Dipende dal senso di marcia
Per alcuni la vita è una strada in discesa, proprio come questa che avete davanti. Nel mio caso si tratta semplicemente del tratto che separa l'hotel dal King's Casino, dove si sta svolgendo uno dei tornei di Texas Hold'em più importanti d'Europa.
I giocatori che prendono parte a questi eventi - da cinque, dieci, venticinque o addirittura cinquantamila euro d'iscrizione - a guardarli da fuori sembrano scivolare beatamente su questo piano inclinato. La realtà è che nessuno sa realmente quanto sia stata ripida la salita per ognuno di loro.
Benvenuti in un mondo, quello del poker live, dove l'eccezione diventa regola, almeno per chi può permetterselo. Dove i soldi non sono altro che un modo per tenere il punteggio. In fondo, dipende tutto dal senso di marcia.
The journey begins
Non è la mia prima volta qui in Repubblica Ceca e, a dir la verità, ci son capitato ben due volte negli ultimi sei mesi. Lo scorso ottobre in questo stesso posto, Rozvadov, una località che fareste difficoltà a trovare sulla mappa se non fosse, appunto, per l'esistenza di uno dei Casinò più grandi e meglio allestiti del Vecchio Continente.
In quell'occasione ho avuto la fortuna di seguire da vicino la splendida cavalcata di Gianluca Speranza - uno tra i player italiani più in forma negli ultimi tempi nonché tra i più esperti - che dopo sei giorni di battaglia e circa cinquecento avversari lasciati alle spalle, è arrivato a giocarsi il titolo - rappresentato nella fattispecie da un braccialetto tempestato di diamanti e un premio da oltre un milione di euro - raggiungendo il testa a testa finale.
Com'è finita? Primo posto, braccialetto e gloria all'avversario con un sogno che sfuma proprio sul più bello...Ok, i 700 mila euro di premio riservati al secondo non erano proprio una brutta consolazione.
Un ricordo di qualche mese fa, quando Gianluca lottava per il titolo di campione nel Main Event delle World Series Of Poker Europe 2017
Prima di Natale invece è stata la volta di Praga, dove ho avuto il piacere di seguire passo passo un'altra deep-run - così si dice in gergo - spettacolare di un italiano, Gabriele "Galb" Lepore. Un giocatore a cui sono particolarmente legato, non tanto per il fatto di esser stato il mio primo staker circa tre anni orsono - ovvero il mio primo finanziatore di tornei online - quanto per quel che si è rivelato essere come persona.
E vi assicuro che in questo ambiente non è assolutamente facile trovare qualcuno di cui fidarsi. La sua avventura nella capitale ceca si è conclusa con un 4° posto da 250mila euro nel torneo più prestigioso d'Europa: mica male per uno che partiva in 13° posizione su 14 rimasti al 5° giorno di gioco.
Galb in azione qui a Rozvadov al Main Event da 5.300€
Warm-up
Il viaggio in macchina da Praga a Rozvadov assieme al buon Galbone scivola via che è una bellezza. Si arriva giusto in tempo per l'ora di cena: una sistematina alle cose in hotel, un saluto a qualche amico e faccia conosciuta e ci si trova camera del numero uno italiano, Mustapha Kanit. Per chi non avesse seguito la scena pokeristica internazionale negli ultimi anni, Mustacchione non è soltanto il giocatore più vincente d'Italia ma una delle icone della scena high roller* internazionale.
(*) I tornei high roller sono quei tornei dal buy-in superiore ai 10 o 25 mila euro - o dollari che siano - che in rari casi può raggiungere addirittura il milione.
Mustapha si prodiga in un caloroso saluto ai fan
L'atmosfera nella stanza sembra rilassata, quasi malinconica. Già, perché Musta si è appena arreso al suo avversario nel testa a testa finale in un torneo da 50 mila euro di buy-in. Non che gli sia andata male, anzi. Ha appena vinto 500 mila euro, UN MILIARDO delle vecchie Lire: "Sono uno dei pochi ad aver avuto più Euro che Lire nella vita" scherza tra un calice di rosso e l'altro. True story.
Sebbene una vincita simile possa rappresentare il traguardo di un'intera carriera, almeno per la maggior parte dei giocatori di poker, per chi è abituato a certe altitudini le cose stanno in un'altra maniera.
