Salve a tutti, dopo un pó di giorni di inattività ritorno più carico di sempre, e vi racconto di alcune “avventure” che mi hanno reso partecipe in questa assenza.
Inizia cosi la giornata del 2.03.2018, nonché il giorno del mio debutto nella Boxe: colazione abbondante per mettermi in forza, una bella tazza di latte e caffè accompagnata da biscotti al cioccolato. Una colazione poco consigliata per un atleta, però mi sono svegliato davvero molto affamato. Come la prassi del buon italiano ci raccomanda mi sono lavato per bene e sono andato a trovare i miei nonni.
Felicissimi di vedermi siamo rimasti un pó insieme a chiacchierare e le ultime parole di mio nonno sono state “mi raccomando guardia alta eh! Dammi un pugno” (intendendo pugno e pugno per salutarci).
Qui riporto una foto di me e il mio team:
(Immagine di mia proprietà)
Arrivato a casa faccio un leggero pasto con del riso e mi preparo il borsone. L’ansia piano piano saliva, ma c’era al mio fianco Fiorella, la mia ragazza, che mi tranquillizzava.
Giunti nella struttura iniziamo la procedura di rito, visite mediche con peso di ogni atleta, sorteggi per gli incontri, ecc. Verdetto finale mi toccava l’angolo rosso ed ero il settimo match.
Non male non troppo tardi, e nemmeno subito, avevo tutto il tempo di rompere il ghiaccio e riscaldarmi.
Non ero molto teso ma non volevo deludere mio nonno. Anche lui é stato un pugile professionista, arrivando in finale al campionato italiano circa settanta anni fa. Vincere il campionato regionale per me non era solo una soddisfazione personale, ma un imperativo per far vedere quanto valevo a mio nonno.
(Immagine di mia proprietà)
Ecco che arriva il momento di riscaldarmi, dopo quattro match toccava a me. Faccio una leggera corsa, esercizi di stretching per le braccia, saltelli e un pó di combinazioni di colpi a vuoto.
(Immagine di mia proprietà)
Tutto pronto mi chiamano sul ring, ci presentiamo, ci controllano tutte le protezioni necessarie e suona il gong di inizio gara.
(Immagine di mia proprietà)
Da subito controllo il match, mantenendo il centro del ring e rispondendo efficacemente ad ogni attacco difendendomi egregiamente e contrattaccando in maniera rapida e precisa.
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Il secondo round un pó meno, ho dosato male le forze e ho perso la ripresa, era nettamente lui in vantaggio. Ho accusato un bel pugno nell'occhio, il quale per metà del restante round vedevo sfocato.
(Immagine di mia proprietà)
La terza ripresa era mia, agguerrito e pieno di me volevo vincere a tutti i costi. Due round miei e uno dell’avversario, verdetto finale: steem.dollar sul podio. Purtroppo non é andato proprio come doveva andare. Sono stato molto sfortunato, davvero, l’ultimo secondo dell’ultima ripresa ormai stremato e senza forze ho abbassato la guardia e un gancio buttato li tanto per provare, perché si stava liberando dai miei colpi, mi ha buttato al tappeto, appena a terra suona il gong di fine combattimento e ho perso per KO. Se avessi retto un altro secondo avrei vinto, il match era mio. Ovviamente non mi sono dato per sconfitto anzi ora mi allenerò più di prima e con una grinta in più, insieme al mio maestro che mi supporta con il cuore.
(Immagine di mia proprietà)
La cosa che mi ha rattristito di più non é stata la perdita del match e la eliminazione dal campionato regionale, ma la delusione per mio nonno. Il giorno dopo dovevamo stare tutti a pranzo a casa sua per mangiare insieme e vedere il match, filmato dalla mia ragazza. Un altro gancio questa volta forte come un treno mi ha colpito alle 8 di mattina buttandomi nuovamente KO, mio nonno era deceduto qualche minuto prima. Non potrò mai sapere cosa pensava del match se avesse voluto darmi qualche consiglio o qualche critica. Si é spento cosi nel mattino di un nuvoloso mattino, appoggiato al comodino d’ingresso, dopo la colazione che anche lui abitualmente faceva. Un uomo forte e robusto cosi lo ricorderò, una persona di carattere, impostata come un tempo. Con i suoi 86 anni e una storia di sacrifici mi ha lasciato un vuoto immenso. Ho ascoltato le sue parole per tutto il match ho avuto la guardia alta, ma non ho ricordato un passaggio, una parola... SEMPRE! Non ho mantenuto la guardia alta sempre, e infatti ho perso. Parole sante quelle di mio nonno, ti voglio ricordare come un guerriero e ora te lo auguro io nonno: “lassù ora tocca a te, guardia alta campione! Ti voglio un mondo di bene”.
(Immagine di mia proprietà)
ecco qui uno spezzone dell'incontro:
❤️