della notte, si può solo attenuarlo con le luci.
All'interno di questa generica paura si possono celare altri timori diversi: l'ansia per il futuro, la paura che cadendo nel sonno perdiamo il controllo di noi stessi e delle situazioni che ci riguardano etc etc.
Non è facile quindi affrontare e superare l'acluofobia; il trattamento adottato, soprattutto nella terapia conoscitivo comportamentale, consiste come di consueto nell'esporre gradualmente la persona alla propria paura in modo che si abitui e desensibilizzi.
In questo caso si tratta di assuefarsi ad una condizione di buio sempre maggiore, spegnendo una per volta, ogni giorno, una delle luci di casa che prima restavano accese; si lascia infine solo una piccola luce notturna e poi, se la paura si è calmata, si arriva a spegnere anche quella.
Un utile stratagemma consiste nell'usare un timer collegato all'interruttore o alla presa di corrente, in modo che, dopo un certo periodo di tempo, si spenga automaticamente anche l'ultima lucetta, facendo si che alla fine quando c'è il buio completo il soggetto sia già del tutto addormentato.
Abituati a pensare che il buio è anche un luogo protetto e sicuro perché ci si nasconde alla vista degli altri; pensa a quando da bambino avevi il tuo rifugio segreto, nascondendoti in un luogo oscuro che tu solo conoscevi:
- Immagina il letto come se fosse questo rifugio; se ti rintani sotto le coperte, il buio che ti avvolge non fa più paura perché ti da un senso di protezione, di sicurezza e di calore.
- Se chiudi gli occhi stando coricato, ricrei lo stesso buio che c'è fuori, ma puoi riempirlo di immagini piacevoli, evocando delle scene rassicuranti o dei paesaggi che ti rasserenano; poi lentamente riapri gli occhi e cerca di vedere il buio con uno sguardo diverso: dall'oscurità possono emergere delle figure terrificanti ma anche immagini piacevoli e rassicuranti, dipende solamente da te...
Parallelamente alle tecniche di assuefazione al buio o a quelle che ti permettono di cambiare il modo di considerare l'oscurità è utile anche sfruttare tutti gli accorgimenti che permettono di prendere sonno meglio e più in fretta, riducendo gli effetti della fobia:
CREA L'AMBIENTE CHE AIUTA IL SONNO
Rendi la tua stanza da letto un "nido" accogliente; cerca di arredarla con colori caldi e luminosi, che apportano un'energia positiva.
Non riempire troppo la stanza con mobili, tendaggi, tappeti o soprammobili che possono dare una sensazione di angustia (e favorire anche la formazione di ombre strane e inquietanti...); prima di coricarti evita nella camera tutte le possibili fonti di agitazione e di "correnti" negative (Tv, computer e smartphone) almeno mezz'ora prima di andare a letto.
ESSENZE BENEFICHE
Anche diffondere oli essenziali in camera può servire a placare l'animo e a predisporre al sonno; oltretutto molti dei diffusori di essenze che si trovano in commercio sono dotati anche di leggere luci soffuse e colorate, che non lasciano del tutto al buio la stanza; hanno così un duplice effetto benefico sulle persone che soffrono di paura del buio.
Nel diffusore puoi versare essenze dal riconosciuto effetto calmante: oltre alla lavanda ed alla camomilla puoi usare l'essenza di maggiorana, di gelsomino, di sandalo o di melissa.
FIORI DI BACH
Aspen è il rimedio floreale adatto per chi ha paura delle cose indefinite e sconosciute, come quelle che si celano nel buio; pur non essendoci un motivo reale per queste paure, la persona è angosciata dall'oscurità. e' una sensazione talmente reale che chi ne soffre ha sintomi fisici, come sudorazione fredda, tremori ed anche palpitazioni.
Aspen è anche adatto per chi soffre di incubi notturni, in questo caso si può associare anche a Rock Rose; questi stessi rimedi floreali sono utili anche per i bambini che hanno paura del buio, ecco la posologia: 4 gocce del rimedio prescelto per 4 volte al giorno (l'ultima poco prima di coricarsi).
GRANULI OMEOPATICI PIU' ADATTI
Per la paura del buio il rimedio omeopatico solitamente indicato è Prosphorus, che serve a contrastare il timore dell'oscurità, della solitudine e della morte; è adatto in particolare per le persone che soffrono di ansie e fobie che peggiorano al crepuscolo.
Altri rimedi omeopatici indicati per la paura del buio sono: Anacardium, Pulsatilla, Causticum, Lycopodium e Stramonium.