Semplicemente perché i soldi, per un torneista, hanno un altro valore: le vittorie si misurano in buy-in - la cifra necessaria a pagare l'iscrizione di un torneo - e, nel caso specifico, il nostro protagonista ha decuplicato il suo investimento.
Il che di per sé va benissimo, ma se considerate che anche il miglior giocatore al mondo perderà almeno l'80% dei tornei a cui prenderà parte, capirete da soli che risulta fine a se stesso considerare soltanto le vittorie, senza inserire il tutto in un contesto più ampio.
Bertrand Grospellier, aka Elky, il numero uno in Francia
Inoltre, a prescindere dal livello, i giocatori sono abituati a scambiarsi piccole percentuali della loro action o - a livelli piú alti - a farsi pagare una porzione del buy-in da qualche facoltoso investitore. Ne consegue che i numeri da capogiro spesso sbandierati dai media non corrispondano assolutamente alle cifre reali, seppur cospicue, incassate dal vincitore di turno.
Ai confini della realtà
Per la serie: cose che non vedrete mai nella vita reale.
La stanza si svuota, rimaniamo in tre a parlare del più del meno finché qualcuno non bussa alla porta. E' uno dei ragazzi che stava con noi fino a qualche momento prima, un noto professionista tedesco: "Ditemi che ho lasciato il mio zaino qua da qualche parte...Oh, meno male!"
"C'era qualcosa di importante dentro?" "Mah, giusto il mio wallet fisico per le cryptovalute con tanto di password dentro..." Ora, non so se avete idea di cosa significhi, ma non sarebbe affatto una sorpresa se l'equivalente in euro corrispondesse a una cifra a cinque zeri. In fondo, a chi non capita di dimenticarsi un appartamento nella stanza d'albergo di un amico...
Buona la pizza in Svezia?
Mentre nella sala principale l'action è piuttosto frenetica, ci imbattiamo in una vecchia conoscenza del nostro Mustapha - vecchia per modo di dire - e decidiamo di fare uno spuntino nell'area ristorante. Il personaggio in questione risponde al nome di Viktor Blom, una sorta di istituzione per chiunque si sia appassionato e abbia seguito la scena del Texas Hold'em negli ultimi dieci anni.
Noto col nickname di Isildur1, è salito agli onori delle cronache per aver messo in crisi l'elite del poker mondiale sfidando - e battendo - nel corso di interminabili sessioni online, i migliori esponenti del No Limit Hold'em.
Per diverso tempo il suo nome è rimasto un mistero e solo dopo aver macinato milioni su milioni, con annessi scivoloni da brividi, lo svedese è uscito allo scoperto.
Giusto per darvi la misura del personaggio: questo ragazzo, un noto regular online italiano, sta postando su Facebook un selfie appena fatto col suddetto.
NOTA
Foto e contenuti sono di esclusiva proprietà dell'autore, vietata la riproduzione. Specialmente senza precauzioni.Upvotate, condividete e seguitemi @bronsedi
Altro post stupendo!
... andiamo tutti in Svezia a provare quella prelibatezza, haha!!!
P.S. va bene anche se mi spedisci una chip da poker, haha!
Con prelibatezza intendi la pizza kebab o la "Vesuvio"? No perché nel caso c'è pure quella con l'ananasso che spacca :D Insomma, ma sti manichini a poker non giocano mai? A breve pubblicherò una guida su come giocare a strip poker...Nudi! Nudi!
Inventa tu la pizza Vesuvio-Kebab-Ananas, haha... rischi che ti tolgano la cittadinanza.
Mi raccomando, chiamami per il prossimo strip poker ;-)
Qui ti aspettavo! Ne avevamo anche parlato in privato e attendevo questo post! Figo il mondo dell'hold'em, un pò patinato e un pò esagerato.
Bello poterlo vivere dall'interno ;-)
Eh eh =) Thanks! Diciamo che sto raccogliendo tanto materiale ancora e la produzione è ancora sterile, ma nei prossimi giorni vedrò di scrivere qualcosa in più, specie in inglese che non ho avuto modo ancora di tradurre nulla e i madrelingua sono esigenti ;)
oh ma che fine ha fatto minieri? broke? non ne ho sentito parlare più...
Non saprei. Questo l'ultimo avvistamento ufficiale per quanto ci riguarda. =)
Hi
awosome I am new here please upvote me plz plz plz
Woww amazing photography
I like it and your sheer