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RE: Il tempo e il benessere

in #ita7 years ago

I governi in tutto il mondo pensano ad aumentare il PIL, ma questo dato viene incluso nei calcoli di fine anno? Che fine ha fatto la qualità della vita?

L'Italia rappresenta l'unico paese al mondo che un paio di anni fa ha introdotto l'indicatore BES, benesse equo sostenibile, come indicatore complementare al PIL.

Quello che dici si potrebbe allargare citando l'economista Keynes. Egli circa 80 anni prevedeva che oggi avremmo avuto una settimana lavorativa molto inferiore alle 30 ore*. Perché questo non è successo?
Anche qui abbiamo più fronti:

  • i liberali dicono che abbiamo deciso di lavorare di più per avere di più (abbonamento palestra, abbonamento traffico dati, un nuovo cellulare ogni tot anni, etc.)
  • i keynesiani mostrano il grafico della produttività e remunerazione media oraria, mettendo il ditino dove le due linee iniziano a disaccopiarsi, ossia negli anni 70 circa. Dopo gli anni 70 le disuguaglianze risultano mediamente esplose, quindi i frutti della produttività sono andati soprattutto ai più ricchi.
  • I marxisti ripetono le varie osservazioni sul modo di produzione capitalistico e di come le riparazioni proposte dai keynesiani non vanno alla radice della questione.

In genere i gruppi politici keynesiani (chiamati purtroppo di sinistra) propongono anche la riduzione delle ore di lavoro settimanali a parità di stipendio. Ad esempio in Italia lo propone Liberi e Uguali, in UK il Labour Party (filo-marxista). L'ostacolo di questa proposta sta nel diminuire il margine di guadagno per chi dà lavoro: gli impieganti. Quindi si creano degli attriti fra impieganti e gli impiegati (i lavoratori). Quello che i marxisti chiamano lotta di classe: impieganti e impiegati hanno interessi diversi.
Anche i gruppi marxisti o filo-marxisti propongono quanto sopra, ma ricordando al lettore e/o elettore che esiste un metodo che spiega vari aspetti del capitalismo. Fra i filo-marxisti esistono varie correnti che storicamente hanno fatto l'opposto dell'interesse dei lavoratori. Faccio questa precisazione perché chiamarsi comunisti o socialisti non basta. Serve metodo. E non conosco gruppo più divulgativo dei trotskisty.

*più dettagli si possono trovare nel libro Utopia for realists, che non mi è piaciuto, che parla del reddito di base incondizionato.

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Come sempre ti ringrazio per il commento, si vede che questi argomenti ti appassionano in particolar modo. Tra questi gruppo ce n'era qualcuno che già parlava di quantificare il tempo in benessere? Anche perché a parer mio sarebbe il caso di dividere il benessere in due parti: il benessere capitalistico inteso come servizi, comodità ecc... e il benessere inteso come serenità e basso livello di stress. Ovviamente nell'articolo io parlo del secondo.

di indicatori alternativi al PIL ne esistono diversi, tipo uno che proviene dalla scuola buddhista: http://ophi.org.uk/policy/national-policy/gross-national-happiness-index/

Poi esiste il Social Progress Index: https://www.ted.com/talks/michael_green_what_the_social_progress_index_can_reveal_about_your_country

O il Good country index: https://www.ted.com/talks/simon_anholt_which_country_does_the_most_good_for_the_world

Mentre nel primo caso conosco la corrente economica sottostante, negli altri due non ho approfondito.

Probabilmente avrai sentito parlare dell'indicatore di felicità dell'ONU. Trattandosi di un sondaggio, fra vari professori non ho visto gran fiducia verso il metodo e i risultati.
https://www.weforum.org/agenda/2017/03/why-norway-is-now-the-worlds-happiest-country/

Con grande rammarico sono una capra in inglese, in ogni caso ti ringrazio per i link e le info, cercherò di informarmi a riguardo :)

Nei TED penso che puoi trovare i sottotitoli in italiano

Cosa sono i TED?

I contenuti video in due collegamenti

Ah ok perfetto, grazie ;)