#2 Travel with Steve [ITA]: Day 1 in NYC, Upper Manhattan.

 Negli Stati Uniti abbiamo fatto un bel giretto. I miei parenti sono a Boston. Ho portato Arianna a visitarla da capo a piedi. Devo dire, mi aspettavo le piacesse di più. Sarà che io ci son cresciuto. Con me prende parte il fattore nostalgia.

New York le ha fatto tutt’altro effetto invece. In 25 anni di visite in America, non ero mai stato a New York.
“What a shame!”
Non me ne vogliano i miei parenti ma la colpa è la loro che non mi han mai portato in giro.
(Non che mi sia dispiaciuto alternare tra la casa a Boston e quella al mare a Cape Cod)

Quando due anni fa sono andato con Arianna, non ci ho pensato due volte. New York DOVEVA essere una tappa.
 

Determinazione a parte, siamo riusciti a far coinciliare solamente una breve visita. 2 giorni, 1 notte. Toccata e fuga!
 

Ciò nonostante, quei due giorni son stati meravigliosi.
 

Albergo al centro di Manhattan, attaccato all’Empire State Building.
Una notte $80 a testa, senza bagno in camera. Ne è valsa la pena, credetemi.
 

Arriviamo in autobus. Da Boston il tragitto è di 4 ore.
 

L’impatto sensoriale di NYC col tuo cervello è qualcosa di indescrivibile.
Improvvisamente ti ritrovi tra una fitta rete di grattacieli. Una formica. Ma non sei sola.
Il caos. Ininterrotto. 24h. Ora capisco perché la chiamano “la città che non dorme mai”.
 

Milioni di persone impazzite sembrano camminare in modo mnemonico, come fossero macchine. Non si strusciano, non si toccano. Prevedono ogni singolo movimento.
Tra queste, riconosci a vista i turisti: scatta il verde al semaforo pedonale, rimangono impalati. Non se ne sono neanche accorti sia scattato poiché hanno la testa tra le nuvole. Letteralmente!
A New York City credo che il mercato di farmaci contro il torcicollo sia totalmente profittevole.
I turisti passano la giornata a guardare in alto, i massicci grattacieli che popolano la grande mela.

credit
 

Dal centro di Manhattan potevamo scegliere se visitare prima la parte Nord, comprendente Times Square e il magnifico Central Park, o se scendere a Sud, visitando i vari distretti fino ad arrivare a Wall Street e al fiume, da dove è possibile vedere i due ponti (Manhattan bridge e Brooklin bridge) e in lontananza, la Statua della Libertà. Il primo giorno decidiamo di andare a Nord.
 

Amanti delle lunghe passeggiate, non abbiamo mai toccato un mezzo pubblico. Ci siam mossi solamente a piedi.
 

Times Square è affascinante. Migliaia di persone popolano la piazza centrale. Giganteschi cartelloni pubblicitari si illuminano a tempo alterno. I bastoni per i selfi degli indiani vanno a ruba. Noi lo avevamo già, Arianna è abbastanza attiva sotto l’aspetto “Social”.

Da li a Central Park non c’è molto da visitare a dir la verità, ma una volta arrivati al parco… Sono un grande fan dell’affittare la biciletta quando sono in visita in una città. Non potevo non proporre di prenderne una per visitare Central Park.  

Visita fantastica, il parco è stupendo. Persone che corrono, chi porta a spasso il cane. Aree attrezzate per la palestra, altre, meno popolate dove alcuni si cimentano nella meditazione.

Questi piccoli si divertivano con le loro barchette.

Tutto alla grande, finchè ad Arianna non si buca una ruota della bicicletta. Nulla di grave ma eravamo dall'altra parte del parco. Per solidarietà ovviamente scendo dalla sella e camminiamo entrambi verso il negozio che ce le ha affittate.

Torniamo verso l'albergo. Dalla cartina Manhattan sembra piccola ma muovendoci completamente a piedi non avete idea di quanto abbiamo faticato.

A pochi passi dall'albergo notiamo un ristorante messicano. La cucina messicana piace ad entrambi. Entriamo e ordiniamo due tacos a portar via.

Ce li mangiamo sul letto, in completo relax, da veri americani.  D'altronde gli spazi nella camera erano ristretti. Non potevamo fare altrimenti.

Comincia a piovere e optiamo per un pisolino prima di uscire di nuovo in tarda serata.

Mi sveglio, guardo fuori dalla finestra, la pioggia continua. Guardo l'orologio. Le 2 di notte!
Altro che pisolino!

Arianna dorme beata, le sussurro che sono le due e dolcemente mi risponde che vuole rimanere a dormire.

Un pò di riposo a ridosso della lunga camminata che ci aspettava l'indomani!