Enciclopsicologia Cap.2 Donald Winnicott Parte 3 // Encyclopsychology Chap. 2 Donald Winnicott Part 3 // Encyclopsychologie Chap. 2 Donald Winnicott Partie 3 [ITA - ENG - FRA]

in #ita7 years ago (edited)

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Ciao caro amico di Steemit!
Eccoci qui pronti a proseguire con la nostra Enciclopsicologia, oggi inizieremo ad approfondire un po' il pensiero di Donald Winnicott; prima però voglio farti notare la novità che troverai nell’articolo… è stato tradotto anche in francese oltre che in inglese!
Porterò avanti questo esperimento per qualche tempo, in modo da capire se riesco a ritrovarmici con i tempi (purtroppo come ben sai ed avrai potuto notare dalla cadenza con cui pubblico i miei post è drasticamente diminuito!); spero che questo mio sforzo sia gradito, ma ora, senza indugiare oltre, gettiamoci a capofitto nell’ indipendenza creativa di Donald Winnicott!

Una vasta e variegata esperienza come pediatra, una preparazione di prim’ordine come psicoanalista, un’indole empatica, calorosa, aperta e una vivace capacità dialettica: quando a metà degli anni trenta Winnicott entra a far parte della British Psychoanalytical Society, le sue caratteristiche non comuni lo mettono già in primo piano nel campo dell’analisi infantile, dominato fino a quel momento da Melanie Klein e da Anna Freud. Nel corso del tempo, il suo pensiero si rivela di grande originalità: Winnicott oltrepassa i confini tracciati da Sigmund Freud e dalla stessa Klein, figura che riveste un ruolo molto importante nella sua formazione; elabora teorie e concetti innovativi che ancora ai nostri tempi si rivelano attuali e continuano a produrre significativi sviluppi. Da Melanie Klein, Winnicott riprende in particolare la teoria della relazioni oggettuali, attribuendo però un’inedita, decisiva importanza al rapporto del bambino con la madre.

L’interesse per gli influssi dell’ambiente esterno sullo sviluppo, dalla prima infanzia in poi, è diffuso tra gli indipendenti, gli psicoanalisti che come Winnicott fanno parte del gruppo di mezzo nella British Society e che non si riconoscono né nel pensiero della Klein né in quello di Anna Freud. Winnicott, che viene considerato uno degli autori più originali all’interno della tradizione psicoanalitica, fornisce un apporto di straordinaria forza; il lungo lavoro come pediatra, oltre che come psicoanalista, gli permette di acquisire una ricchezza di prospettive sulla vita psicologica che contribuisce in modo determinante, insieme con la sua feconda capacità creativa, alla caratterizzazione e alla singolarità del suo pensiero.

Come è inevitabile all’epoca, il pensiero di Winnicott prende le mosse dalle teorie di Freud e della Klein; nei suoi scritti, però, egli ne ripropone una rielaborazione che a tratti le piega e le stravolge, quasi volesse rendere i due grandi colleghi precursori delle proprie idee; nell’opera La famiglia e lo sviluppo dell’individuo, scrive che gli adulti maturi tendono a dare vitalità a tutto ciò che è antico, vecchio e ortodosso e lo ricreano dopo averlo distrutto, un’osservazione che sembra descrivere in maniera molto calzante il suo approccio alla teoria classica della psicoanalisi e l’elaborazione di una sua visione personale. E’ pur vero che in ciò che scrive, Winnicott mostra una particolare attenzione a collocarsi all’interno della tradizione psicoanalitica, presentando le sue riflessioni e le sue proposte in continuità con i lavori di Freud e della klein e opponendosi a chi se ne distacca; ad esempio, si mostra critico nei confronti di William R.D. Fairbairn, un altro degli indipendenti, colpevole di aver contestato in maniera decisa la teoria pulsionale di Freud.

