Le impronte digitali: cosa sono e a cosa servono?

Vi siete mai chiesti a cosa servono le piccole pieghe di forma e lunghezze diverse che riempiono le punte delle nostre dita delle mani e dei piedi?

Per spiegarlo al meglio, introdurrò la composizione della cute per poi andare a focalizzarmi sulle suddette strutture.

L'apparato tegumentario.

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L'apparato tegumentario fodera l'intera superficie corporea e, oltre a svolgere un ruolo estetico, difende dall'ambiente contiguo, è importante per la termoregolazione, possiede molti recettori che forniscono informazioni inerenti l'ambiente circostante, si occupa di secrezione , di sintesi e di difesa immunitaria.
L'apparato tegumentario comprende la cute e tutti gli annessi cutanei che comprendono peli, unglie, e le diverse ghiandole (per esempio le sudoripare).
La cute a sua volta si divide:

• in uno strato superficiale chiamato epidermide;
• nello strato sottostante denominato derma.

L'epidermide

Lo strato a noi tangibile e visibile, è costituito da epitelio pluristratificato (formato da più strati) cheratinizzato.
Gli strati che formano l'epidermide sono, partendo dall'esterno verso l'interno:

• strato corneo, formato da cellule morte, resistenti all'acqua ma non impermeabile e di norma secco;
• strato lucido, presente solo nella cute più spessa;
• strato granuloso, si trovano cellule denominate cheratinociti che producono cheratina, una proteina che riempie le cellule morte della pelle; quindi qui le cellule man mano si svuotano delle loro componenti, si riempiono di cheratina e muoiono;
• strato spinoso, è composto da cellule contenenti tonofibrille, che possono essere identificate come dei tiranti con funzione di adesione;
  -strato basale, contiene cellule staminali, cioè cellule che si dividono dando vita a cellule nuove.

La cute

Nella spiegazione della cute , gli aggettivi sottile e spessa si riferiscono allo spessore dell'epidermide. La cute sottile comprende la maggior parte del corpo; mentre la cute spessa si trova sul palmo delle mani e sulla pianta del piede e qui la cute è sei volte più spessa.

Le impronte digitali

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L'ultimo strato dell'epidermide, lo strato basale, forma delle specie di onde definite creste epidermiche che si estendono nella parte sottostante, che prima avevamo identificato come derma, e interdigitandosi formano le rispettive papille dermiche. I nomi di queste strutture possono fornisci la giusta rappresentazione mentale; infatti sia con cresta che con papilla indichiamo una struttura che con forma globosa fuoriesce dalla membrana (papille gustative).
Tutta l'area cutanea è pervasa da questa disposizine che è minima nella zona sottile e massima nella zona spessa fino alla formazione, in quest'ultima, di complesse spirali.

La funzione di questa conformazione è senz'altro quella di aumentare la superficie della pelle, e di aumentare l'attrito, così da fare aderire le due strutture cutanee al meglio assicurando così prese sicure.

L'unicità

La forma delle creste è geneticamente assegnata e perciò è unica in ogni individuo e spesso viene utilizzata come metodo di riconoscimento, anche se come impronte digitali vere e proprie indichiamo non le strutture ruvide poste sui nostri polpastrelli... bensì le goccioline si sudore che secrete dalle ghiandole sudoripare poste in queste zone, a contatto con una superficie, disegnano la nostra vera e unica IMPRONTA DIGITALE.

Quindi in realtà quando lasciate impronte digitali in giro, è come se lasciasse gocce del vostro sudore in veste di inchiostro che dipinge la vostra identità.

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Fonte articolo:

• Libro "Anatomia umana" Martini, Timmons, Tallitsch.

Fonte immagini:
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