Siete pronti? Tra poco più di un mese, il 4 marzo per la precisione, saremo chiamati alle urne. Molto probabilmente da quel momento noi italiani identificheremo quella data per l'esito (infausto? Chissà...) delle elezioni e non più per una delle più belle canzoni del mitico Lucio Dalla: "4 marzo 1943", appunto!
Con il passare degli anni si sono susseguite leggi elettorali dai nomi alquanto originali: Mattarellum, Porcellum, Italicum, Rosatellum...l'attribuzione di nomi latini è forse servita a conferire ai pastrocchi del legislatore un aspetto più aulico! Non voglio, però, ammorbarvi con pareri tecnici. Mi limiterò ad indicare le direttive della nuova legge elettorale, schematizzando la modalità di voto, così da redigere una sorta di vademecum che consenta di arrivare al fatidico giorno un po' più consapevoli..
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Giovedì 26 ottobre 2017, il Senato italiano, con tanto di voto di fiducia imposto dal Governo e dopo mille peripezie, ha approvato la nuova legge elettorale soprannominata Rosatellum bis, entrata in vigore come legge n. 165/2017. Come mai è stata definita "Rosatellum"? Il legislatore aveva forse il pollice verde con una spiccata propensione per la botanica delle rose? No! Nulla di così profumato. "Rosatellum" deriva dal cognome dell'ideatore del nuovo testo base: Ettore Rosato, capogruppo del Partito Democratico alla Camera. Sostanzialmente è stato latinizzato il cognome dell'estensore del testo di legge con il suffisso -um. Ricorderete, infatti, che un'altra delle tante leggi elettorali che ci hanno accompagnato negli anni venne chiamata "Mattarellum" proprio perché Sergio Mattarella ne era stato l'autore.
La proposta di una nuova legge elettorale è arrivata a seguito degli interventi della Corte Costituzionale che aveva giudicato incostituzionali alcuni aspetti delle precedenti leggi: l' Italicum (valida solo per la Camera dei Deputati) e il Porcellum. Diversamente dall'Italicum (approvato nel 2015), infatti, il Rosatellum bis è valido sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica.
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Essendo, dunque, una legge valida per entrambe le Camere, il 4 marzo ci troveremo davanti due schede: una per la Camera dei Deputati, l'altra per il Senato della Repubblica.
Un breve ripasso...
Il Rosatellum bis prevede un sistema elettorale misto. Pertanto, circa 1/3 dei seggi verranno assegnati con il maggioritario e i restanti 2/3 con il proporzionale. Prima di addentrarci in quella selva oscura che è l'attuale legge elettorale facciamo un velocissimo ripasso che ci consentirà di comprendere meglio i passaggi successivi:
MAGGIORITARIO: è definito tale un sistema elettorale in cui il voto viene espresso in collegi (cioè porzioni del territorio italiano che comprendono un dato numero di elettori) uninominali, i quali consentono l'assegnazione di un solo seggio in parlamento. Quindi per ogni collegio elettorale verrà eletto un solo candidato, ovvero colui che riceve più voti in quella porzione di territorio. Gli altri candidati saranno esclusi.
PROPORZIONALE: è definito tale ogni sistema elettorale in cui il voto viene espresso in collegi plurinominali dove, cioè, vengono assegnati 2 o più seggi per collegio (non solamente uno come nel maggioritario). Il nome "proporzionale" scaturisce dal fatto che i seggi vengono assegnati in proporzione ai voti ricevuti, ad esempio: se la lista "Piripicchio for President!" ottenesse il 20% dei voti, alla Camera le spetterebbero il 20% dei deputati eletti con il proporzionale.
Analizzando velocemente i pro e i contro dei due sistemi elettorali è facile comprendere perchè il legislatore ha optato per un sistema misto - il Rosatellum bis, appunto - con il quale vengono inglobati aspetti dell'uno o dell'altro. Infatti, se da una parte il maggioritario consente una migliore governabilità, dall'altra le minoranze non vengono adeguatamente rappresentate. Viceversa, il proporzionale è il sistema che più di altri rappresenta equamente l'elettorato, non garantendo di contro un'adeguata governabilità.
Come verranno eletti deputati e senatori con il Rosatellum bis?
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Dallo schema (sopra) possiamo dedurre per quanto riguarda la Camera dei Deputati, che: 231 seggi verranno assegnati con il sistema maggioritario in altrettanti collegi uninominali; e 386 seggi con il sistema proporzionale. A questi (231 + 386 = 617) dovranno essere aggiunti, così da arrivare ad un totale di 630 deputati, 12 seggi degli italiani all'estero eletti con sistema proporzionale e 1 seggio della Valle d'Aosta il quale, ovviamente, essemdo uno solamente, sarà eletto con il sistema uninominale.
Medesimo iter seguiranno i candidati al Senato della Repubblica: qui, 102 seggi saranno assegnati in altrettanti collegi uninominali; i restanti 207, più 6 senatori in rappresentanza degli italiani all'estero, seguiranno il sistema proporzionale, per un totale di 315 senatori.
In entrambe le Camere, dunque, il 36% dei membri sarà eletto con il sistema maggioritario in collegi uninominali che, come già accennato, prevede esclusivamente l'elezione del candidato più votato. Mentre il rimanente 64% dei membri per ciascuna camera verrà eletto proporzionalmente in collegi plurinominali. In questi ultimi ogni lista presenterà tra i 2 e i 4 candidati in listini bloccati.
