Scusa il ritardo, non entro da un po' su steemit. Comunque il tuo pensiero segue perfettamente la linea di riflessione a cui ho fatto riferimento nel post, ed in parte anche al pensiero di mio padre.
Il problema non penso che sia cosa fosse giusto da fare o sbagliato, perché non esiste nulla di universalmente giusto, purtroppo la vita ci insegna cose attraverso esperienze che possano essere brutte o belle, ed a volte noi dobbiamo solo essere in grado di andare oltre e capire il perché. Mi è stato insegnato l'amore e la cura per gli esseri viventi, però esistono tanti modi per poterlo fare, e forse per quell'uccellino la cosa migliore sarebbe stata lasciarlo alla natura.
Indubbiamente questo evento ha contribuito e segnato una parte di me, forse infantile ed impulsiva, e molto probabilmente la prossima volta che vedrò un passero caduto dal nido non lo prenderò...
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(ah dimenticavo, se il mio incontro con l'uccellino lo avesse salvato allora il corso del destino secondo la tua teoria avrebbe avuto senso. Purtroppo il discorso è molto delicato, appoggio il tuo pensiero, per la maggior parte delle situazioni che mi capitano ho quest' approccio alla vita, non credo nel caso, però in questa situazione ho sbaglito pensando di poterlo salvare. )
...oppure non hai sbagliato affatto, e lo scopo della vita di quell'uccellino era proprio darti una importante lezione sulla vita...
Non c'è quasi nulla di universalmente giusto o sbagliato, è vero. Possiamo solo vivere nel modo migliore in cui riusciamo.
Si, però trovo molto triste il fatto che lui abbia pagato con la vita perché io potessi avere una lezione. Anche se credo nella reincarnazione e nel karma che segue ogni nostra azione, quindi alla fine ogni cosa è pesata dal destino che noi stessi generiamo.
Esatto