PROVA LA MEDITAZIONE
Puoi provare a rilassarti con pochi minuti di meditazione; non è difficile, basta sedersi, chiudere gli occhi e concentrarsi sul respiro, sull'aria che entra ed esce dal naso, lasciando che i pensieri passino, senza soffermarsi su nessuno di essi; se ti accorgi che ti stai trattenendo su un pensiero, torna a portare l'attenzione sul respiro. Infine respira profondamente e riapri gli occhi, a questo punto se davanti a te c'è il buio, o solo una piccola luce, dovresti essere in uno stato d'animo che ti consente di prendere ugualmente sonno, dimenticando la paura.
IL BAGNO PLACA ANSIA
Un altro piacevole ed efficace rituale che puoi adottare prima di coricarti, è un bagno caldo con gli oli essenziali: versa 10 gocce di un'essenza rilassante (ad esempio lavanda, camomilla, arancio dolce o ylang ylang) in un cucchiaio di latte o di panna, oppure in una manciata di sale; fa sciogliere la miscela nell'acqua calda, immergiti nella vasca e restaci per un quarto d'ora.
Bene amico caro, siamo giunti alla fine di questo post, come avrai potuto notare ho approfondito molto questa fobia rispetto al primo post che è stato quello che ha poi ispirato questa serie; con oggi giungiamo alla fine di questi articoli sulle paure (tranquilli come promesso scriverò anche quelli proposti nei commenti dagli amici, datemi solo il tempo di finire le mie ricerche e d magari di scrivere per qualche giorno di altro giusto per spezzare e cambiare un pò); nei prossimi post parlerò sicuramente di crescita personale ma, ci sta anche, che scriva un pò di me e delle mie giornate essendo questo un periodo molto intenso e con tante cose da raccontare!
Ora ti saluto perché domani la sveglia suona alle cinque e mezza! Grazie mille come sempre per esser passato di qua, se ti va lasciamo tua traccia nei commenti.....
Ci si legge presto!
Hi dear friend of Steemit!
Yesterday I took a little break to prepare myself to the best of our last post on the phobias, tonight we will return to talk about the Fear of the dark!
Without any delay let's get to know the symptoms: suffer from this fear if ...
- You absolutely can not sleep if there is not a light on.
- Feel a strong fear to enter unenlightened places.
- You are scared of the idea that something or someone may emerge from the darkness.
- Implement a series of reassuring rituals to fall asleep.
- Delay the time you lay down, hoping to collapse suddenly.
- Check that the doors are closed, that there is nobody under the bed or in the closet (I sometimes also control in the refrigerator, which you never know!) And that the lights work.
Fear of the dark is typical of children, but not only; even many adults feel anxiety when all the lights go out and they can not sleep in the darkness.
This fear is called acluophobia and indicates the obsessive fear of the dark and of the dangers that it is feared to hide; this phobia is linked in particular to the ancestral fear that from the dark points out a ferocious animal; at the dawn of mankind it was a real fear, which led to shelter in protected places and to use fire to illuminate the night and keep the beasts away; but even today we fear darkness because it hides the unknown, what we do not see.
The occurrence of acluophobia is also sometimes explained as the effect of a traumatic event suffered in the past (for example a theft, a robbery or an aggression), but in reality this happens very rarely; fear of the dark can be considered a "synthesis" of all the fears (as well as the fear of the future): it is the fear of the unknown, of the unknown that is before us.
In front of the black spot of darkness, even a small shadow or a glimmer of light can be interpreted as mysterious creatures that come to populate the night, when everyone is abandoned to sleep.
Fear of darkness is quite normal, since darkness can always hide a threat and our senses are constantly alert, interpreting even the smallest signals as the signal of a possible source of danger; but this normal fear of the dark becomes a phobia when it forces us to unnatural and unjustified behaviors, which can affect the quality of life.
There are adults who absolutely can not sleep if there is not a light on, they are afraid to enter a dark room and at night they are scared by the idea that someone or something can emerge from the darkness.
Often those who suffer from this phobia perform a series of rituals of reassurance in order to be able to fall asleep more easily and to ease the anxiety; they delay the time they go to bed, hoping to suddenly collapse as soon as they go to bed, check that all the doors and windows are closed, check that there is nobody under the bed in the wardrobes and in every corner of the house; if these attitudes become repetitive and compulsive they end up conditioning life and making fear worse.