Nonostante queste dichiarazioni di fedeltà e di appartenenza, le formulazioni di Winnicott si pongono però in maniera autonoma rispetto alla tradizione psicoanalitica; a partire dal lavoro dei suoi progenitori teorici, Freud e Klein, egli costruisce e difende uno spazio di pensiero personale indipendente da qualsiasi scuola, garantendo alla sua attività di ricerca un percorso autonomo, senza alcuna limitazione ideologica; si riconosce debitore nei confronti della Klein, dalla cui deriva elementi essenziali allo sviluppo del suo pensiero, ma nel contempo diventa un suo fermo oppositore.

Le riflessioni di Winnicott sono apprezzabili non soltanto per il loro valore clinico e scientifico, ma anche per il modo peculiare in cui sono esposte; la maggior parte dei suoi contributi è basata sulle tante osservazioni effettuate durante la sua attività di medico e psicoanalista e i casi clinici vengono presentati al pubblico con uno stile piacevole, accessibile, come nel corso di una conversazione; per esempio, il libro La famiglia e lo sviluppo dell’individuo, pubblicato nel 1968 in Italia, riunisce dieci anni di saggi e conferenze; l’argomento centrale è la famiglia intesa come ambiente naturale che può favorire il processo di crescita del bambino o porre a esso ostacoli più o meno grandi. E’ un testo variegato, che raccoglie non solo le riflessioni teoriche dell’autore sullo sviluppo emotivo normale e patologico, ma affronta anche tematiche particolari: i danni che talvolta i pediatri rischiano di fare quando danno consigli su problematiche psicologiche, la necessità che chi lavora in campo ostetrico e ginecologico abbia un’adeguata preparazione psicologica per gestire nel modo migliore la gravidanza ed il parto, l’inserimento scolastico dei bambini disadattati, l’effetto di una patologia psichiatrica della mamma sulla crescita del figlio, consigli pratici ai genitori; come nella altre opere di Winnicott, lo stile e caldo e informale , a tratti colloquiale, la prosa brillante.

Il grande pubblico impara a conoscere ed apprezzare Winnicott grazie a diversi cicli di conferenze e a cinquanta trasmissioni radiofoniche della BBC; tali interventi, che lo rendono famoso non solo in Inghilterra, sono finalizzati da una parte ad affrontare le difficoltà e i problemi connessi all’essere genitori, dall’altra a spiegare il significato dei comportamenti dei bambini nelle varie fasi dello sviluppo. Si tratta di un’opera di divulgazione molto moderna, un modo efficace di “popolarizzare la psicoanalisi”; Donald è chiaro, convincente e coraggioso, un vero e proprio comunicatore; in anni in cui gli argomenti della psicologia in generale e, soprattutto della psicoanalisi, sono riservati agli specialisti riesce ad interessare un pubblico colto che va ben oltre la cerchia ristretta degli addetti ai lavori; condivide esperienze, osservazioni e riflessioni personali, i successi così come gli errori; il suo modo di osservare il bambino, di dare rilievo alla relazione con la mamma, di condividere i risultati del suo lavoro al di fuori del mondo clinico e accademico è qualcosa di davvero inedito.

Senza dubbio, Winnicott offre un punto di vista nuovo, staccandosi in maniera originale dai tradizionali assunti della psicoanalisi e dell’insieme di convinzioni e certezze rigidamente definite; l’ascoltatore ed il lettore vengono catturati dalla ricchezza delle osservazioni cliniche e dalle argomentazioni che mostrano loro, come in un film, ciò che Winnicott osserva nella sua attività quotidiana e che costituisce la base delle sue riflessioni teoriche. Un suo articolo pubblicato nel 1941 sull’International Journal of Psycho-Analysis riporta quanto esposto durante una conferenza tenuta nello stesso anno alla British Psychoanalytical Society; Winnicott fa entrare il lettore nel suo studio e gli mostra come lavorare con i bambini piccoli.

Per osservare la relazione madre-bambino, egli utilizza una procedura standard; se si tratta di un bambino di pochi mesi, chiede alla mamma di sedersi di fronte a lui con il piccolo in braccio, con l’angolo del tavolo che li divide; solitamente lascia un abbassalingua di metallo luccicante ad angolo retto sul bordo del tavolo ed invita la madre a tenere il bambino in modo che, se questi lo volesse, potrebbe afferrarlo senza problemi. Lo scopo è quello di osservare i comportamenti della coppia madre-bambino in una situazione che sicuramente hanno già vissuto più volte nella loro quotidianità; se la madre teme che l’abbassalingua sia infetto, o se ha un carattere irritabile e impulsivo, si comporterà in modo tale da svelare questi tratti; impedirà al bambino di prendere in mano l’oggetto e di accostarlo alla bocca, si innervosirà, gli bloccherà la manina.