Concludendo, nelle schede troveremo un "candidato di coalizione", indicato nello schema sottostante con la freccia BLU, questo sarà il candidato sotenuto all'uninominale; ed un "listino bloccato", indicato con la freccia ROSA, che potrà essere composto da 2,3 o 4 nomi, questi saranno i candidati sostenuti al proporzionale. Nell'esempio riportato, tanto il candidato di coalizione, quanto i candidati del listino bloccato fanno parte del glorioso patito Piripicchio for President
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COME SI VOTA?
Ed ora siamo pronti ad entrare nella cabina elettorale. Chiudiamo la tendina alle nostre spalle, diamo una leccatina alla matita copiativa, in modo che i rettiliani del KGB non possano truccare il nostro voto, ed è qui che iniziamo a sentire gocce di sudore freddo scivolare sulla schiena, unito ad una scarsa salivazione, sale la paranoia... è giunto il momento di dare risposta alla tanto temuta domanda: dove diavolo metto 'sta benedetta croce? Lo so, abbiamo dei candidati esemplari, c'è l'imbarazzo della scelta, è proprio questo il problema! Ma non disperate, accorro in vostro aiuto elencandovi tre semplici ipotesi che vi toglieranno dall'impiccio.
1) Nel caso in cui venga tracciata una X sul simbolo di un partito all'interno della coalizione, il voto andrà: - sia al partito (e quindi al suo listino bloccato. Freccia viola), per quanto riguarda la quota proporzionale, - sia al candidato sostenuto dalla coalizione (freccia verde), per la quota maggioritaria.
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2)Nel caso in cui venga tracciata la X direttamente sul nome del candidato, il voto andrà: - al candidato stesso, per quanto riguarda la quota maggioritaria, - ed inoltre verrà "spalmato" su tutti i partiti della coalizione (partiti 4-5-6 dentro il cerchio viola nella foto sottostante), per la parte proporzionale.
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3)Anche se la presenza simultanea delle liste e del candidato, all'interno della scheda, ricordano molto le elezioni amministrative, non sarà possibile praticare il voto disgiunto. Votare per un candidato e contemporaneamente per la lista che sostiene un altro candidato non sarà, pertanto, consentito. In tal caso, infatti, il VOTO sarà NULLO!
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Soglia di sbarramento, premio di maggioranza e parità di genere:
Il Rosatellum bis non prevede alcun premio di maggioranza per la lista che ha ottenuto più voti. Al contrario è contemplata una soglia di sbarramento, ovvero una quota minima di voti da raggiungere per ottenere seggi in parlamento. Tale soglia è del 3% per quanto riguarda le liste singole (ad esempio: la lista "Piripicchio for President" presente nella foto n. 4, non giungerebbe in parlamento qualora non ottenesse il 3%, poichè non è alleata con altri partiti, non si trova cioè all'interno di una coalizione!); e del 10% per quanto riguarda le coalizioni di liste.
Affrontiamo, infine, la questione della rappresentanza di genere. Il Rosatellum bis detta:"Nei collegi uninominali nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%". Il medesimo rapporto vale anche per i collegi plurinominali, nei quali non potrà esserci una quota superiore al 60% di donne o di di uomini. Se, ad esempio, analizziamo un listino proporzionale con 3 nomi, il rapporto donna/uomo (o viceversa) dovrà essere di 2 a 1.
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Bene, adesso il peggio è passato! Avete compiuto la vostra missione tracciando la fatidica X... e se vi è piaciuto l'articolo metteta la X anche sull' upvote,no?! ;-) E adesso un buon Cosmopolitan per distendere i muscoli e attendere con trepidazione il risultato delle elezioni 2018!
Molto precisa, complimenti
Grazie!
Grazie, mi hai fatto risparmiare qualche ricerca su Google per informarmi su questa nuova trappola. Continuo un po' a rimpiangere il mattarellum!
Sono d'accordo con te. Il Mattarellum era un 75% maggioritario e il restante proporzionale, praticamente il contrario del Rosarellum. E anche se non c'era il premio di maggioranza, l' assegnazione dei collegi faceva sí che si riuscisse, almeno in parte, a risolvere il problema dello "stallo a tre" (sx , da, m5s che prendono pressappoco la stessa percentuale di voti rendendo difficile governare ) cosa che accadrà anche questa volta ...rideremo a vedere gli accordi post voto.
La storia dei collegi non l’ho mai capita fino ad ora. Grazie.
Mi fa molto piacere @gabriele-gio ! Ricordo ancora la domanda di diritto costituzionale sui collegi plurinominali...diciamo che qui sono riuscita ad esporre il concetto in maniera decisamente meno confusa di quanto feci con la prof.!😂
Ottimo Post! :) mi piace un casino come scrivi! ... sicuramente un po di chiarezza per chi si trova di fronte a quella scheda, in quella cabina, con quella matita, ma spero... con una voglia diversa di cambiare qualcosa... :)
...infatti il vero problema è: chi cavolo voto?! Le possibilità sono tante, ma la qualità poca! 😅🤷
Davvero un bell'articolo. Mi ha chiarito diversi dubbi😊
Sei brava... hai scritto di un argomento che attualmente è diventato noioso, riuscendo a essere ironica e divertente!!!
Bel post!
Grazie del complimento!☺️ Il mio intento era proprio quello di rendere scorrevole un argomento così tecnico!
Davvero interessante e anche ironico, cosa che non guasta mai.
Grazie! Per smorzare un po' la pesantezza dell' argomento... 😊
Infatti, poi in questi periodi forse un po’ di ironia fa solo bene.
la sinistra fa schifo , ci hanno rovinato
Anche la destra non è che ci abbia tutelati in vent'anni!! 😂Ma può dormire sonni tranquilli, dubito che stavolta vincerà la sinistra. Lo trovo matematicamente impossibile!
infatti si sono già tutelati , e hanno pensato di fare altri partiti .
Dai dai che torna BERLUSCAAA