Il come e il perchè del mio "investimento" credo non c'entri nulla con steempostitalia, tant'è che la prima forma primordiale di comunità italiana si è venuta a creare quando io ero coinvolto già da un pezzo in Steem, ed ero probabilmente l'unico italiano (o uno dei pochi). La mia presenza in Steem risale proprio all'inizio della blockchain stessa, avendo partecipato alla fase iniziale di mining ed essendo stato uno dei primi witness attivi durante il passaggio da PoW a DPoS.
Dici che non accusi nessuno, nel frattempo però fai illazioni basate su "lo ritengo poco probabile", "non credo sia possibile", "la mia ipotesi" etc.
Insomma illazioni basate sul nulla.
Mi pare di capire che il "problema" vero, che tra l'altro non è stato realmente analizzato e studiato (lanciare ipotesi basate su altre ipotesi non è proprio il massimo), sia l'eventualità che la comunità italiana sia artefice di miei guadagni, che però cerco, in qualche modo, di nascondere...per? Affinchè non solo qualcuno possa dire che sono un mecenate, un benefattore, che qualcun altro deve essermi riconoscente e grato, ma anche per instaurare un rapporto di "sudditanza"? Sinceramente mi pare un ragionamento talmente stupido...
Cerchiamo di analizzare, anche se superficialmente, i fatti.
Primo punto.
- Per circa un anno il mio account personale è stato utilizzato per supportare post, progetti, iniziative, contest e retribuzioni di utenti/membri della comunità italiana. Allo stesso tempo, non postando contenuti, non solo non ho usufruito del mio stesso potere di voto, ma neanche i membri della comunità hanno potuto sostenermi; nè direttamente tramite voti personali ai miei post (che sarebbero comunque stati di entità decisamente trascurabile), nè tantomeno "indirettamente" (non avendo pubblicato non è stato materialmente possibile usare su di me il potere di voti dei trail nati a supporto dell'intera comunità).
Potrei fare un ulteriore piccolo appunto, facendo notare come in effetti l'aver supportato praticamente in maniera esclusiva i membri di SPI, non solo non mi abbia fatto guadagnare, ma mi abbia "privato" di "possibili guadagni":
- la curation reward ottenuta votando altri post, sfruttando la conoscenza del sistema Steem, sarebbe potuta essere parecchio più alta
- la mancata vendita dei miei voti, per un anno intero, è una effettiva perdita di possibile guadagno
Ma tralasciamo, non mi interessa... quello che mi preme è sottolineare come non ci siano stati assolutamente guadagni - diretti, indiretti, o nascosti - nè tantomento un illazionato "sfruttamento" della stessa comunità che ho supportato.
La comunità quindi non mi è "servita". Se e quanto io sono "servito" alla comunità è una considerazione che lascio ai singoli membri... non mi interessa, non ho mai cercato riconoscimenti o altro.
Secondo punto.
- Da qualche mese a questa parte ho smesso, dopo averlo annunciato, di supportare la comunità, almeno per quanto riguarda voti e rewards. (In realtà continuo a supportare il lavoro dei curatori, votando i PostIT pubblicati, sapendo che le rewards se le dividono tra loro e consapevole sia del grande lavoro che fanno dietro le quinte, sia di quanto ridicole siano le ricompense attuali)
Ad ogni modo non è cambiato altro, quindi se la comunità non contribuiva ai miei guadagni prima, non vedo come qualcuno possa pensare che lo stia facendo adesso.
La comunità quindi non mi "serve"
Hai inoltre parlato di "talpe che vanno a cercarsi che giri fanno i soldi perchè si sentono prese per i fondelli". Ma prese per i fondelli per cosa? Ho smesso di supportare la comunità, non capisco il motivo di andare a vedere se, come e quanto una persona "guadagni" su Steem con il prorio account, frutto di investimenti assolutamente personali.
Ad ogni modo è tutto sulla blockchain, in modo trasparente e consultabile da chiunquene abbia voglia e tempo da perdere:
- Quasi contemporaneamente alla sospensione del mio supporto, ho iniziato a vendere il mio potere di voto sulla piattaforma, attraverso bot e sistemi di cui non faccio nomi solo per evitare di fare "pubblicità" (risulta comunque estremamente banale risalire al nome del servizio di cui usufruisco).
- I compensi derivanti da questa attività dipendono esclusivamente dal potere di voto del mio account, elemento di cui fortunatamente non devo ringraziare nessuno se non me stesso.
SteemPostItalia, ancora una volta, non ha niente a che fare con quanto sopra, portandomi a ribadire che no, la comunità non mi "serve" e allo steso modo non penso io debba essere grato a nessuno.
