La città dei due mari: Archivio di Stato - (parte 8)

in #ita7 years ago

Una delle miniere “culturali” della mia cittá é l’Archivio di Stato.
Per gli addetti ai lavori, soprattutto gli storici e i ricercatori, si tratta di un luogo di abituale, indispensabile frequentazione, ma per molti, per i più, é una istituzione ignota, la cui denominazione di “archivio” suggerisce qualcosa di “statico”, di “burocratico”, di “sorpassato”.
Invece si tratta di una “fonte”, intesa anche in senso figurativo, che conserva, ma in maniera “attiva”, gestendolo cioè con cura, un enorme patrimonio di documenti, alcuni particolarmente preziosi, il cui valore venale, pur considerevole, é secondo al loro valore culturale e scientifico.

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(Immagine di mia proprietà)

Attualmente l’Archivio di Stato, ha sede nei locali, rimessi a nuovo e di gradevolissimo aspetto, di via di Palma 4, dal quale però da anni dovrebbe trasferirsi, nella ex Caserma Rossarol in città vecchia. Per la verità, come per tutte le istituzioni culturali “assegnate” alla città vecchia, anche per l’Archivio di Stato ci sono delle naturali resistenze. D’altra parte, poi, la struttura di destinazione, nonostante l’avanzato stato dei lavori, non potrà essere utilizzata in tempi brevissimi, in quanto interessata da dissesti statici, ritenuti preoccupanti, e spiegati con l’estendersi, nel sottosuolo, di caverne facenti parte di un antico insediamento abitativo, venuto alla luce durante i lavori di consolidamento al salto di quota dell’isola.
Ma cos’é l’Archivio di Stato? É, in pratica, un “luogo” ordinato per la conservazione di documenti intesi in senso archivistico. Per documento si intende un atto scritto riguardante un fatto di natura giuridica, compilato con l’osservanza di determinate norme e destinato ad avere efficacia giuridica.
Compito degli Archivi é quello di conservare documenti prodotti dagli uffici di Stato italiani e di vigilare sui documenti degli archivi degli enti locali (comuni, provincie, regioni) e pubblici (banche, istituti di credito, ospedali e altre istituzioni laiche).

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Per quanto riguarda la vigilanza degli archivi pubblici, provvedono le sovrintendenze archivistiche istituite in ogni capoluogo di regione e aventi giurisdizione su tutti gli enti pubblici operanti nella regione.
L’Archivio di Taranto é stato istituito nel ’47 e affidato alla direzione di Giuseppe Vozza. Ha iniziato ad accogliere documenti di ufficio dello Stato operanti nella provincia, ricevendo, al contempo, dall'Archivio di Lecce tutti i documenti li conservati ma di pertinenza della città di Taranto.
Ha una consistenza di circa 30.000 pezzi tra cartacei e pergamenacei dislocati in 13 saloni per una lunghezza lineare complessiva di oltre 4 km. Ha anche una biblioteca con 6.000 volumi.
Il nucleo documentario più consistente e omogeneo é rappresentato dai protocolli notarili provenienti per versamento dall'Archivio Notarile Distrettuale di Taranto.
Documenti di notevole importanza storica sono il fondo membranaceo che é sicuramente il più antico, i catasti, il Tribunale di Taranto, lo Stato Civile, ecc.

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(Immagine di mia proprietà)

La vita degli istituti archivistici é oggi regolata se non ricordo male dal D.P.R. 30.11.1963, n. 1409. Compito degli Archivi di Stato ai sensi della predetta legge é di:

  1. Conservare gli archivi degli Stati italiani pre-unitari; i documenti degli organi legislativi, giudiziari e amministrativi dello Stato non più occorrenti alle necessità ordinarie del servizio; tutti gli altri archivi e singoli documenti che lo Stato abbia in proprietà, o in deposito per disposizione di legge o per altro titolo;

  2. Ordinare, inventariare e, quindi, valorizzare e mettere a disposizione degli studiosi il materiale documentario.
    Nell'Archivio di Stato esiste una sala di studio liberamente e gratuitamente aperta a tutti gli studiosi italiani e stranieri salvo l’accertamento della identità personale e la compilazione di un modulo di richiesta.
    Strumento sussidiario al lavoro di ricerca é la biblioteca dell’Archivio, specializzata nella storia e nelle sue scienze ausiliarie (archivistica, paleografia, diplomatica, storia del diritto, storia delle istituzioni, sigillografia, ecc.).

Anche oggi ho esaurito il mio bagaglio di nozioni su questa splendida città, spero vi sia piaciuta la lettura.
alla prossima da @steem.dollar.

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