In pochi tratti, con un linguaggio chiaro, Winnicott spoglia il lavoro dell’analista dell’aura di mistero dal quale è spesso avvolto per tradizione e ci fa vedere come, nella pratica clinica, egli si muova per osservare la relazione madre-bambino e come attribuisca un significato alle sue osservazioni; Donald descrive quella che è, dal suo punto di vista, la successione normale degli eventi: qualsiasi variazione rispetto a questo assume un suo significato. Dalla sequenza delle azioni che il bambino e la mamma compiono trae informazioni importanti sulla relazione che esiste fra i due e le possibili ricadute sul processo di crescita individuale; questo è il modo di lavorare: partire dall’osservazione del bambino in relazione con l’ambiente ed elaborare ipotesi e riflessioni teoriche che guideranno l’intervento terapeutico.
A dispetto dell’accessibilità della scrittura di Winnicott, l’alternanza di riflessioni teoriche e vivide osservazioni cliniche, lo stile brillante, diretto, provocatorio, a volte poetico, il modo in cui i concetti base della psicoanalisi vengono rimodellati rendono il suo pensiero spesso inafferrabile e a tratti criptico; dietro uno stile linguistico facilmente accessibile e addirittura avvincente, si nasconde un pensiero profondo e ricco, un pensiero che ancora oggi influenza il lavoro di chi si occupa di sviluppo, espresso a volte con preoccupazioni e paradossi evocativi che rendono non sempre agevole coglierne la sostanza.

Bene caro amico, anche per oggi il nostro viaggio si interrompe per una piccola pausa che ci permetta di recuperare le forze e rifocillarsi (come avrai capito amo tantissimo la metafora del viaggio e della strada!); nel prossimo articolo ci addentreremo nel modello teorico di Winnicott!
Per ora non mi resta che salutarti, augurandomi che il mio scritto ti sia piaciuto, fammelo sapere lasciando tua traccia nei commenti; ti chiedo scusa se il post può sembrare pesante anche se provo a rendere fruibili a tutti i concetti di base, nella prossima uscita tratteremo qualcosa di più leggero prima di tornare alla nostra Enciclopsicologia.
Ci si legge presto!

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Immagine CC0 Creative Commons, si ringrazia @mrazura per il logo ITASTEM.
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Hi dear friend of Steemit!
Here we are ready to continue with our encyclopsychology, today we will begin to deepen a bit 'the thought of Donald Winnicott; but first I want to point out the news that you will find in the article ... it has been translated into French as well as in English!
I will carry on this experiment for some time, in order to understand if I can find myself with the times (unfortunately as you know and you could see from the cadence with which I publish my posts has drastically decreased!); I hope this effort is welcome, but now, without delay, let us throw ourselves headlong into creative independence by Donald Winnicott!

A wide and varied experience as a pediatrician, a first class preparation as a psychoanalyst, an empathetic, warm, open nature and a lively dialectical capacity: when in the mid-thirties Winnicott became part of the British Psychoanalytical Society, the its uncommon characteristics put it in the forefront of the analysis of children, dominated until then by Melanie Klein and Anna Freud. Over time, his thought turns out to be very original: Winnicott goes beyond the boundaries set by Sigmund Freud and Klein himself, a figure that plays a very important role in his training; elaborates innovative theories and concepts that are still current today and continue to produce significant developments. From Melanie Klein, Winnicott takes up in particular the theory of object relations, but attributed an unprecedented, decisive importance to the relationship of the child with the mother.
Interest in the influence of the external environment on development, from early childhood onwards, is widespread among independents, psychoanalysts who like Winnicott are part of the middle group in the British Society and who do not recognize either in Klein's thought nor in that of Anna Freud. Winnicott, who is considered one of the most original authors within the psychoanalytic tradition, provides a contribution of extraordinary strength; the long work as a pediatrician, as well as a psychoanalyst, allows him to acquire a wealth of perspectives on the psychological life that contributes in a decisive way, together with his fruitful creative capacity, to the characterization and singularity of his thought.