There is also to say that often those who suffer from acluophobia are ashamed and therefore do not talk to others, do not try to get help to get out; this increases their sense of anguish and worsens their self-confidence; they try to solve the problem themselves by rationalizing and repeating that there is nothing to fear and that it is an illogical fear but this, as we know, is not enough to overcome the phobia.
The fear of the dark, can be considered normal in the child, especially around two or three years, or in the phases that mark a separation from the parents or a change: when he can no longer sleep in the Latvian or the birth of a little brother for example; when the child is alone at night in his room, the strange shadows that form in the room start to scare him, turn into monsters, into dragons, into the black man ...
the children live in a world where the boundary between fantasy and reality is not yet clear, in which the figures evoked by stories, films, fairy tales and myths appear very alive and real; in their mind the acquired rationality has not yet closed the doors to the innate fantasy, has not yet obscured the imaginative capacity.
We must not turn this feature off early, but at the same time it is necessary to comfort and reassure them when the imagination becomes a source of fear.
It is wrong to belittle and mock their fears with phrases like: "you're big and you're afraid of the dark ...", "but how can there be a monster in the room ..."; instead it is useful to give them listening and comfort, both with words and gestures; a lighted light, a soft toy (there are also lights or lights with embedded lights) or the story of a fairy tale before going to bed, to reassure it and accompany it during the sleeping stage.
Even through games the child learns to manage their fears and reduce anxiety, going from fright to happiness, with the sudden changes of mood typical of childhood.
They can be useful to exorcise the "monsters" also for games of emotional projection: for example, asking the child to draw on a sheet the one that most frightens him, then inviting to tear the piece of paper and burn it together (without exaggerating, however, then you should find a little pyromaniac at home! :-P); in any case, the phase of fears of this kind in children is transitory and almost always ends without leaving a trail.
The fear of darkness as adults is a very unpleasant feeling also because, unlike other phobias, you can not apply the technique of avoidance: you can not avoid the darkness of night, you can only mitigate it with the lights.
Within this generic fear we can conceal other different fears: anxiety for the future, fear that falling into sleep we lose control of ourselves and situations that affect us etc. etc.
So it is not easy to face and overcome acluofobia; the treatment adopted, especially in cognitive behavioral therapy, consists, as usual, of gradually exposing the person to his own fear so that he becomes accustomed and desensitized.
In this case it is accustomed to an ever-increasing darkness condition, switching off one at a time, every day, one of the lights of the house that previously remained lit; finally, only a small night light is left, and then, if the fear has calmed down, it comes to extinguish that too.
A useful trick is to use a timer connected to the switch or to the power outlet, so that after a certain period of time, the last light is automatically turned off, making sure that at the end when there is darkness complete the subject is already completely asleep.
Get used to thinking that darkness is also a protected and safe place because one hides from the sight of others; think of when as a child you had your secret shelter, hiding in a dark place that you only knew:
- Imagine the bed as if it were this refuge; if you hide under the covers, the darkness that surrounds you no longer frightens because it gives you a sense of protection, security and warmth.
- If you close your eyes lying down, I recreate the same darkness that is outside, but you can fill it with pleasing images, evoking reassuring scenes or landscapes that brighten you up; then slowly you open your eyes and try to see the darkness with a different look: from the darkness can emerge some terrifying figures but also pleasant and reassuring images, it depends only on you ...
Parallel to the habituation techniques in the dark or those that allow you to change the way to consider darkness is also useful to take advantage of all the tricks that allow you to sleep better and faster, reducing the effects of the phobia:
CREATE THE ENVIRONMENT THAT HELPS THE SLEEP
Make your bedroom a cozy "nest"; try to furnish it with warm and bright colors, which bring a positive energy.
Do not fill the room too much with furniture, curtains, rugs or knick-knacks that can give a feeling of anguish (and also favor the formation of strange and disturbing shadows ...); before going to bed, avoid all the possible sources of agitation and negative "currents" (TV, computer and smartphone) in the room at least half an hour before going to bed.
BENEFIT ESSENCES
Even diffusing essential oils in the room can serve to calm the soul and prepare for sleep; moreover, many of the diffusers of essences that are on the market are also equipped with light soft and colored lights, which do not leave the room completely dark; thus have a double beneficial effect on people suffering from fear of the dark.
In the diffuser you can pour essences with a recognized calming effect: in addition to lavender and chamomile, you can use the essence of marjoram, jasmine, sandalwood or lemon balm.
