Grazie ;) personalmente ritengo il lupo una delle specie più interessanti in assoluto, e come te credo che abbia assolutamente il diritto di vivere nel nostro territorio. Certo, le difficoltà per gli allevatori ci sono... Ma ci sono anche i modi per garantire loro una certa sicurezza. In lombardia ci sono progetti molto interessanti come PASTURS (https://pasturs.org/) che fornisce un aiuto concreto ai pastori, e la Regione negli anni passati "regalava" a chi ne faceva richiesta dei cani maremmani e delle reti elettrificate.
C'è da trovare un equilibrio, ma non è impossibile...
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Questo argomento è stato discusso anche su di un forum che frequento, e visto che si parla di lame ovviamente abbiamo anche cacciatori. Una riflessione interessante l'ha data un utente. Lui sostiene che il lupo è un predatore che quando vede un gregge difficilmente riesce a cacciare solo quello che gli serve e di fronte a questo ulteriore stimolo di predatore questo possa fare una strage oltre ai propri fabbisogni suoi o del branco.
Tuttavia crede anche che un sapiente confinamento possa essere una via perseguibile... Ovviamente deve essere ben sponsorizzata da politica e giusta informazione. E qua alzo le mani...
Grazie ancora per il tuo contributo
Nicola
Non so se l'utente in questione sia un cacciatore o meno, però ha dato un'informazione sbagliata. Quella che ha descritto prende il nome di frenesia da predazione, ed è tipica delle donnole e delle volpi (ma anche squali e piranha, pur con modalità diverse). Per intenderci, il classico esempio delle volpe che entra nel pollaio e fa fuori tutte le galline. Questo però è causato non dalla fame in sé, ma dal contesto: le galline si agitano e creano caos e il predatore perde la testa perché è una situazione fuori dal normale.
Al contrario, il lupo è più abituato a cacciare prede che stanno per natura in gruppo e la caccia prevede il focalizzarsi dell'intero branco su una solo preda, la più debole di solito. Questo si ripete anche nel caso in cui il lupo (o i lupi) attacchino un gregge di pecore.
Poi è sempre vero che esiste l'eccezione che conferma la regola, e non escludo che episodi del genere possano essere capitati. Ma li ricollegherei più che altro a singoli lupi in dispersione, magari provati da una condizione difficile. In condizioni normali invece si tratta di un animale molto stabile.
Tra l'altro basta davvero poco per "spaventare" un branco di lupi e farli allontanare. Ormai li cacciamo dal medioevo, e la natura ha avuto il tempo di selezionare individui estremamente diffidenti che preferiscono evitare qualsiasi scontro con l'uomo: la presenza di cani da pastore è da ricondursi all'uomo per esempio, e per il lupo è un segnale. Solo in casi di estrema necessità sono disposti ad accettare questa sfida.
Purtroppo queste notizie un po' buttate lì vengono fomentate da chi ha interesse nel difendere la caccia.
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