As is inevitable at the time, Winnicott's thinking begins with the theories of Freud and Klein; in his writings, however, he reproposes a reworking that sometimes the folds and twists, almost as if to make the two great colleagues the precursors of their ideas; in the work The family and the development of the individual, writes that mature adults tend to give vitality to all that is ancient, old and orthodox and recreate it after having destroyed it, an observation that seems to describe in a very fitting way. his approach to the classical theory of psychoanalysis and the elaboration of his personal vision. It is true that in what he writes, Winnicott shows a particular attention to place himself within the psychoanalytic tradition, presenting his reflections and proposals in continuity with the works of Freud and the klein and opposing those who are detached from it; for example, it is critical of William R.D. Fairbairn, another of the independents, guilty of having strongly challenged Freud's drive theory.
Despite these declarations of fidelity and belonging, Winnicott's formulations stand independently from the psychoanalytic tradition; starting from the work of his theoretical progenitors, Freud and Klein, he builds and defends a space of personal thought independent of any school, guaranteeing his research activity an autonomous path, without any ideological limitation; he recognizes himself as a debtor to Klein, from which he derives essential elements for the development of his thought, but at the same time he becomes a firm opponent.

Winnicott's reflections are appreciable not only for their clinical and scientific value, but also for the peculiar way in which they are exhibited; most of his contributions are based on the many observations made during his activity as a doctor and psychoanalyst and the clinical cases are presented to the public in a pleasant, accessible style, as during a conversation; for example, the book The Family and the Development of the Individual, published in 1968 in Italy, brings together ten years of essays and conferences; the central topic is the family intended as a natural environment that can encourage the child's growth process or place more or less large obstacles to it. It is a variegated text, which collects not only the author's theoretical reflections on the normal and pathological emotional development, but also deals with particular issues: the damage that pediatricians sometimes risk doing when they give advice on psychological problems, the need for those who work in the obstetric and gynecological field he has adequate psychological preparation to manage pregnancy and childbirth in the best way, the scholastic insertion of children, the effect of a mother's psychiatric pathology on the growth of the child, practical advice to parents; as in Winnicott's other works, style is warm and informal, sometimes colloquial, brilliant prose.

The general public learns to know and appreciate Winnicott thanks to several conference cycles and to fifty BBC radio broadcasts; these interventions, which make him famous not only in England, are aimed, on the one hand, to face the difficulties and problems connected to being parents, on the other to explain the meaning of the behavior of children in the various stages of development. It is a very modern work of popularization, an effective way of "popularizing psychoanalysis"; Donald is clear, convincing and courageous, a true communicator; in years in which the topics of psychology in general and, above all psychoanalysis, are reserved for specialists, it is able to interest a cultured public that goes well beyond the narrow circle of professionals; shares experiences, observations and personal reflections, successes as well as errors; his way of observing the child, of emphasizing the relationship with his mother, of sharing the results of his work outside the clinical and academic world is something really new.

Without a doubt, Winnicott offers a new point of view, detaching itself in an original way from the traditional assumptions of psychoanalysis and the set of rigidly defined convictions and certainties; the listener and the reader are captured by the richness of the clinical observations and the arguments that show them, as in a film, what Winnicott observes in his daily activity and which forms the basis of his theoretical reflections. One of his articles published in 1941 on the International Journal of Psycho-Analysis reports what was said during a conference held the same year at the British Psychoanalytical Society; Winnicott brings the reader into his study and shows him how to work with young children.

To observe the mother-child relationship, he uses a standard procedure; if it is a child of a few months, asks the mother to sit in front of him with the baby in his arms, with the corner of the table that divides them; he usually leaves a shiny metal dagger at a right angle on the edge of the table and invites his mother to hold the child so that, if he wants it, he could grasp it without any problem. The aim is to observe the behavior of the mother-child couple in a situation that they have surely already experienced several times in their everyday life; if the mother fears that the tongue depressor is infected, or if she has an irritable and impulsive character, she will behave in such a way as to unveil these traits; will prevent the child from picking up the object and bringing it close to his mouth, it will get nervous, it will block his hand.