BACH FLOWERS
Aspen is the floral remedy suitable for those who are afraid of indefinite and unknown things, such as those that are hidden in the dark; although there is no real reason for these fears, the person is distressed by the darkness. It is such a real sensation that those who suffer from it have physical symptoms, such as cold sweats, tremors and even palpitations.
Aspen is also suitable for those suffering from nightmares, in this case can also be associated with Rock Rose; these same floral remedies are also useful for children who are afraid of the dark, here is the dosage: 4 drops of the chosen remedy for 4 times a day (the last just before bedtime).
MOST SUITABLE HOMEOPATHIC GRANULES
For fear of the dark the homeopathic remedy usually indicated is Prosphorus, which serves to counter the fear of darkness, loneliness and death; It is especially suitable for people suffering from anxieties and phobias that get worse at dusk.
Other homeopathic remedies indicated for fear of the dark are: Anacardium, Pulsatilla, Causticum, Lycopodium and Stramonium.
TRY MEDITATION
You can try to relax with a few minutes of meditation; it is not difficult, just sit down, close your eyes and concentrate on the breath, on the air that enters and exits the nose, letting the thoughts pass, without dwelling on any of them; if you notice that you are holding onto a thought, return to bring attention to the breath. Finally, breathe deeply and reopen your eyes, at this point if before you there is darkness, or just a small light, you should be in a state of mind that allows you to take equally sleep, forgetting the fear.
THE BATH CALM ANSIA
Another pleasant and effective ritual that you can adopt before going to bed is a warm bath with essential oils: pour 10 drops of a relaxing essence (for example lavender, chamomile, sweet orange or ylang ylang) in a spoonful of milk or cream, or in a handful of salt; melt the mixture in hot water, immerse yourself in the tank and stay there for a quarter of an hour.
Well dear friend, we have come to the end of this post, as you may have noticed I deepened a lot this phobia compared to the first post that was the one that then inspired this series; with today we come to the end of these articles on fears (quiet as promised I will also write those proposed in comments by friends, just give me time to finish my research and maybe write for a few days more just to break and change a bit); in the next post I will certainly talk about personal growth but, there is also, that write a little bit of me and my days being this a very intense period and with so many things to tell!
Now I salute you because tomorrow the alarm rings at five thirty! Thanks a lot as always to be passed here, if you like we leave your track in the comments .....
Read it soon!
.....Del mio meglio! Pikkio82
-le immagini di questo articolo sono prive di diritti d'autore e sono stata prese dal sito pixabay.com-
Di seguito i link di ogni immagine nell'ordine in cui compaiono nel post:
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Ho avuto per tanti anni paura del buio, al punto tale che non potevo dormire da solo fin ai 13/14 anni, minimo ci doveva essere la porta aperta e qualcuno che mi parlava ogni tanto finché non mi addormentavo, poi si cresce, anche se quando rimango da solo in casa, tendo a ritardare l'orario del sonno.
Mi sono guardato dentro ed il maggiore movente per il ritardo del sonno è la paura inconscia di perdere il controllo del territorio, quasi che un ipotetico ladro fosse dietro la porta aspettando che io dorma per entrare in casa, è assurdo ma non così tanto.
P.S.: che sia in compagnia o da solo, mi piace dormire nel buio più totale, sono strano ehhh???
Ciao Mad! Scusa il ritardo nella risposta ma mi ha fregato l'influenza....sono fermo da due giorni, ma domani devo riprendere a scrivere che sto in astinenza :-) Beh guarda la paura del buio è ricorrente e ti confesso che anche io fino all'età di 11/12 anni avevo una fifa matta e non riuscivo a prender sonno se non con la luce accesa.....poi però col passare del tempo si cambia ed ora, oltre ad amare la notte (non ritardo l'ora di andare a dormire per la paura del buio, semplicemente io di notte mi rendo conto che sono molto più produttivo!) come te non riesco a dormire se non c'è il buio più totale ed anche se devo fare un pisolino pomeridiano sprango porte e finestre facendo attenzione che non entri un filo di luce.......mmmm strano, non so, non direi, o forse siamo strani entrambi......seee mi sa che questa è più credibile ;-) Come sempre grazie per esser passato di qua e per aver lasciato traccia.....ci si becca sotto il prossimo post, domani assolutamente scriverò!!!
Si dice che per affrontarla , quando si è sotto acqua bisognia tenere gli occhi aperti.
P.S.
Wow qui ci vorrebbe un altro articolo per risponderti,ma sarò breve nel dirti che ciò che hai scritto e' interessantissimo.
