Premetto che questo è un post un po' spinoso ma sono davvero convinta che è giusto parlarne piuttosto che far finta di niente sull'argomento. Di cosa sto parlando? Sto parlando del peso e della forma delle donne.
Sappiamo tutti che nel mondo della moda (e non) c'è un razzismo verso le donne che non sono magre, alte e belle e che nessuno può far “nulla” per cambiare questo status... c'è però una cosa che possiamo cambiare: il modo di pensare delle persone. Certo, non è una missione semplice, ma bisogna almeno provarci. Partiamo dall'inizio.
La prima cosa che bisogna mettere in chiaro è che ogni donna è bella: grassa, magra, alta, bassa, con i fianchi larghi, con le spalle grandi. Non è la bellezza che fa “bella” una donna. Facendo un discorso prettamente estetico, la bellezza di una donna è proporzionale al fascino che essa esercita sulle altre persone: in poche parole, più hai fascino e più risulterai bella. E' una questione di confidenza, di amare il proprio corpo con i pregi e i difetti che Madre Natura ha voluto donarci. C'è chi sa fare dei difetti il proprio punto di forza ed è lì che si nota come una donna riesca a piacere agli altri anche se per noi, magari, non è poi tutta questa bellezza.
La seconda cosa che dobbiamo sottolineare è che la bellezza è soggettiva e che tutti gli uomini sono diversi: c'è il tipo a cui piace la ragazza morbida o viceversa, oppure quello che preferisce un seno piccolo ad uno prosperoso e così via. Non bisogna mai e poi mai dare per scontato che “gli uomini preferiscono le bionde” o “agli uomini piacciono le tette grosse”. Non è così che gira il mondo.
Un'altra cosa che spesso le persone (o più nello specifico, le ragazze) fanno è lo sminuire il corpo delle altre. E spesso questo accade per sentirsi migliori. Non è bello trovare un punto di forza nello sminuire quello degli altri, anzi è controproducente. Le persone che sminuiscono gli altri passeranno sempre per quelle insicure, che non riescono a vedersi bene nel proprio corpo, che non si sentono a loro agio. Una persona forte accetta i propri difetti: magari cerca di nasconderli, facendo risaltare quello che invece, secondo loro, è un punto di forza.
Un altro punto importante da analizzare è lo stereotipo della modella che ci propina il mondo della moda: il cosiddetto “palo della luce”. Andiamo, davvero credete che essere così, senza una forma, sia bello? Quelle ragazze vengono scelte per un motivo e state certe che non è per la bellezza. La modella da passerella ha un unico scopo: portare l'intera attenzione sul vestito che sta indossando... e basta. E' un manichino in carne ed ossa, tutto qui. Quante volte vi è capitato di vedere una modella (non super modella tipo Adriana Lima, c'è una differenza bella grossa) e dire che non era un granché? Penso innumerevoli. Quella modella è stata scelta perché sulla passerella nessuno starà lì a guardare se è bella o meno, se ha delle belle tette oppure no; tutti saranno concentrati a guardare il vestito, senza perdere l'attenzione per focalizzarla su di lei e sul suo corpo. E' questo il loro scopo, niente più, niente meno. Ed è anche per questo che non bisogna prendere per buoni gli stereotipi dettati dalla moda.
Quello che voglio esprimere in questo post è che le donne dovrebbero smettere di farsi mille pare mentali per l'aspetto. E anche di farsi la guerra tra di loro a suon di cattiverie sull'aspetto fisico. Certo, io stessa non sono una santa, ho avuto le mie riserve per alcune ragazze ma è ora di smetterla. La discriminazione, mie care, è per tutte. Grasse, magre, alte, basse, castane, bionde, rosse e così via; la lista è lunga, davvero molto lunga. Quello che io vorrei far capire è che dobbiamo iniziare ad accorciarla, questa lista.
Ci sarà sempre qualcosa a rendervi diverse, ma non per questo dovrete pensare che “diverso” sia sinonimo di “brutto”. Nessuno è perfetto, nemmeno le super modelle bellissime sulle copertine delle riviste, anzi. Molte di loro sono particolari: hanno saputo prendere il loro difetto/pregio (a seconda delle opportunità) e l'hanno sfruttato al meglio delle loro capacità. Hanno saputo sfruttare il fascino dentro di loro e ce l'hanno fatta.
C'è da dire però che sì, loro sono belle, ma hanno un aiuto non poco rilevante. E sto parlando del famoso Photoshop. E credetemi quando vi dico che anche loro, per quanto belle possano essere, purtroppo vengono “aggiustate” per accaparrarsi la copertina di una rivista. Molte non ne hanno nemmeno bisogno ma ormai questo strumento è diventato praticamente un passaggio obbligatorio nella post-produzione di un servizio fotografico. “Sfuma un po' sulle gambe lì”, “alza le guancie di qua” e chi più ne ha, più ne metta. Questo però è un altro mondo ancora: non c'è mai fine alla perfezione in una fotografia perché ovviamente chi posa davanti l'obiettivo della macchina fotografica non è perfetto. La moda è nata per celebrare l'ambizione, la perfezione... non la normalità; non sarebbe così esclusiva altrimenti. Non farebbe parlare così tanto di sé, altrimenti.
