Le origini storiche dell’acquario e le evoluzioni nel tempo [Seconda Parte]

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In questo secondo post riguardo la nuova tematica trattata, continuerò a scrivere sull’evoluzione che gli acquari ebbero in tempi più moderni.

Nel post precedente, avevo concluso il tutto, quando, intorno agli anni 1500, le prime forme di acquario si iniziarono a diffondere nel mondo cinese e medio orientale. Per andare a notare come si svilupparono tali allevamenti in Europa, dobbiamo spostarci di circa cento anni.

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Tra gli anni 1610 e 1690, nel territorio inglese si iniziarono a vedere le prime introduzioni al riguardo, con forme di allevamento di pesci rossi per scopi ornamentali.

Dal 1730 in poi, la moda si iniziò a diffondere con gran successo anche in altri territori come quello olandese e tedesco.

L’interesse verso gli stessi incominciò ad accrescere maggiormente intorno al 1850, quando a Londra venne aperto, un vero e proprio acquario pubblico come mezzo di attrazione.

Nel 1868, in Francia venne introdotto invece un acquario dall’aspetto particolare, chiamato “Tropicale”, che portò l’introduzione nel territorio europeo del pesce paradiso.

[Pesce paradiso | Immagine priva di copyright]

Come ogni altra nuova moda, la popolarità degli acquari, iniziò sempre più ad aumentare nel tempo, con nuove progettazioni e brevetti basati su sistemi di diverso tipo, spesso geniali per i tempi passati, che permisero l’introduzione di nuovi modi di pulitura e di riscaldamento delle acque.

I primi acquari tropicali andarono sempre più a migliorarsi, da iniziali attrezzature basate su sistemi di riscaldamento con lampade a petrolio, si passò a sistemi come quello a gas, sino ad arrivare a veri e propri sistemi di riscaldamento elettrici ad immersione contenuti dentro grandi tubi di vetro.

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Sempre in quel periodo si iniziò a sviluppare un'altra moda, quella delle automobili. Da lì, una volta inventati i primi pneumatici, gli stessi furono ben accolti dai vari acquariofili del tempo, con gomme e tubi che iniziarono ad essere modellati e utilizzati come mezzo per immagazzinare aria compressa da immettere all’interno dell’acquario.

Fu così che iniziarono sempre più a moltiplicarsi diverse riviste su questi temi, tanto da portare una vera e propria moda che ebbe particolarmente successo in Germania e portando la stessa, a diventare un vero e proprio centro di esportazione di pesci per tutte le richieste Europee e Americane.

Ma il principale mezzo che consentì il trasporto a livelli mondiali e in lassi di tempo sempre più brevi, fu il trasporto aereo, che aprì un commercio a livello mondiale, consentendo un trasporto dal luogo di cattura a quello di destinazione in un tempo molto più breve e in quantità sempre maggiori, rispetto agli standard passati.

Infine, recentemente, l’avvento della plastica, delle nuove tecnologie e nuovi particolari tipi di leghe e metalli, ha reso possibile la creazione di attrezzature sempre meno costose, per via dell’avvento di produzioni di massa, catene di montaggio e l’utilizzo dei materiali sempre meno onerosi.

Portando così l’acquario, alla portata di tutte le borse.

Queste furono le principali evoluzioni che gli acquari ebbero nel tempo, fino ad arrivare alle grandi produzioni attuali, spesso meravigliose, che noi tutti vediamo nei tempi moderni.

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