Il buio prima o poi lo affrontiamo tutti,c'è chi si adatta prima e chi invece non riesce proprio a non averne paura......se pensiamo bene ,senza sole o senza fonti di luce tutto e' buio ,tutto nasce e proviene dal buio.
Poi pensateci ,sedersi su una poltrona ,spegnere tutto e ascoltare.....
Ciao Zat! Innanzitutto grazie mille per i complimenti e per esser passato di qua!Scusami la risposta tardiva ma l'influenza mi ha fregato in questi giorni! Nei prossimi giorni provvederò a leggermi tutti i tuoi post, alcuni li avevo già letti, e sono io che faccio i complimenti a te; mi piace molto come scrivi! Bellissimi i tuoi amici a quattro zampe, sono dei tesori! Per quel che riguarda il post, e volendola affrontare da un punto di vista filosofico, per come la vedo io la luce non esisterebbe senza buio, così come la gioia non può fare a meno del dolore, tutto necessita del suo contrario e bisogna imparare a vivere ed abbracciare tutto lo spettro di emozioni e sentimenti!
E si ci penso, e lo pratico anche.....mi siedo sulla mia bella poltrona, spengo tutto ed ascolto....amo nella notte godere dei suoni del silenzio! Grazie mille ancora, ci si legge presto!!!
Sono così dispiaciuta che questo post sia l'ultimo del ciclo, è stata una fantastica esperienza di esplorazione, sai? Ma come tutto ha un inizio ed una fine!
Ebbene, in primo luogo, ti confesso che ignoravo che questa fobia avesse un nome, anche se era logico che lo avesse, in fondo... mi hai fatto scoprire una cosa completamente nuova! Da oggi utilizzerò tantissimo la parola acluofobia con apparente disinvoltura!
Anche in questo caso non sono colpevole, pur soffrendo di acluofobia da bambina - mia madre lasciava sempre una luce accesa durante la notte, per confortare me e mia sorella, ma anche perché io avevo episodi di sonnambulismo e la stanza con la luce accesa creava quel contrasto buio/luce che mi svegliava, quando mi spostavo per casa nel sonno, inconsapevole.
Scendo pericolosamente in classifica, pikkio, mi sa che ho mancato il primo posto! :/
A parte gli scherzi, andandoci per logica, questa forma di paura è sicuramente retaggio di un momento storico in cui il buio era fonte di terrore e probabile morte, nel nostro passato abbiamo cominciato a sentirci più al sicuro dopo la scoperta del fuoco. Molti scrittori utilizzano proprio questa paura sopita per creare atmosfere intrise di insicurezza e timore, a me viene in mente The Time Machine di H. G. Wells, in cui il buio era luogo e tempo di terrore e morte. Ma non è l'unico esempio, naturalmente!
Vorrei sottoporti un caso particolare, perché nonostante le analisi che abbiamo fatto insieme e grazie a te in questo percorso di consapevolezza sulle paure, ho qualche dubbio su "dove" collocare un'esperienza - non mia. Ho un amico che da adolescente era terrorizzato non dal buio ma dal sonno; soffriva spesso, infatti, di incubi tanto terribili da avere conseguenze fisiche rilevanti sul suo corpo e la sua mente, soffriva di paralisi nel sonno, apnee, insomma, ogni volta pensava di morire. Ebbene, non aveva paura del buio ma neanche era a suo agio nell'oscurità. Penso che la sua paura, legata comunque ad una situazione di sofferenza fisica reale, fosse più una paura della paura, come la paura del futuro (o la paura dell'ipocondriaco?) perché effettivamente era una proiezione. Tu come la classificheresti?
E adesso una nota scherzosa, per chiudere bene: ma lo sai che mi sono preoccupata quando ho letto dei fiori di bach? Per un attimo ho avuto un flash di petalogia...ma ce l'hai il diploma, per caso? xD
Ciao fra!!! Scusami se rispondo solo ora ma sono stato influenzato e il tempo che non ho passato a festeggiare (San Valentino e il compleanno di Marty capitano uno dietro l'altro, inoltre oggi abbiamo dato il benvenuto alla fantastica Carlottinaed onestamente nonostante la febbre non si son potuto ne ho voluto fermarmi un secondo....con la conseguenza che arrivato a casale sere crollavo a letto quasi sfvenuto :-P) l'ho passato a letto; beh qualche altro sprazzo di fobie ci sarà nei post a venire, in ogni caso concordo è stato un bellissimo viaggio, eh si ogni cosa che ha inizio ha poi una fine.....c'è da dire che per quella che è la mia filosofia di vita ogni arrivo è solo punto di una nuova partenza ed ogni fine è messa lì per generare un nuovo inizio!