In conclusione, è tutta una questione di prendere confidenza con se stessi e con il proprio corpo sbattendosene dei canoni di bellezza dettati da gente con cui non abbiamo e non avremmo (probabilmente) mai a che fare. Dovete iniziare a piacervi, così che anche gli altri vedano le splendide persone che siete. Sia dentro che fuori, non importa quale sia il vostro aspetto.
(c) Pinterest
ps. Tutto ciò perché questa mattina una ragazzina al mare mi ha squadrato dicendo ad alta voce "che schifo" solo perché sono leggermente più magra della media delle ragazze della mia altezza. Io le ho risposto per le rime ma du' pizze ben assestate se le sarebbe meritate tutte. Questa moda di giudicare gli altri senza sapere nemmeno chi sono prima o poi vi si ritorcerà contro. Attente al karma, belle mie.
Totalmente d accordo e te lo dico da uomo. Ognuno di noi ha un vero e proprio pallino in merito al discorso gusti personali. Ed è giusto che sia così.
Anche perché se fossimo tutti uguali sai che noia!
bah.. ma ancora con queste cose? non le facevano le nonne delle nostre nonne, guardare, giudicare, spettegolare... ma poi magra o grassa rispetto a chi a cosa in quale cultura, in quale contesto? a volte rimango interdetto... 😕 e sto edulcorando di molto...
Dillo a me che quando ho sentito la tipa le ho risposto "che problemi hai?" ed ha accelerato il passo quasi fuggendo. Collegare il cervello alla bocca no? Bah.
Standing ovation per il post!
E' bello che a scrivere queste parole sia proprio una donna. Ho sentito parecchie volte le donne, tra di loro, criticare l'aspetto fisico della tal "amica".
Lo trovo imbarazzante. Aggiustare questa cosa sarebbe un ottimo punto di partenza verso una società più consapevole.
Parlarne è un conto, criticare senza ritegno è un altro. Soprattutto se si tratta di amiche, certe cose sono veramente riprovevoli. Si parla di femminismo e di parità di genere quando molto spesso alle volte son proprio le donne che si denigrano tra loro e la cosa è veramente molto molto triste.
Le società ci bombarda ogni giorno con certi modelli, la maggior parte della gente(uomini e donne), si fissano con quei modelli, e poichè quelli sono una piccola %, succede che la grande maggioranza delle persone non viene neanche presa in considerazione. Le statistiche sui matrimoni e sulle persone che ha deciso di vivere da single sono in aumento, e chissà quanto durerà ancora questa situazione.
A me, ad esempio, anche questa situazione del "single fino a morire" o del rifiuto del matrimonio perché "lega troppo" mi spaventa. Sembra che (anche essendoci il divorzio ormai) il matrimonio sia più vincolante di quello di anni e anni fa. Non so se mi sono ben spiegata ma su certi argomenti non so proprio come riordinare al meglio i pensieri.
Ho capito il tuo punto, secondo me non è tanto il vincolo che spaventa, quanto appunto il numero enorme di divorzi(l'instabilità che fa a pugni con le storie dei nostri genitori/nonni sposati per decenni), le ripercussioni economiche, sentimentali e il possibile impatto sui figli.
Vero anche questo. Forse divorziare è diventato "facile" quindi secondo me le persone si scelgono con molta più leggerezza e decidono di mollarsi alla prima difficoltà quando invece genitori e nonni magari cercavano di risistemare le cose. Boh.
Esatto, l'unione, la famiglia, i figli, tutto aveva un significato diverso da quello di oggi. Divorziare non conveniva, oggi invece conviene, e poco importa se ci sono bambini di mezzo, poco importa se uno dei due genitori deve andare a vivere sotto un ponte per pagare.
L'estrema libertà senza nessuna conseguenza e l'esaltazione di modelli tragicamente negativi ci hanno portato ad un crescente numero di persone che piuttosto di rischiare restano sole. Al disegno culturale della monogamia si sta sostituendo l'idea che si possa fare qualsiasi cosa con chinque. Non voglio puntare il dito contro nessuno, io in primis mi godo la mia libertà, se abbiamo deciso di vivere così allora quasi tutto diventa lecito, dall'avere centinaia di partner sessuali al vivere come monaci e suore.
"L'estrema libertà senza nessuna conseguenza e l'esaltazione di modelli tragicamente negativi ci hanno portato ad un crescente numero di persone che piuttosto di rischiare restano sole. " era esattamente questo che intendevo. E mi fa molta paura pensare che, più andrà avanti, più crescere con una mentalità "antica" come quella che ho io sarà parecchio difficile.