La maledizione della tomba di Tutankhamon, verità o semplici coincidenze?
Molto si è detto e ancora si dice su quella che forse è la maledizione più famosa della storia, libri, film, articoli e leggende, ma sono tutte vere?
Analizziamo il tutto con calma…
CENNI STORICI:
La tomba di Tutankhamon, nota anche come KV62, ("KV"= Kings' Valley, 62 è il numero della tomba), era il luogo di sepoltura del Faraone della XVIII dinastia che salì al trono a 9 anni e morì a 18.
Furono Howard Carter, archeologo, e il suo sponsor Lord Carnarvon in una delle loro missioni di scavo in Egitto a scoprire la tomba.
Il 4 novembre 1922 di Carter scoprì del primo gradino della scala, a sole 3 settimane di distanza ci fu l’apertura ufficiale della tomba.
L’anno successivo, il 16 febbraio 1923 fu aperta la camera funeraria.
All'interno della tomba furono rinvenuti altre 6000 oggetti preziosi, dalla più famosa maschera ai tre sarcofagi d’oro fino ad arrivare a tutto l’oro trovato nella camera del tesoro.
L’INIZIO DELLA MALEDIZIONE:
Subito dopo la sorprendente scoperta, la maledizione colpì. Lord Carnarvon, lo sponsor degli scavi, a nemmeno 5 mesi dalla scoperta si ammalò e morì a causa di una infezione dovuta al morso di insetto.
Cominciarono subito a circolare voci secondo cui Carter e Carnarvon avrebbero trovato delle lapidi di pietra nella tomba di Tutankhamon incise con una maledizione. Voci sempre smentite dai diretti interessati.
Negli anni a venire vennero collegate dozzine di morti strane e premature alla scoperta della tomba e alla sua maledizione.
Tra i fatti più curiosi c’è sicuramente la morte del canarino di Carter, ucciso in casa sua da un cobra proprio il giorno della scoperta dell'ingresso della tomba, il cobra è l’animale rappresentativo per eccellenza dei faraoni.
Sono emersi ulteriori dettagli che hanno incoraggiato la speculazione. La notte della morte di Carter, ci fu un black-out al Cairo e, come riferito dai giornali inglesi, anche il suo cane morì lo stesso giorno dopo aver emesso un lungo ululato.
La stampa non perse tempo e divenne letteralmente ossessionata dall'idea che Carnarvon fosse stato ucciso dalla maledizione del faraone. Addirittura Sir Arthur Conan Doyle approvò pubblicamente l'idea.
Altre morti si susseguirono rapide ed inspiegabili in breve tempo.
Alcune settimane dopo Carter fece visitare la tomba ad un ricco finanziere George J Gould. Poco dopo, Gould sopraffatto dalla febbre e morì.
Altri visitatori della tomba subirono morti violente o strane nel corso dell'anno. Il principe Ali Kemal Fahmy Bey e il miliardario sudafricano Woolf Joel furono entrambi assassinati, il deputato britannico Aubrey Herbert, fratellastro di Lord Carnarvon, divenne invece cieco e morì avvelenato.
A gennaio dell'anno seguente, il 1924, Sir Archibald Douglas-Reid, che analizzo il corpo del faraone Tutankhamon attraverso i raggi X, morì a causa di una misteriosa malattia.
Poco tempo passò e anche Evelyn-White, giovane archeologo britannico e uno dei primi ad entrare nella tomba, si impicco lasciando un biglietto con scritto: "Ho ceduto alla una maledizione".
Sir Lee Stack, governatore del Sudan, anche lui tra i primi visitatori della tomba del faraone, venne ucciso da un sicario per le strade del Cairo.
L’anno successivo, 1925, fu interessato da un caso veramente particolare. Howard Carter regalò al suo caro amico, Sir Bruce Ingham, un fermacarte realizzato con una mano mummificata e un braccialetto scarabeo con incise le parole: "Maledetto chi muove il mio corpo. A lui verranno fuoco, acqua e pestilenza ". Poco dopo, la casa di Ingham bruciò. Quando fu ricostruita subì gli effetti di una innondazione.
