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RE: Il lupo in Italia, la leggenda della reintroduzione

in #ita7 years ago

Non so se l'utente in questione sia un cacciatore o meno, però ha dato un'informazione sbagliata. Quella che ha descritto prende il nome di frenesia da predazione, ed è tipica delle donnole e delle volpi (ma anche squali e piranha, pur con modalità diverse). Per intenderci, il classico esempio delle volpe che entra nel pollaio e fa fuori tutte le galline. Questo però è causato non dalla fame in sé, ma dal contesto: le galline si agitano e creano caos e il predatore perde la testa perché è una situazione fuori dal normale.
Al contrario, il lupo è più abituato a cacciare prede che stanno per natura in gruppo e la caccia prevede il focalizzarsi dell'intero branco su una solo preda, la più debole di solito. Questo si ripete anche nel caso in cui il lupo (o i lupi) attacchino un gregge di pecore.
Poi è sempre vero che esiste l'eccezione che conferma la regola, e non escludo che episodi del genere possano essere capitati. Ma li ricollegherei più che altro a singoli lupi in dispersione, magari provati da una condizione difficile. In condizioni normali invece si tratta di un animale molto stabile.
Tra l'altro basta davvero poco per "spaventare" un branco di lupi e farli allontanare. Ormai li cacciamo dal medioevo, e la natura ha avuto il tempo di selezionare individui estremamente diffidenti che preferiscono evitare qualsiasi scontro con l'uomo: la presenza di cani da pastore è da ricondursi all'uomo per esempio, e per il lupo è un segnale. Solo in casi di estrema necessità sono disposti ad accettare questa sfida.

Purtroppo queste notizie un po' buttate lì vengono fomentate da chi ha interesse nel difendere la caccia.

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