Viaggio in Portogallo pt.2

in #ita7 years ago

Ciao a tutti, oggi continuo il racconto sul mio viaggio in Portogallo. Racconto che avevo già iniziato con questo post, in cui vi ho mostrato le meraviglie di Porto ed i suoi colori.

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Oggi, come si deduce dalla copertina, vi parlerò della capitale del Portogalllo, Lisbona. Una città che ha tanto in comune quanto di diverso con Porto. Anche Lisbona si articola con infiniti vicoli, salite e discese, e si affaccia a Sud su un fiume che porta all'Oceano Atlantico. Il Rio Tejo.

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Il Rio Tejo, italianizzato fiume Tago, si mescola talmente con le acque oceaniche da lasciar respirare ai lisboneti l'odore del mare. Quello che vedete nella foto sopra, è il Ponte 25 de Abril, dedicato appunto al 25 Aprile, festività nazionale in tutto il Portogallo, per celebrare la liberazione dalla dittatura.
La passione per il pesce, qui è davvero forte. Il pesce fresco è in ogni angolo della città, in qualsiasi forma, specialmente negli squisiti "pastel de bacalau". La vera fissazione dei lisboneti riguarda però le sardine, che vengono letteralmente venerate. Ecco uno dei tanti negozi-templi delle sardine:

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Oltre alle sardine e ai famigerati tram (altro simbolo della capitale portoghese), un maestoso monumento, rappresenta la città nel mondo: il Castelo de São Jorge. Una delle primissime fortificazioni del paese, che sovrasta la città dalla collina più alta.

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Il castello fu eretto dai mori a scopo di ospitare le truppe in caso di assedio. Successivamente fu conquistato, con la presa di Lisbona, da parte dei portoghesi e deputato agli alloggi del sovrano e della corte. La costruzione, tra le sue mura, proteggeva la prima cittadina, nonchè il quartiere storico e più antico di Lisbona, l'Alfama.

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Dalla cinta muraria del castello è possibile veramente ammirare tutta la città ed ogni sua strada. Alcune torri, come si evince dalla foto sopra si affacciano proprio sui tetti della città, rendendo possibile di ogni piazza della città. A proposito, un'altra cosa che mi ha colpito tantissimo di Lisbona, è proprio l'enorme quantità di piazze e soprattutto la loro grandezza.

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In questa foto potete ammirare la gigantesca Praça do Comércio che ricorda tantissimo piazza San Marco. La piazza è raggiungibile dalla regale Rua Augusta che termine con un grande arco (visibile anche in foto) che, una volta oltrepassato, dà un affaccio a sorpresa sulla piazza, delimitata dal fiume Tago.
L'Alfama, il primo quartiere della città di cui vi parlavo prima, ospita al suo interno la Sè di Lisbona, ovvero la Cattedrale. Se la vogliamo chiamare per nome e cognome: Igreja de Santa Maria Maior. Sullo stesso stile di quella di Porto, si presenta per metà barocca e per metà romanica.

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La costruzione della Cattedrale fu iniziata nel dodicesimo secolo, ma fu completata, così come la vediamo oggi soltanto nel 1755, in seguito al terzo terremoto che scosse la città. Quello del 1755, in effetti fu il più devastante terremoto mai ricordato per i lisboneti. Si racconta addirittura che la capitale venne totalmente rasa al suolo in quell'occasione.

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Quelle che vedete nella foto qui sopra, sono le rovine del Convento do Carmo, la magnifica chiesa che sovrastava il Bairro Alto, il secondo quartiere storico di Lisbona. Il convento, appartenente all'ordine delle carmelitane, rappresenta la memoria della catastrofe del 1755. Qui di seguito, un altro dettaglio del tetto distrutto del convento:

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Il racconto di questa enorme città, ricca di storia e di colori, sta giungendo al termine ma mi sembra doveroso dedicare questa sua ultima parte ai monumenti antichi e moderni, che arricchiscono le coste del Tago. Da un lato del fiume troviamo due ricchezze del '500, entrambe di stile manuelino. Lo stile di origine portoghese, che rappresenta un po' un mix tra quello rinascinmentale italiano, il plateresco spagnolo ed il tardo gotico: il Monastero dos Jerònimos e la Torre di Belèm.

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Questo è uno scatto dell'enorme Monastero, che costituisce una delle attrazioni più importanti della capitale e di tutto il paese, ed è la sede dei famosi Trattati di Lisbona dell'Unione Europea. Proseguendo a piedi, prima di raggiungere l'altro monumento importantissimo di cui vi accennavo, si scruta il Monumento alle scoperte, in lingua locale "Padrão dos Descobrimentos", edificato nel 1960 e dedicato ai navigatori portoghesi.

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Ed ecco, il gioiellino dell'omonimo quartiere poco ad Ovest dal centro di Lisbona, la Torre di Belém, ovvero di Betlemme. Insieme al monastero di cui sopra appartiene -meritatamente- al patrimonio mondiale dell'UNESCO. La struttura fu commissionata per la difesa del fiume e costruita in soli 6 anni, tra il 1515 ed il 1521.

Adesso dirigiamoci dall'altra parte della città, ma senza prendere scorciatoie, bensì costeggiando interamente il fiume. Nel tragitto vi capiterà di sicuro di imbattervi in uno dei tanti artisti di strada, musicisti, scultori di sabbia o come lui:

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Infine, percorrendo tutto il Lungo Tago, arriverete nel quartiere più moderno di Lisbona, nel Parco delle Nazioni, costruito in occasione dell'Expo '98. Qui, troverete un'architettura futuristica, molto avanti negli anni, con opere di Álvaro Siza e di tantissimi architetti d'avanguardia. Inoltre, continuando il "Passeo" degli eroi del mare, scruterete il Ponte Vasco de Gama, che con 17,2 km, si aggiudica il primato di ponte più lungo d'Europa. Tra l'altro è uno dei primi 10 più lunghi di tutto il mondo. Anch'esso inaugurato nel 1998 in concomitanza dell'Expo.

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Il mio viaggio a Lisbona termina qui, ma in realtà c'è un'ultima parte del Portogallo che ho visitato e che vorrei mostrarvi. Probabilmente lo farò in un altro articolo, con la speranza sempre che vi possa piacere. Ad ogni modo, a presto!

Le foto sono di proprietà dell'autore.