Nel 1926, George Benedite del museo del Louvre morì poco dopo aver visitato la tomba. Anche un altro egittologo, Aaron Ember, morì quell'anno in un curioso incendio a casa sua.
Il 1929 vide invece due morti particolarmente strane, il segretario personale di Howard Carter, Richard Bethell che era presente all'apertura della camera funeraria, fu trovato soffocato nel suo letto e pochi mesi dopo, il padre di Bethell, Baron Westbury, si suicidò buttandosi dal suo appartamento al settimo piano.
Alla fine, nel 1929, l'altro fratellastro di Lord Carnarvon morì per "polmonite malarica".
Entro 6 anni dalla scoperta, Carnarvon, entrambi i suoi fratellastri, il capo archeologo di Carter, il suo segretario personale e suo padre, il radiologo degli scavi e almeno una mezza dozzina di altri personaggi importanti che visitarono la tomba morirono tutti.
MALEDIZIONE? NON SECONDO LA SCIENZA.
La "maledizione" di Tutankhamon continuò a reclamare vittime anche a 70 anni di distanza. Ma questa volta, grazie al progresso della medicina, indicò quella che poteva essere una soluzione scientifica al mistero.
Sheryl Munsun morì nel 1995 per una insufficienza respiratoria poche settimane dopo aver visitato la tomba di Tutankhamon. Tornata a casa, si ammalò. Il suo sistema immunitario, già indebolito da una lunga battaglia con il cancro, cedette ad una contaminazione da spore di un fungo tossico - Aspergillus Niger.
Potrebbe essere stata questa la causa di tutte o quasi le strane morti?
Molti scienziati ipotizzarono che, visto che spesso i cadaveri venivano sepolti con frutta, verdura e altri cibi, avrebbero potuto attirare insetti, muffe e batteri. Questa materia, rimasta lì ferma per migliaia di anni, potrebbe aver generato muffe, batteri o funghi potenzialmente mortali come Aspergillus Niger e Aspergillus Flavus.
La dottoressa Caroline Stenger-Philippe, medico francese, nella sua tesi di dottorato in Medicina del 1985, collegò 6 delle morti di Tutankhamun a una grave reazione allergica.
Oltretutto sono stati trovati all'interno dei sarcofagi sigillati gas di ammoniaca, formaldeide e idrogeno solforato, che in concentrazioni sufficientemente forti possono causare bruciore agli occhi e al naso, sintomi simili alla polmonite e persino la morte.
I numeri non mentono…
L'egittologo americano Herbert E. Winlock, uno dei più eminenti scettici sulla maledizione della mummia, raccolse scrupolosamente giornali conteneti le storie delle morti attribuite alla maledizione. Negli anni '30, secondo Winlock, la stragrande maggioranza di coloro che erano direttamente coinvolti nello scavo erano ancora vivi. Infatti dei 26 che erano presenti alla prima scoperta della camera funeraria, solo 6 erano morti prima 1934 e solo 10 dei 22 presenti all'apertura del sarcofago.
Il miglior esempio è stato Howard Carter stesso. Come scopritore della tomba, avrebbe dovuto essere l'obiettivo principale di ogni maledizione. Eppure ha continuato a vivere per altri 15 anni, fino alla sua morte nel 1937 di cause naturali all’età di 65 anni.
Conclusioni
Di certo un storia affascinante, anche ai nostri tempi, forse la continua ricerca di coincidenze mischiata anche alle condizioni igienico sanitarie dei tempi, sicuramente non perfette, hanno fatto lievitare a dismisura la percezione degli eventi. La stampa, maestra in questo, e letteralmente ossessionata dalla storia, ha contribuito ad ingigantire una storia probabilmente non vera.
se vi è piaciuto seguitemi!
bau bau!
Molto interessante. Ho sempre saputo di questa storia sulle maledizioni, ma a quanto sembra potrebbe essere colpa dell'ambiente. Impressionante la vicenda del canarino.