Sì, ormai è entrata a far parte della routine di chi è iperteso. Il problema è salvaguardare chi è affetto dalla patologia, ma non lo sa ancora, in quanto rischia di scoprirlo solo nel momento in cui è fibrillante. E può essere davvero troppo tardi.
L'esigenza si sente, anche fuori dai reparti di cardiologia o dal pronto soccorso, tanto che stanno nascendo sempre nuovi enti e centri servizi (uno, per esempio, è la farmacia) che mettono a disposizione strumenti per effettuare controlli e diffondono informazioni per la prevenzione.
Speriamo che questi supporti esterni migliorino ed aumentino sempre più, ne abbiamo tutti veramente bisogno.
Grazie mille per l'intervento molto interessante e per aver letto il post.