Per quel che riguarda il discorso della paura del tuo amico, concordo che sia "paura della paura", ma mi hai messo in difficoltà. più che altro perchè bisognerebbe riflettere sugli incubi (dietro sogni ed incubi ci sta tutto uno studio) ciò che uno sognala notte è spesso portato dagli accadimenti diurni, quindi perchè lui faceva questi incubi?Incubi talmente spaventosi da fargli venire la fobia di addormentarsi. Onestamente non so come la classificherei, anche se, il fatto di non dormire porta a non essere presenti durante il giorno e pertanto ci condiziona nel vivere quotidiano (in questo caso è una vera e propria fobia); la cosa mi ha incuriosito molto, nei prossimi giorni, appena mio riprendo un pò, faccio un pò di ricerche. Grazie come sempre per esser passata di qui, ovviamente ti aspetto sotto i prossimi post!!! Abbraccio!
Oh, mi spiace che tu sia stato male, in effetti ho notato un po' l'assenza e qui ci sei mancato! Sono sicura che ti riprenderai alla grande, un po' di riposo e via! Giù a scrivere di nuovo!
Il mio amico è una persona molto particolare e molto sensibile, penso che oltre ad un problema di accadimenti diurni fosse tutto collegato con dei problemini fisici, non voglio parlare di malattia perché non è malato, ma è come quando uno russa: è fastidioso, è un problema fisico ma non una malattia, può essere ancora più fastidioso se si passa dal russare all'andare in apnea e questo può generare paura di dormire, immagino. Per fortuna ANCORA non russo, ma vedremo, perché mio padre può vincere il campionato e io ho il suo sangue ahahahha! Povero il mio fidanzato! xD
Detto questo, sarebbe interessante sviluppare un attimo l'argomento sogni/incubi, non trovi? Io non sono un'esperta in materia, ma trovo quest'argomento estremamente interessante!
L'unica cosa che so è che se di sera mangio formaggio, di notte ho gli incubi, al 99%!
Sempre grazie a te per le belle riflessioni, anche io penso che questa non sia la fine, ma l'inizio di un bel percorso!
Appuntamento sotto i prossimi post e get well soon :*
Ok ho preso spunto e nei prossimi post, comparirà qualcosa sui sogni.....stasera sarei intenzionato a parlare di diete e roba da mangiare sana (ci credi se ti dico che sono un pò fissato?)....comunque vedremo perchè potrei cambiare idea ed all'ultimo scrivere di altro ;-) a presto!!!
Da piccolo avevo questa paura, poi crescendo fortunatamente l'ho risolta, ma forse l'ho risolta un po' troppo perché ora anche una lucetta minuscola mi rende difficile dormire. Da un eccesso all'altro ahahah.
Eh eh anche io sono così! comunque è una paura che, come ho scritto nel post, è spesso presente nei bambini e va via da sola crescendo. Ti ringrazio per il tempo dedicatomi e per aver lasciato traccia del tuo pensiero! Alla prossima!!!
Un altro post spettacolare. Per fortuna posso dire che neanche questa paura mi appartiene. Addirittura mia figlia (2 anni) cammina al buio senza problemi, come se avesse un visore notturno piantato davanti agli occhi :D
Ciao @miti!!! Sei troppo buono! Scusami per la risposta tardiva ma come avrai notato negli ultimi due giorni non sono stato molto attivo.....l'influenza ha fregato anche me, mi sono preso la febbraaa!!! (da un'idea di Maccio Capatonda e con la partecipazione di Herbert Ballerina, non perdere nei migliori cinema, LA FEBBRA!!!) Comunque n alla fine di tutti questi post sono felice di sapere che nessuna delle paure toccate ti appartiene.....ed essendo un tipo curioso, la domanda nasce spontanea....hai qualche paura?
Grande tua figlia, io a due anni come oggi nel buio cammino senza problemi, però sbatto contro tutti i mobili e faccio sempre un sacco di danni dehihihi :-) A parte lo scherzo, ti ringrazio davvero tanto per i complimenti e per il tempo dedicatomi! Un abbraccio alla tua piccola....e ci si becca sotto i prossimi post!
Ahahah... mi è piaciuta la citazione di Maccio Capatonda, mi fa sempre ammazzare dalle risate :D
Beh la paura della mancanza di connessione mi ha fatto molto pensare.. quella potrei averla.
A presto!