Tutti a casa

E' il primo giorno.
Quello in cui le fai spazio nell'armadio.
In cui diventi scemo per mettere le chitarre un pò più a destra. Lei non te lo chiede, ed il bello è tutto lì.
Il primo giorno è sempre quello più particolare.
Non conosci la cosa, la immagini, decidi di viverla, e di godertela, e poi vada come vada.
Dicono che le donne vengano da Venere e noi da Marte.
Immaginate il casino se entrambi vengono da Saturno, o da Alpha Centauri.
Il casino è bello che servito.
E nonostante tutto è bello così.
Ma il mio post di oggi non è un inno a quello che accade nella mia vita, ma un inno a viverla.
Saranno i grassi polinsaturi che ormai circolano nel mio corpo dopo tutto il fritto siciliano, ma diamine cosa devi fare di fronte ad una arancina da mezzo chilo?
Dicono che la vita è una scatola di cioccolatini, e se invece fosse una scatola di arancine?
Una alla cacio e pepe, una classica, una alla amatriciana, che ne so...
Oppure una scatola di cannoli? Al pistacchio, semplici... Vedete come cambia tutto?
E allora fatelo il salto, sgarrate, mangiatevi pure il tavolino, se tutto questo vi fa pensare che la vita non sia una scatola di supposte, ma una scatola di cose che possono fare male, ma che minchia quanto sono buone.
Prendetevi meno sul serio, prendetevi di meno proprio. Anzi non prendetevi affatto, fatevi prendere dalle cose, dal mondo, dalla parte buona dello stesso, e mandate a quel paese la parte peggiore.
Provate a migliorarlo.
Date il meglio.
E poi andatevene a casa a godervi lo spettacolo che avete lasciato dietro di voi.
Oggi il mio post è un pò corto, ma non ero interessato a parlarvi di me, o forse si.
Ero interessato solamente a dirvi che per quanto bello o brutto, corto o lungo, siete protagonisti del vostro spettacolo, e che nessuno vi dirà come recitare.
Ma solo che se potrete farlo, gli applausi dipenderanno solo da voi.
Un abbraccio popolo di sognatori.

Le immagini sono di mie proprietà, quella parrucca è mia.