Perchè sono convinta che all'orgia di non senso e di male che attraversa i nostri sguardi come una vertigine quando li posiamo sul mondo, si contrappone la nostra capacità di resistere. Non si tratta di un comandamento morale ottuso, ma di un esercizio di osservazione e di fiducia.
Difficilmente riuscirò ad esprimere la mia completa sintonia a questa frase. La resistenza come esercizio (pratica) di osservazione (visione, sapere) e di fiducia (movimento, vita), che si contrappone al lasciarsi travolgere dal mondo, al subire il sapere dominante, alla mancanza di visione, all'annichilimento della vita.
🙂 👍
Sono due atteggiamenti speculari soprattutto nella fase storica attuale. Uno orientato alla conservazione di energia vitale (la resistenza) e l'altro a un abbandono consapevole nelle mani del diverso da te (la fiducia). Li vedo insieme 🙄