Non importa quanto ti grandi, quanto maturi, tutti abbiamo bisogno di una guida.
Di una figura che ci incoraggi, che ci mostri la via da intraprendere e da personalizzare in base alle nostre caratteristiche.
Parlo per molti ragazzi quando dico che questa figura è il padre.
L’uomo di casa che ci guida ad esserlo a nostra volta.
Che ci spinge a migliorare, ma che ci fa mantenere i piedi stabili per terra.
Ci garantisce equilibrio.
Se dovesse succedere qualcosa noi sappiamo che c’è lui a risolverla.
Si Eppure questa stabilità a me è venuta a mancare, il 16 luglio 2016.
Nella maniera più controversa forse.
Mio padre se n’è andato di casa, senza dirci niente, perché secondo lui dopo la mia laurea (conseguita il 13 luglio) ero maturo a sufficienza da reggere il colpo.
Purtroppo sì sbagliava, almeno per i primi tempi.
Le notti non dormivo, era come aver perso qualcuno, ma in maniera più infima rispetto alla morte.
Era andato via per sua scelta, perché la sua famiglia non gli dava abbastanza.
Questa cosa mi aveva fatto male, mi fa tuttora male, ma non rientrava nella mia priorità.
Per me era importante mantenere la stabilità di mia madre, che dopo 43 anni di matrimonio si è vista mancare il pavimento sotto i piedi.
Ho rinunciato ad alcune cose per riuscire a mettermi in carreggiata subito, trovare un lavoro e garantire un benessere economico almeno.
Purtroppo mi sono fatto carico di troppe responsabilità e la mia schiena non ha retto.
Ho ceduto, sono caduto in depressione, sono stato male.
Chi mi conosceva vedeva il mio malessere.
Addirittura una ragazza amica di mia madre dopo avermi visto, l’aveva avvisata del fatto che io fossi a terra.
Con questo testo ho riportato tutta la rabbia, delusione e senso di vuoto che ho provato per quel periodo.
“Ascoltami”
Foto di mia proprietà
“Dicono che se perdi qualcosa, capisci il suo valore
Ho perso la stabilità sul ciglio del burrone
Ho perso la fiducia in chi doveva darmela
Chi dovrebbe aiutarmi a farcela e invece mi ha lasciato lì seduto sulla Darsena
E non capisce che i sentimenti non si azzerano, le ferite non guariscono in un attimo
E le paure si avverano per volare in un battito
Come puoi voltare pagina, mi viene il voltastomaco
E non verso mezza lacrima, per un mezzo uomo
Che non capisce che il rapporto umano
Non si basa sul denaro, su quell’ora al sabato
Di esser la seconda scelta, di una seconda donna
Di cui poco m’importa
Per te è tutto come prima
Per te è un’altra vita, condotta in parallelo con la prima
Io da quella notte, non dormo più bene
Se penso a questa storia mi si ghiacciano le vene
Per queste ferite non basta il cicatrene
Ma tanto tu stai bene
Sono io ad affogare nella valle delle iene
Ascoltami
Mi trovo qui
Ascoltami
Hai mai, hai mai, creduto che
La vita non è
Un eco nel mare, ma la tua voce
Come puoi lasciarci senza il minimo ritegno
Io che ti credevo degno, invece sei un bugiardo egoista
Che antepone il suo bisogno di attenzione alla famiglia
Con una telefonata da codardo
Prima eri un padre ora sei solo un bugiardo
Soggiogato da una donna che ti tiene in pugno
Hai fatto la tua scelta senza un minimo dubbio
Lasciandomene mille in testa
Salutando a pochi giorni dalla festa
Dal mio piccolo traguardo
Architettando il sabotaggio, ma non ci riuscirete, anche affogando
Mi sono ripromesso di salutarvi dall’alto dei traguardi lei non vuole io raggiunga,
Ma la schiaccio a mo di pulga
Vuoi che non ti punga con parole vere,
Mentre tu mi hai travolto come neve
In una valanga in pieno agosto
Lasciando un vuoto troppo grosso
Ascoltami
Mi trovo qui
Ascoltami
Hai mai, hai mai, creduto che
La vita non è
Un eco nel mare, ma la tua voce”
A quasi due anni la ferita non è ancora chiusa, ma sto meglio.
Ho capito tre cose:
- mia madre non è una figura così debole come pensassi. Anzi ne sta uscendo da lottatrice e se proprio dovessi dire di aver una figura di riferimento sarebbe proprio lei.
- Ho capito da questa storia che l’unica persona che può motivarmi a dare il meglio, ad andare avanti sono solo io, tutto il resto é acqua che scivola sul k-way.
- Infine ho capito che non tutti i mali vengono per nuocere. Questo accadimento per quanto drastico mi ha svegliato, fatto crescere. Ho capito cosa voglia dire responsabilizzarsi. Non mi farò mai cogliere impreparato dalla vita, per quanto possibile.
Foto di mia proprietà
Continuo a vedere mio padre, perché in fondo è mio padre e continuerò a volergli bene, nonostante il male che mi abbia fatto.
Grazie per la lettura. Se qualcuno volesse dire la sua, raccontare una sua esperienza simile è il benvenuto, sarò felice di fare questa condivisione di pensieri.
Mi dispiace molto. Quello che hai scritto è ricco di sentimenti, veri e puri. Vuoi un consiglio? Continua a buttarli fuori e continua a ragionare con il tuo cuore.
Non permettere mai a nessuno di cambiare la tua anima, il tuo io. Vai in giro a testa alta, sii fiero di te stesso, della tua mamma, tu non hai niente di cui vergognarti.
Ti dico questo perché mio babbo se ne andò di casa 12 anni fa, ma era da quando avevo pochi anni che aveva un'altra relazione, donna con la quale sta tutt ora.
Il mio rapporto con lui è travagliato, ho così tanta rabbia, antempone lei ai suoi figli. Sempre. Questo mi fa male.
Purtroppo non siamo tutti uguali, ma io sono cresciuta, ho una mamma è un fratello splendido che hanno bisogno del mio sorriso ed io sorrido per loro e per me.
Ad un certo punto lasci correre e si va avanti, spero lo farai presto anche tu!
Un caro saluto.
Grazie delle belle parole
Purtroppo capisco il discorso dell’esser Messo in secondo piano rispetto ad una donna.
È complicato, vuoi bene a tuo padre, ma non è più la stessa cosa.
Qualcosa si è rotto, la fiducia manca.
Piano piano ne veniamo fuori comunque 💪🏻
Grazie per aver condiviso la tua storia con me
Sei una bella persona e la tua famiglia lo sa e ha bisogno di te
Un abbraccio 😊