Tutto è iniziato una calda sera d'agosto del 2013… il 15 agosto per la precisione.
Ero alla guida della mia macchina in autostrada. Con mia moglie, seduta accanto, facevamo progetti per una vacanza.
Quando vedo qualcosa in mezzo alla strada, sembrava un sacchetto di carta marrone, come quello che si usa per il pane.
Passando oltre con la macchina mi sembra che si muova, forse non è un sacchetto. Guardo dallo specchietto, si muove! Che si tratti di un gattino?
Anche se vai piano, in autostrada a volte devi prendere delle decisioni velocemente, così in qualche frazione di secondo analizzo la situazione e decido di fermarmi. Senza dire niente freno e accosto nella corsia di emergenza.
Mia moglie non capendo cosa succede si preoccupa e resta senza parole quando mi vede inserire le frecce lampeggianti e scendere dall'auto. Mi segue con lo sguardo mentre mi incammino lungo la corsia d'emergernza.
Una macchina sfreccia veloce, poi passa un autobus. Per fortuna evitano il sacchetto di carta/gattino. Trovo il momento giusto per spingermi verso il centro della corsia.
Allora vedo che non mi sbagliavo, quella cosa marrone era proprio un gattino e sono terrorizzato all'idea che possa essere semi spiaccicato sull'asfalto ma ancora vivo.
Per fortuna sembra solo incapace di camminare. Una macchina si avvicina, non c'è tempo da perdere. Lo prendo per la collottola e corro verso la corsia di emergenza. Mia moglie nel mentre era scesa dalla macchina e quando mi avvicino mi rimprovera per averla lasciata lì e per aver camminato in mezzo all'autostrada. Dice che anche solo accostare è pericolosissimo... e ha ragione.
Poi vede cosa tengo in mano e mi perdona.
Il gattino si dimena e soffia tentando di divincolarsi ma la presa alla collottola è salda.
Lo metto in macchina, di dietro sul pavimento. Non è in buona forma, è stato investito ma per fortuna forse ha solo una zampetta rotta.
Riprendo a guidare ed esco al primo svincolo per tornare a casa.
Ci imbattiamo in una festa di paese con banda e processione. Il gattino nel mentre è sempre più nervoso e la fa sul tappetino.
Dopo un'ora siamo di nuovo a casa ed ormai è buio.
Scendiamo dalla macchina e prepariamo una cesta nel bagno per metterlo lì. Torno a prenderlo, rientro in macchina ma lui è sparito. Guardo sotto i sedili, niente. Controllo bene sulla cappelliera, non c'è.
Mi gratto la testa pensando a dove possa essere andato. Che sia uscito mentre eravamo scesi è impossibile perchè avevo controllato. Poi sento un rumore provenire da dietro il cruscotto.
No, non puo essersi cacciato lì. Infilo una mano sotto il cruscotto, dal basso, dove ci sono i pedali. Non avevo mai immaginato che ci fosse tanto spazio e che si potesse accedere alla parte dietro al volante e il resto. Sento il pelo, poi la coda ma non riesco a prenderlo. Si è spostato dal lato passeggero sempre camminando dentro il cruscotto. Apro il porta oggetti ma so bene che è inutile e non posso accedere da lì, infatti è tutto sigillato. L'unico accesso è da sotto.
Mi metto sul sedile a testa in giu con in piedi poggiati sul poggiatesta per poter guardare mentre lo cerco con le mani, ma non riesco a vedere un tubo. Mi sento come Flash Gordon quando per fare una prova di iniziazione deve infilare la mano dentro un tronco cavo dove dimora una creatura velenosa. Ma non mi preoccupo, anche se mi graffia è pur sempre un gattino e non può essere pericoloso, solo che non riesco a trovarlo. Per un attimo mi scoraggio, mi sconforta l'idea di dover smontare il cruscotto per prelevare il gatto, ammesso che si possa smontare.
Poi mi viene in mente di usare la Sony Handycam, la telecamera con l'infrarosso. Con quella posso vedere facilmente dove si nasconde.
La vado a prendere e mi chiudo di nuovo in macchina. Infilo la telecamera sotto il cruscotto e la sposto lentamente, poi riguardo il filmato. Si vedono un sacco di fili, la vite dello sterzo e poi finalmente una coda e le zampe posteriori. Beccato! Infilo la mano terrorizzato dall'idea che possa esplodere l'airbag e provo a prenderlo, ma lui ha troppa paura ed esce fuori correndo verso la cappelliera. Che dolore poverino, penso, visto che ha una zampa rotta. Mi rimetto dritto e finalmente lo acchiappo.
Dentro casa lo metto nella cesta e gli lascio un po' d'acqua e qualcosa da mangiare, forse una scatoletta di tonno, non ricordo. Non avendo sabbia a portata di mano rinuncio all'idea di fargli una cassettina dei bisogni. Di sicuro troverò il bagno sporco...
Il giorno dopo lo devo portare dal veterinario, ma riuscirò a trovarne uno il 16 agosto? Decido di non pensarci e dormici su.
continua...
foto dell'autore
Tu sei un pazzo!!!
...ma la storia di questa palletta di pelo graffiante e recalcitrante ricorda tanto il mio micione, quindi già la amo! Aspetto il seguito!
:)
Che gesto eroico, complimenti, accostare in autostrada per un gattino non è da tutti! Resto in attesa di leggere il seguito di questo tuo racconto coinvolgente!
Molto pericoloso però!
Non vedo l'ora di leggere il continuo di questa storia meravigliosa.
Hai fatto un gesto bellissimo, so già per certo che quel micetto ti darà un amore speciale e meraviglioso.
Grazie, pian piano andrò avanti.
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