Buonasera a tutti amici Steemiani, oggi andremo in Indonesia a scoprire una meravigliosa arte marziale chiamata Pencak Silat. Buona lettura !
Le origini di questo tipo di combattimento purtroppo si perdono nella notte dei tempi, ma svariate leggende dall'impero di Sriwijaya raccontano di una donna che assistette a uno scontro tra una tigre e un grosso uccello. Ella osservò attentamente la coreografia della lotta, il movimento dei combattenti in attacco e difesa. La leggenda dice che una notte fu attaccata da un gruppo di uomini ubriachi, ma fu in grado di combatterli e respingerli usando le abilità che aveva osservato guardando la tigre e il grosso volatile.
Sono una persona che onora il suo prossimo e cerca in silenzio amicizia e pace.
Sono un cavaliere che sostiene l'onestà della verità e la giustizia sempre resiliente nell'affrontare le situazioni e le tentazioni più difficili della vita.
Sono un praticante di Silat.
Lo stile del Pencak Silat pone l'accento principalmente sui principi, piuttosto che su qualche tecnica particolare. In pratica, ciò significa che un apprendista inizia a riconoscere i vantaggi e gli svantaggi dei vari movimenti invece di memorizzare tecniche specifiche. La curva di apprendimento è decisamente più dura con questo approccio, ma alla fine aiuta a sviluppare una consapevolezza delle arti marziali più forte.
Il Pencak Silat gioca un ruolo importante nella storia dell'Indonesia. Fin dall'epoca degli antichi regni indo-buddisti indonesiani come Srivijaya, Majapahit e il regno di Sunda, i governanti usavano il pencak silat per addestrare i loro soldati e guerrieri.
Le prove archeologiche rivelano che nel sesto secolo, nella zona di Sumatra e nella penisola malese, venivano praticati sistemi combattivi formalizzati. Due regni, lo Srivijaya a Sumatra dal VII° al XIV° secolo e il Majapahit a Giava dal XIII°al XVI° secolo hanno fatto buon uso di queste capacità di combattimento e sono stati in grado di estendere il loro dominio su gran parte di quello che ora sono Indonesia, Malesia e Singapore .
Secondo la tradizione del Minangkabau, il loro Silek (Minangkabau pencak silat) può essere ricondotto al padre dell'antico popolo Minangkabau, Datuk Suri Dirajo. Si dice che, secondo la vecchia poesia Giavanese Kidung Sunda, le sentinelle del Prabu Maharaja Sunda mostrarono grande abilità nell'arte del pencak silat quando scortarono la principessa Dyah Pitaloka a Majapahit come potenziale sposa per il re Hayam Wuruk, e affrontarono faccia a faccia le umiliazioni che offesero il loro onore. In una battaglia che ebbe luogo nel campo di Bubat (1346), le forze sudanesi combatterono fino all'ultimo sangue, usando speciali mosse di Pencak e varie armi. Anche se gli stili di silac pencak impiegati in combattimento erano diversi, possiamo ancora trarre la conclusione che nei regni Giavanesi in tutto l'arcipelago, il pencak silat svolgeva la stessa funzione: difendere, mantenere o espandere il territorio.
Il Pencak Silat consente ed addestra anche all'uso delle armi, alcune delle quali davvero micidiali, come ad esempio il Karambit:
Il Karambit può essere impugnato in due modi chiamati *presa istintiva" e "presa estesa". Mentre nella prima si impugna come un normale coltello, infilando il mignolo nell'anello (presa istintiva) nella seconda a finire nell'anello sarà il dito indice, per consentire all'utilizzatore di far ruotare il Karambit attorno ad esso e danneggiare l'avversario con tagli ascensionali:
Ed ecco infine un video, reperibile su youtube, che ci mostra l'efficacia, la potenza e la spettacolarità di questa affascinante arte marziale.
Alla prossima amici miei.
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Il video è tuo? Da dove arriva?
No non è mio, come ho scritto è un video reperito su youtube, se ci clicchi sopra con il tasto destro potrai trovare l'url :)
👍
anche se mi piacciono le arti marziali ed ero una karateka tempo fa, quella non la conoscevo!
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Si certo condivido volentieri :)