In a few strokes, with a clear language, Winnicott strips the analyst's work of the aura of mystery from which he is often wrapped by tradition and shows us how, in clinical practice, he moves to observe the mother-child relationship and how attribute a meaning to his observations; Donald describes what is, from his point of view, the normal succession of events: any variation with respect to this takes on its meaning. From the sequence of actions that the child and the mother makes important information on the relationship between the two and the possible consequences on the individual growth process; this is the way to work: starting from the observation of the child in relation to the environment and elaborating hypotheses and theoretical reflections that will guide the therapeutic intervention.
In spite of the accessibility of Winnicott's writing, the alternation of theoretical reflections and vivid clinical observations, the brilliant, direct, provocative, sometimes poetic style, the way in which the basic concepts of psychoanalysis are reshaped make his thinking often elusive and sometimes cryptic; behind a linguistic style that is easily accessible and even compelling, a deep and rich thought hides, a thought that still influences the work of those involved in development, sometimes expressed with concerns and evocative paradoxes that make it not always easy to grasp the substance.

Well dear friend, even for today our journey is interrupted for a little break that allows us to regain strength and refresh (as you have understood I love the metaphor of travel and the road!); in the next article we will go into the theoretical model of Winnicott!
For now I can only say hello, wishing that you liked my writing, let me know by leaving your track in the comments; I apologize if the post can seem heavy even if I try to make usable to all the basic concepts, in the next issue we will treat something lighter before returning to our Encyclopsychology.
Read it soon!

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Ici nous sommes prêts à continuer notre Encyclopsychologie, aujourd'hui nous allons commencer à approfondir un peu la pensée de Donald Winnicott; mais d'abord je tiens à souligner les nouvelles que vous trouverez dans l'article ... il a été traduit en français et en anglais!
Je vais continuer cette expérience pendant un certain temps, afin de comprendre si je peux me retrouver avec le temps (malheureusement, comme vous le savez et vous pourriez voir de la cadence avec laquelle je publie mes messages a drastiquement diminué!); J'espère que cet effort sera le bienvenu, mais maintenant, sans plus attendre, jetons-nous dans l'indépendance créative de Donald Winnicott!

Une expérience large et variée en tant que pédiatre, une formation de premier ordre en tant que psychanalyste, une dialectique compétences nettement empathique, chaleureux, ouvert et animé: Quand au milieu de la trentaine Winnicott fait partie de la Société britannique de Psychanalyse, la ses caractéristiques peu communes le placent au premier plan de l'analyse des enfants, dominée jusqu'alors par Melanie Klein et Anna Freud. Au fil du temps, sa pensée se révèle d'une grande originalité: Winnicott va au-delà des frontières tracées par Sigmund Freud et Klein de la même figure qui joue un rôle très important dans sa formation; élabore des théories innovantes et des concepts qui sont toujours d'actualité et continuent à produire des développements significatifs. De Melanie Klein, Winnicott prend notamment la théorie des relations d'objet, cependant, attribuant sans précédent, une importance décisive à la relation de l'enfant avec sa mère.

L'intérêt pour l'environnement extérieur influe sur le développement, dès la petite enfance, est répandue parmi les indépendants, comme les psychanalystes Winnicott qui font partie du groupe central dans la société britannique et qui ne se reconnaissent pas non plus dans la pensée ou Klein dans celui d'Anna Freud. Winnicott, considéré comme l'un des auteurs les plus originaux de la tradition psychanalytique, apporte une contribution d'une force extraordinaire; le long travail en tant que pédiatre, ainsi qu'un psychanalyste, lui permet d'acquérir une richesse de perspectives psychologiques sur la vie qui apporte une contribution importante, ainsi que sa créativité prolifique, la caractérisation et l'originalité de sa pensée.