La logica che potrebbe portarti a pensare il contrario è probabilmente simile a quella che ha portato altri utenti a dire che senza di loro, non esisterebbero i curatori (e quindi le loro reward, perchè per alcuni il punto è sempre lo stesso)
- Ne approfitto per chiarire che i curatori sono persone, e prima di curare per PostIT erano blogger. L'eventuale scomparsa di utenti da curare non farebbe scomparire le persone, ma al massimo solo la figura del curatore. Le persone coinvolte avrebbero nuovamente il tempo per scrivere sui loro blog e riceverebbero così rewards complessivamente molto più alte di quelle che ricevono attualmente come curatori.
Allo stesso modo, l'eventuale inesistenza di una comunità italiana, non mi avrebbe affatto penalizzato. Anzi, da un punto di vista puramente economico si può affermare esattamente il contrario.
Ti chiederei di modificare il post per rimuovere tutte quelle illazioni e ipotesi campate in aria senza la minima base di appoggio, e che non fanno altro che dare l'illusione che ci sia qualcosa di marcio sotto... ma mi rendo conto che del post rimarrebbe ben poco, forse solo le domande di "Minoli", quindi evito.
Buon giorno @bhuz.
Nel mio post di ieri avevo dichiarato che, per evitare il prolungarsi del botta e risposta in merito a questioni alle quali i nostri interventi non potevano offrire alcun altro spunto di riflessione, non avrei risposto ai commenti. Nel senso che, ritenendo di essermi fatto interprete e di aver raccolto e sintetizzato gli umori di una parte della comunità e riassunto e pubblicato perplessità e domande, era inutile continuare a rimestare e solo tu e @thenightflier potevate fornire le risposte, spiegare, dare una chiusa ai quesiti sollevati.
Ma rispondere a te, avendoti chiamato in causa direttamente, è doveroso. Ti chiedo scusa se lo faccio solo ora, ma solo ora riesco a mettermi al computer.
Ti ringrazio.
Ti ringrazio per aver preso sul serio il mio intervento. Ti ringrazio per avermi risposto e tI ringrazio per averlo fatto in modo articolato, circostanziato ed esaustivo.
E’ sempre un piacere argomentare con te, perchè sei persona civile e garbata.
Le evidenze lasciavano comprensibilmente sospettare un altro scenario ( ”Ma possibile che ‘sto matto investe tempo e denaro su un progetto senza averne un tornaconto? ), ma tu ci hai detto che non è così. E tanto basta. Bada: non è la stessa cosa che se lo avesse detto qualcun altro, lo dovevi dire tu. L’hai detto e tanto basta.
Il sospetto è comprensibile e dunque legittimo, ma nessuno ha il diritto di mettere in dubbio la parola di un altro a meno che non venga smentito dai fatti. Fatti, non supposizioni. E qui, i fatti, non ci sono.
Dunque ti credo, ti credo sulla parola. E non mi sentirai mai più sollevare questa questione. E, come me, spero facciano tutti gli altri componenti della comunità che avevano ipotizzato altri scenari.
Analisti e comunicatori che studiano comportamenti e interazioni sul web suggeriscono di adottare questi atteggiamenti: le offese violente e le volgarità si flaggano; le provocazioni gratuite si ignorano; alle questioni poste, anche se scomode, si risponde. Tu hai saputo distinguere e non hai confuso il mio intervento né con un’offesa, né con una provocazione gratuita, e mi hai risposto. Mi complimento per la tua sensibilità e ti ringrazio anche per questo.
E penso che questa tua risposta non faccia bene solo a me (anche se ritengo che in una comunità sana ogni singola istanza abbia un suo valore e vada rispettata e presa in considerazione), ma faccia bene a tutta la comunità. Fanno bene le mie domande e le tue risposte. E considero questo un grande passo in avanti.
Concludo con un doveroso riconoscimento ed un conseguente ultimo ringraziamento. Sei un mecenate e, sotto questo punto di vista, sei persona più unica che rara. Incontrarti è stato un privilegio, per me e per tutti. E, stante così le cose, comprendo quanta sofferenza ti debba aver provocato il fatto che tale merito non ti fosse riconosciuto. Per parte mia ti chiedo scusa e ti ringrazio anche per questo.
Quoto in pieno! Anche se è stato l'ennesimo scenario di messa in discussione, credo sia stato fatto in maniera diversa e risolto in maniera diversa. In maniera costruttiva.
Perdonami ma non capisco una cosa.... La comunità non ti "serve", non ti ha fatto guadagnare, non la stai più sponsorizzando,... mi chiedo cosa ti trattiene. Mi chiedo se sia rimasto qualcosa da quel giorno in cui hai deciso di "creare" la comunità italiana.
Mi sto chiedendo se puoi essere ancora il mio witness... mi manca le motivazioni... Sono Piuttosto confuso.
Un saluto, nicola