Ieri ho parlato di secondary ticketing.
Oggi voglio allargare la discussione a cosa sia giusto o no relativamente al mondo della rivendita.
Comprereste un biglietto da un bagarino?
Lo rivendereste a lui?
Comprereste un biglietto online da uno sconosciuto?
Fino a che vi fidereste a farlo?
La risposta può sembrare ovvia ma cosi non è.
Di fronte alla prospettiva di perdere 50-60 euro almeno credo che tutti proveremmo tutte le alternative per recuperare almeno in parte i soldi spesi.
Come farlo è purtroppo sempre al limite del legale.
E ancora una volta la colpa non può essere della vittima, ovvero chi ha acquistato o vorrebbe acquistare il biglietto, ma di chi ha creato le condizioni affinchè questo possa accadere.
Abbassare i prezzi dei biglietti, garantire un rimborso gratuito in caso di impossibilità a presenziare dovrebbe essere il minimo, il minimo garantito e invece no.
La speculazione va avanti inesorabile.
Cosi si gioca con la passione delle persone ed è una cosa tristissima.
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Concerti, partite di calcio, eventi dal vivo, tutto può essere oggetto dell'opera dei cosiddetti bagarini, e quasi sempre il cliente che si rivolge a loro non è mai tutelato, purtroppo, certo, se i bagarini esistono è perché c'è la richiesta, ma una politica di gestione dei prezzi diversa, come hai giustamente affermato tu, sarebbe davvero auspicabile.
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