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RE: Fatti, bufale e cialtronerie su COVID-19 – È stato il 5G

in #ita5 years ago

Ciao @knfitaly, allora...

Per quanto riguarda i virus: quando si dice che un virus si porta dietro dei pezzi delle specie da cui arriva si intende che, proprio per la sua modalità di replicazione, generalmente esso si "porta via" qualche sequenza del DNA dell'ospite. Questo viene usato anche per capire i movimenti dal virus all'interno delle popolazioni della stessa specie. Di solito, però, questi pezzi abusivi non influiscono sull'aggressività del virus e vanno a collocarsi in zone del genoma "inutili". La diversa aggressività dei virus dipende invece proprio da mutazioni totalmente casuali; nel caso del SARS-CoV-2, per esempio, è mutato il recettore RBD del virus, che lo ha reso più affine ai nostri recettori ACE2 rendendolo pericoloso. Vado a memoria, quindi potrei essere impreciso, ma il recettore dovrebbe essere costituito da una tripletta di amminoacidi, quindi 9 basi. Basta la mutazione di una base per cambiare la configurazione dell'intero recettore.

Riguardo la "consapevolezza" del virus, invece, è proprio come dici. Ovviamente non si tratta di una consapevolezza vera e propria, ma del classico meccanismo di selezione naturale: ogni virus, per replicarsi, ha bisogno di un ospite; se il virus uccidesse rapidamente il suo ospite, questo non farebbe in tempo ad infettare gli ospiti successivi, e quindi dopo il primo ciclo anche il virus scomparirebbe. Al virus quindi conviene essere il più silente possibile, così da riuscire a replicarsi e a trasmettersi. L'ebola, per esempio, ha una mortalità molto alta, e uno dei motivi per cui non è mai divenuta una pandemia è proprio che uccide troppo velocemente i suoi ospiti.
Facciamo un esempio con il SARS-CoV-2: attualmente il virus è in serio pericolo, perché tra vaccino in arrivo e misure di contenimento varie potremmo un giorno riuscire a raggiungere il famoso "contagio zero"; se però esso dovesse mutare, diventando casualmente meno violento, ecco che ci troveremmo difronte a due versioni molto simili dello stesso virus. Quella più violenta continuerebbe a essere combattuta con forza, mentre la forma più lieve potrebbe essere effettivamente scambiata per infuenza e "lasciata circolare"; a questo punto, col passare degli anni ci ritroveremmo verosimilmente con un SARS-CoV-2 meno pericoloso, e la forma mutata prenderebbe il posto di quella originale.
In realtà bisogna precisare che non abbiamo nessuna certezza che questo possa accadere veramente, perché il meccanismo della selezione naturale funziona bene su tempi molto lunghi... Tempi che noi abbiamo drasticamente ridotto con la globalizzazione.

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Grazie mille per la spiegazione, sempre disponibile 👍👍👍
Un saluto, nicola