Una conoscente, qualche giorno fa, chiedeva su Facebook che rapporto avessimo con la bellezza, ma soprattutto se giudicassimo gli altri sulla base dell'aspetto esteriore.
Io non sono bella nell'accezione letterale del termine. Mi hanno detto che sono affascinante, ma mai bella. Sono cresciuta con una sorella molto bella che ha offuscato la mia adolescenza a suon di risate contro i miei fianchi larghi o le mie tette cadenti, ma il mio problema principale è sempre stato il naso.
Un naso del genere, mi dissero una volta, sulla faccia di una donna non può esistere, al massimo su un uomo.
Non mi accorsi del mio naso fino a 9 anni, quando mio padre mi scattò un ritratto di profilo: io avevo impresse nella mente immagini di ragazze con bei profili, naso all'insù, fantasie di bambina. Quando vidi il mio ci rimasi male, cos'era quel naso adunco che spuntava andando all'ingiù e rendendo tutta la mia faccia triste?
Purtroppo sappiamo bene cosa significhi l'adolescenza, e il non accettarsi. Io non mi accettavo e, perseguendo una inconscia strada verso l'invisibilità, tendevo sempre a non vestirmi per valorizzarmi, tantomeno a truccarmi. Col passare degli anni il nascondere il mio seno divenne prerogativa per non sentire battute, per non venire notata, mentre l'assenza di trucco, unita al sempre maggiore studio e cultura, valorizzava il mio aspetto interiore: speravo infatti che le persone non si fermassero a quello strafalcione tra i miei occhi, ma approfondissero per vedere le mie belle qualità.
Per una persona oggettivamente bella, dicevano i conoscenti di cui sopra, è molto più semplice la vita: le persone ti guardano e ti ascoltano, ti fanno sentire sicura e indubbiamente ti spianano la strada in certi ambiti, anche lavorativi. Ultimamente mi è capitato di leggere un articolo in cui si afferma che la bellezza aiuta nella carriera, che le persone belle guadagnano di più e avanzano più facilmente nei gradi aziendali. Questo perché la prima impressione è quella che conta maggiormente.
E la prima impressione solitamente è quella superficiale, quindi sulla bellezza. È capitato anche a me, non lo nascondo, di giudicare certi volti dal loro sguardo e attribuire loro qualità caratteriali: ha la faccia da stronza, questo sembra un viscido. Beh, io assomiglio a una strega, fate un po' i conti su come sia stata vista in certi luoghi di lavoro (una volta me l'hanno anche detto esplicitamente che ero una strega).
È facile, innamorarsi dei belli: mi innamorerei anche io di una ragazza fotogenica, con tante foto in cui sorride, ammicca, in spiaggia, sempre bella e felice. Molto più difficile innamorarsi di una persona non bella, perché è necessario superare l'arduo ostacolo della prima impressione. Accettare complimenti, quando ci sei abituato, diventa quasi noioso, mentre è complicato dover fare lo slalom tra commenti negativi, battutine infantili, scherzi e stupidaggini pronunciate da conoscenti o sconosciuti, che pensano di essere migliori.
Ma vi racconto una cosa. Intorno ai 24 anni,una sera d'agosto a Milano, ero reduce da una serata con colleghi. Eravamo sul tram ed, essendo tutte le tabaccherie chiuse, eravamo senza biglietto. Ovviamente salirono i controllori, che ci diedero la multa. Scesi alla fermata, decisi di andare a ritirare i soldi per il giorno seguente, trotterellati verso il bancomat, incurante del fatto che tra me e lo sportello automatico per il ritiro ci fosse un vetro, non segnalato. Mi spatacciai contro la vetrina, gli occhiali mi ruppero il naso provocandomi un taglio enorme. Io guardai tutto quel sangue che dalle mie mani percorreva tutta la strada e si trasformava in una sindone con il mio volto sulla vetrina a circa mezzo metro da me.
Inizialmente ero quasi felice di essermi rotta il naso: era un buon motivo per rifarlo. In realtà non mi operai mai, il medico curante decise che non era vero che il mio naso si era spostato a sinistra e mi mandò a casa. Da quel momento iniziai a vestirmi con più cura, ad abbellirmi, per decorare quella frattura con 3 punti che mi stava lì in mezzo alla faccia.
Da quel momento mi sentii più sicura, e anche le persone intorno a me cominciarono a guardarmi con occhi diversi. A un certo punto cominciai quasi a sentirmi carina.
Dopo qualche mese feci pace anche con lui, il mio più grosso difetto. Quasi mi offesi quando un amico mi chiese "qual era la seconda parte del mio corpo che mi piaceva di meno", ma le insicurezze tornarono.
Qualche giorno fa, poco prima di leggere la discussione che mi ha portato a questa riflessione, sono stata da un'amica a farmi truccare in profumeria. Il truccatore, che dapprima mi elencò i miei difetti tra cui gli occhi un tantino vicini, e la necessità di spostare lo sguardo dal naso verso i miei grandi occhi, dopo poco cominciò a osservarmi e, sentendo il peso del mio silenzio, mi disse: "Io spero veramente che tu sappia che sei una bella ragazza". Alla fine, gli confessai che non mi ero mai vista così.
Lui mi consigliò di guardare un video, uno spot di Dove
Tutti ci vediamo un po' più brutti, perché spesso non vediamo le caratteristiche, quelle interiori, belle, che mostriamo agli altri. Forse il mio naso sarà storto e "ascendente", ma sono convinta che le persone che mi stanno vicino vedano molto più di questo.
Per ogni volta che vi sentite dire che siete brutti, pensate a tutte queste belle persone che in realtà trasmettono solo aridità.
foto dell'autrice
Ho sorriso, un bell'articolo personale, sincero mi è piaciuto...e molto incuriosito.
Ciao Gianni
grazie mille :)
Mi hai fatto sorridere molto immaginando scene reali, comuni a noi donne 💙.
:D diciamo che il mio naso è come la mia vita: un racconto autoironico ahahah
post personale. e come tutte le cose personali, interessante.
grazie!!
bellezza e perfezione col tempo vengono a noia, come un limpido cielo blu, bello ma con le nuvole ha più personalità e carattere!
Un detto dice:"La bellezza attira, il carattere trattiene". Niente di più vero, basta pensare alle persone con cui siamo in confidenza, preferiremmo stare a vita con una compagnia di belli ma stronzi o di persone simpatiche e gentili? Poi penso che la bellezza sia anche unicità, anche se è innegabile che ci sono dei canoni che quasi tutti riconosciamo. Bellissimo e utile post!