Comme c'est inévitable à l'époque, la pensée de Winnicott commence par les théories de Freud et de Klein; dans ses écrits, cependant, il repropose un remaniement qui parfois plie et tord, presque comme pour faire des deux grands collègues les précurseurs de leurs idées; dans le travail La famille et le développement de l'individu, écrit que les adultes matures tendent à donner de la vitalité à tout ce qui est ancien, ancien et orthodoxe et à le recréer après l'avoir détruit, observation qui semble décrire de façon très appropriée. son approche de la théorie classique de la psychanalyse et l'élaboration de sa vision personnelle. Il est vrai que dans ce qu'il écrit, Winnicott montre une attention particulière à placer dans la tradition psychanalytique, présentant ses réflexions et ses propositions en continuité avec les travaux de Freud et de la klein et opposant ceux qui sont détachés; par exemple, il est critique de William R.D. Fairbairn, un autre des indépendants, coupable d'avoir fortement contesté la théorie de l'entraînement de Freud.

Malgré ces déclarations de fidélité et d'appartenance, les formulations de Winnicott sont indépendantes de la tradition psychanalytique; à partir du travail de ses progéniteurs théoriques, Freud et Klein, il construit et défend un espace de pensée personnelle indépendant de toute école, garantissant à son activité de recherche un parcours autonome, sans aucune limite idéologique; il se reconnaît comme débiteur envers Klein, dont il tire des éléments essentiels pour le développement de sa pensée, mais en même temps il devient son adversaire ferme.

Les réflexions de Winnicott sont appréciables non seulement pour leur valeur clinique et scientifique, mais aussi pour la manière particulière dont elles sont exposées; la plupart de ses contributions est basé sur de nombreuses observations au cours de son médecin et psychanalyste et cas cliniques sont présentés au public dans un style agréable, accessible, comme lors d'une conversation; par exemple, le livre La famille et le développement de l'individu, publié en 1968 en Italie, rassemble dix ans d'essais et de conférences; le thème central est la famille conçue comme un environnement naturel qui peut encourager le processus de croissance de l'enfant ou lui opposer des obstacles plus ou moins importants. Il est un texte varié, qui contient non seulement des réflexions théoriques de l'auteur sur le développement affectif normal et pathologique, mais aborde également des questions spécifiques: les dégâts que parfois les pédiatres sont susceptibles de le faire quand ils donnent des conseils sur les problèmes psychologiques, la nécessité pour les travailleurs dans le domaine de l'obstétrique et la gynécologie ont une préparation psychologique adéquate pour mieux gérer la grossesse et l'accouchement, l'intégration scolaire des enfants inadaptés, l'effet d'une maladie psychiatrique de la mère sur la croissance du fils, des conseils pratiques aux parents; Comme dans les autres œuvres de Winnicott, le style est chaleureux et informel, parfois familier, la prose brillante.

Le grand public apprend à connaître et à apprécier Winnicott grâce à plusieurs cycles de conférences et à une cinquantaine d'émissions radiophoniques de la BBC; une telle action, ce qui le rend célèbre non seulement en Angleterre, ont pour but d'une part pour faire face aux difficultés et problèmes liés à être parents, l'autre pour expliquer l'importance du comportement des enfants à différents stades de développement. C'est un travail de vulgarisation très moderne, un moyen efficace de «vulgariser la psychanalyse»; Donald est clair, convaincant et courageux, un vrai communicateur; à un moment où les questions de la psychologie en général, et surtout de la psychanalyse, sont réservés à des spécialistes capables d'intéresser un public cultivé qui va bien au-delà du cercle étroit des initiés; partage des expériences, des observations et des réflexions personnelles, des succès ainsi que des erreurs; sur sa façon d'observer l'enfant, donner de l'importance à la relation avec la mère, de partager les résultats de son travail en dehors du monde universitaire et clinique est quelque chose de vraiment nouveau.

