In questi giorni sto preparando l'esame di storia, e oggi mi sono imbattuto su un capitolo molto interessante e ricco di informazioni.
Questo capitolo descrive in maniera minuziosa il 1300 in italia, se vi va possiamo percorrere alcune tappe che mi hanno particolarmente colpito.
Iniziamo dal fatto che il 300 fu un secolo ricco per il nostro paese perché abbraccio' diversi aspetti: la speculazione scolastica portata avanti da Tommaso d'Aquino, lo sviluppo delle università e quindi il flusso di studenti che si spostava verso le principali città universitarie italiane come Salerno per la medicina,Bologna per il diritto etc etc, sotto l'aspetto artistico fu il secolo di Giotto, di quest'ultimo ricordiamo le "storie di San Francesco " ad Assisi, ma anche le basiliche, duomi, monasteri si arricchivano di affreschi, dove venivano rappresentati (in maniera tale da rispettare la policromia), la vita dell'uomo, della natura,nel frattempo anche la musica iniziava a reclamare il suo spazio.
Emerge un fatto molto importante all'inizio del secolo, a Siena, una manifestazione culturale accompagno' un dipinto da una bottega fino al Duomo e cornice di questo tragitto fu proprio la musica con strumentisti che suonavano le nacchere, trombe e ciaramelle.
Fu il secolo dei novellisti che spesso si soffermavano sulla musica, una fonte principale fu il Decameron di Boccaccio, anche Dante utilizzo' in tutte le sue opere la musica e troviamo esempi in un passo del purgatorio, in alcuni passi del paradiso, nel Convivio etc etc...
Le forme musicali del 300 erano: il Madrigale, la Caccia e la Ballata. Non posso non citare il grande Francesco Landini, bravo organista che perse la vista da giovane, ma fu anche filosofo e cappellano, dopo la sua morte fu ricordato come il musicista più importante del 300 e sempre a Landini fu associato un certo tipo di cadenza armonica, cioè inserì il sesto grado tra il settimo e l'ottavo, alquanto interessante. Da non dimenticare il teorico Marchetto da padova che scrisse due trattati importanti, il lucidarium dove annoto' le regole del canto liturgico e il Pomerium dove raccolse tutte le informazioni sulla notazione musicale di quel periodo, lasciando alle generazioni future a mio modesto avviso, un patrimonio immenso di informazioni in campo teorico/musicale.
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