Sveglia! La campagna elettorale è iniziata

in #ita7 years ago (edited)

L'attesa è tanta, tanti sono già scesi in campo: è iniziata la campagna elettorale.
Tra le migliaia di proposte, ogni partito con il proprio leader cerca di basare l'intera campagna elettorale su un'unica grande proposta per il nostro più grande problema: il Debito Pubblico. Si parla di coalizioni e di riduzione delle tasse, per le quali gli Italiani sono molto sensibili, si parla anche di diritti come l'uscita dall' Europa ma soprattutto di economia.

Parola ai Leader

Si parla molto dei due personaggi illustri che governano il centro sinistra con a volte tante similitudini, ma per ora l'unica cosa che accomuna Pietro Grasso a Matteo Renzi è il costo della loro ultima promessa elettorale. Giorni fa il leader di Liberi Uguali (Grasso) ha proposto l’abolizione delle tasse universitarie: una misura che priverebbe lo Stato di entrate pari a 1,6 miliardi di euro, più o meno quello che costerebbe alle casse pubbliche per l’abolizione del canone Rai proposta dal segretario del PD (Renzi). Va detto, peraltro, che entrambe queste proposte si distinguono per la loro sobrietà. Ben diverso è il prezzo degli altri importanti impegni elettorali di cui si discuterà da qui al prossimo 4 marzo. Su tutti svetta la abolizione della Legge Fornero: decreto definito come 'Salva Italia' perché adottato dopo la crisi economica per salvaguardare i conti pubblici ritoccando i contributi previdenziali e l'età pensionabile. L' abolizione di questa legge tanto discussa è promossa dal Movimento Cinque Stelle, Salvini(leader della Lega) e Forza Italia; promesse alla mano, secondo i calcoli della ragioneria generale dello Stato ripristinare le vecchie soglie dell’età pensionabile costerebbe il sistema previdenziale circa 350 miliardi da oggi al 2060. Costerebbe invece 16 miliardi portare tutte le pensioni minime a € 1000, come propone Berlusconi. Questa previsione è, però, contestata da Forza Italia. Ci sono versioni diverse anche sui costi della cosiddetta Flat Tax,inventata dall'economista Friedman, è l’aliquota unica alla base della proposta del centrodestra. Secondo uno studio della “lavoce.info”, la Flat Tax proposta dalla Lega implicherebbe 40 miliardi di minor gettito nelle casse dello Stato. Salvini sbilanciandosi dice che servirebbe a rilanciare l’economia e alla fine, dunque, si finanzierebbe da sola: appurato che Salvini non è un'economista, non è totalmente affidabile questa sua tesi.
Dall'altra parte, il PD sta lavorando su ipotesi meno traumatiche per i conti pubblici, con la conferma degli 80 euro(bonus adottato da Renzi) e la rimodulazione dell’aliquota Irpef, ovvero la tassa sui redditi alla persona, a beneficio del centro medio. La proposta avrà comunque un costo per l’erario che oscilla tra i 12 e i 15 miliardi.
La stessa cifra, 15 miliardi, vale anche il famoso reddito di cittadinanza annunciato dal Movimento Cinque Stelle. Per contro, analizzando l'ultima proposta di Berlusconi, manca un calcolo preciso sul costo della sua promessa di abolire il bollo sulla prima auto. Dati alla mano sappiamo solo che dal bollo auto lo Stato incassa 6 miliardi l’anno.
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[immagine di pixabay.com]

Conclusione

Insomma, tante proposte ma poche realmente realizzabili: secondo i dati riportati e il grosso debito gravante sulle spalle del nostro Bel Paese sembra che i Leader giochino a fare la più grossa proposta possibile per poi chiaramente non poterla mantenere. La matematica non è un'opinione.. anche per chi non ha conseguito una laurea, come Salvini o Di Maio (leader 5 stelle).
Nel complesso non si può dire che sia stato accolto l’appello del Presidente del Consiglio Mattarella, che richiedeva una campagna elettorale fatta di proposte adeguate, realistiche e concrete come denotato dalla dimensione dei problemi italiani.

Sort:  

Si stanno rendendo tutti a dir poco ridicoli. In primis, la coalizione di centro-destra, dove non è ancora chiaro in caso di vittoria, chi sarà il Presidente del Consiglio. In teoria ci sarebbe un leader, Silvio Berlusconi, che scende in campo per l'ennesima volta dopo tutti gli scandali che lo hanno visto protagonista, con le stesse e identiche promesse del passato, mai mantenute poi una volta eletto. A Sinistra, dove anche qui il nome dell'eventuale Premier non si conosce, ma c'è in teoria un leader. Matteo Renzi, la stessa persona che aveva promesso di uscire dalla politica dopo il referendum perso nel dicembre 2016. I Grillini, che almeno hanno il nome del candidato Premier, ma che già stanno avendo ripensamenti sulle loro storiche promesse, vedi l'uscita dall'euro. Ora ditemi voi come si fa ad avere un'ideologia politica ben precisa riponendo completa fiducia in uno di questi schieramenti?

In parte condivido!

Lo studio sulla flat tax l’ha fatto l’istituto Bruno Leoni, un gruppo neo-liberale

Penso che si tratti di due proposte diverse di flat tax:
*25 per tutti di IBL
*aliquota unica al 15% proposta da Salvini
Fino a qualche tempo fa ricordo che erano queste le proposte.

Si diciamo che fanno a gara di rilanci in tutto, pure sulla Flat Tax(Berlusconi vs Salvini) 23% vs 15%.

Vai a vedere lavoce.info e vedrai che l'ha fatto lei. Potrebbero anche averlo fatto entrambi, ho solo citato ciò che ho letto.

errore mio, mi sono dimenticato che hanno due vedute diverse