Sans aucun doute, Winnicott offre un nouveau point de vue, se détachant de manière originale des postulats traditionnels de la psychanalyse et de l'ensemble des convictions et des certitudes rigoureusement définies; l'auditeur et le lecteur est capturé par la richesse des observations et des arguments cliniques qui les montrent, comme dans un film, ce que Winnicott observe dans ses activités quotidiennes et qui forme la base de ses réflexions théoriques. Un de ses articles publiés en 1941 sur le International Journal of Psycho-Analysis rapporte ce qui a été dit lors d'une conférence tenue la même année à la British Psychoanalytical Society; Winnicott amène le lecteur dans son étude et lui montre comment travailler avec de jeunes enfants.
Pour observer la relation mère-enfant, il utilise une procédure standard; si c'est un enfant de quelques mois, demande à la mère de s'asseoir devant lui avec le bébé dans ses bras, avec le coin de la table qui les sépare; il laisse habituellement un poignard de métal brillant à angle droit sur le bord de la table et invite sa mère à tenir l'enfant de sorte que, s'il le veut, il puisse le saisir sans aucun problème. L'objectif est d'observer le comportement du couple mère-enfant dans une situation qu'ils ont sûrement déjà connue plusieurs fois dans leur vie quotidienne; si la mère craint que l'abaisse-langue soit infectée, ou qu'elle ait un caractère irritable et impulsif, elle se comportera de manière à dévoiler ces traits; empêchera l'enfant de ramasser l'objet et de l'approcher de sa bouche, il deviendra nerveux, il bloquera sa main.

En quelques traits, dans un langage simple, Winnicott nu l'aura de travail de mystère de l'analyste dont il est souvent occultée dans la tradition et nous fait voir comment, en pratique, il se déplace d'observer la relation mère-enfant et comment attribuer un sens à ses observations; Donald décrit ce qui est, de son point de vue, la succession normale des événements: toute variation par rapport à cela prend tout son sens. De la séquence des actions que l'enfant et la mère font des informations importantes sur la relation entre les deux et les conséquences possibles sur le processus de croissance individuelle; c'est la façon de travailler: à partir de l'observation de l'enfant par rapport à l'environnement et d'élaborer des hypothèses et des réflexions théoriques qui guideront l'intervention thérapeutique.

Malgré l'accessibilité de l'écriture de Winnicott, l'alternance des observations théoriques et cliniques réflexions vives, son brillant, direct, provocateur, parfois poétique, la façon dont les concepts de base de la psychanalyse sont remodelés faire ses pensées souvent insaisissables et parfois cryptique; derrière un style linguistique facilement accessible et même convaincante, se cache une pensée profonde et riche, une pensée qui influence encore le travail de ceux qui sont impliqués dans le développement, il a parfois exprimé des préoccupations et des paradoxes évocateurs qui le rendent pas toujours facile de saisir son essence.

Eh bien chère amie, même pour aujourd'hui notre voyage est interrompu pour une petite pause qui nous permet de retrouver force et fraîcheur (comme vous l'aurez compris j'adore la métaphore du voyage et de la route!); Dans le prochain article, nous irons dans le modèle théorique de Winnicott!
Pour l'instant je ne peux que vous dire bonjour, souhaitant que vous ayez aimé mon écriture, faites le moi savoir en laissant votre trace dans les commentaires; Je m'excuse si le message peut paraître lourd même si j'essaie de rendre utilisable tous les concepts de base, dans le prochain numéro nous traiterons quelque chose de plus léger avant de revenir à notre Encyclopsychologie.
Lisez-le bientôt!

.....Del mio meglio! Pikkio82

Bibliografia:

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Complimenti @pikkio82, te lo dicevo che il tuo lavoro sarebbe stato riconosciuto dalla communità di Steemit! Addirittura in tre lingue, te lo meriti il riconoscimento, bravo!!!

Ciao @Stea90 !!!!Scusami se rispondo con tutto questo ritardo..... Grazie mille, sei gentilissimo! Si mi sono dilettato, anche il prossimo uscirà in tre lingue, volevo ultimarlo stasera ma alla fine ho fatto tardi quindi mi sa che se ne parla tra domani e venerdì :-) Grazie mille per essere passato di qua e per il supporto, Ti abbraccio! Ci si legge prestissimo!!!

Thank you for taking it to mind to translate to other languages graçiás 😍😍