La viticoltura
“Si calcola che la vite sia apparsa sulla terra circa 100 milioni di anni fa e si stima che le varietà esistenti siano circa 10000”.
Così è iniziata la quarta lezione del corso da Sommelier che vi sto raccontando ogni settimana. Questa è stata la lezione dedicata alla viticoltura.
La vite è una pianta arbustiva rampicante appartenente alla famiglia delle Vitacee.
Abbiamo principalmente due tipi di vite:
- la vite europea (o nostrana), che ha nome Vitis vinifera, viene utilizzata per la produzione di vino.
- la vite americana, dà prodotti di scarsa qualità e con un alto tasso di alcol metilico (altamente tossico).
Le varietà di vite sono dette vitigni, per esempio Barbera, Bonarda, Cannonao, Cortese, Dolcetto, Prosecco, Primitivo, etc.
La vite infine può essere classificata in vari modi:
1. a seconda dell’utilizzo cui può essere destinata:
- da vino (Barbera, Nebbiolo, etc.)
- da tavola, cioè come frutta (Regina, Italia)
2. a seconda del colore delle uve:
- bianche (o meglio sarebbe gialle)
- rosse (o meglio sarebbe violacee)
3. a seconda del contenuto di sostanze aromatiche:
- aromatici, vitigni con notevoli quantità di aromi (Moscato, Aleatico, etc.).
- neutri, vitigni con minime quantità di aromi (Barbera, Bonarda, etc.).
- semi-aromatici, vitigni con discrete quantità di aromi (Riesling, Chardonnay, etc.).
L’anatomia della vite è formata dalle seguenti componenti: radice, fusto, rami, foglie, gemme, fiori e frutti (gli acini).
Il ciclo biologico annuale
Le varie fasi che caratterizzano il ciclo annuale della vite sono:
- germogliamento: la schiusura delle gemme, generalmente tra marzo e aprile.
- fioritura: tra maggio e giugno.
- allegagione: l’ingrossamento dell’acino, nel mese di luglio.
- agostamento: l’indurimento del germoglio, durante il mese di agosto.
- invaiatura: l’acquisizione della colorazione finale, tra agosto e settembre.
- maturazione: tra settembre e ottobre.
- defogliazione: dopo la vendemmia, tra ottobre e novembre.
Il ciclo vitale
Il ciclo vitale di una pianta è il tempo che decorre dalla nascita (o dall’impianto), alla morte della pianta. Il ciclo di un vigneto è attualmente di circa 25-30 anni, ma precedentemente, quando le piante non erano innestate, poteva raggiungere anche i 100 anni.
E allora perchè sono innestate?
Nel secolo scorso venne casualmente importato dall’America, con materiale viticolo infetto, un insetto, la fillossera, che distrusse quasi completamente tutti i vitigni europei.
Si scoprì che questo parassita non recava danni, per quel che riguarda la vite americana, alle radici, mentre per la vite europea, alla parte superiore. Così è nata l’idea di innestare la vite europea sulla vite americana.
Tornando al ciclo vitale di un vitigno, questo può essere suddiviso in queste fasi:
- periodo di improduttività, dura da uno a tre anni.
- periodo di produttività crescente, inizia dal secondo o terzo anno e aumenta fino al quinto o settimo anno.
- periodo di produttività costante, va dal quinto o settimo anno fino al 20°-25° anno.
- periodo di produttività decrescente, inizia dopo il 25° anno circa.
Forme di allevamento
Esistono varie forme di allevamento:
- Alberello
- Guyot
- Capovolto
- Cordone speronato
- Sylvoz
- Pergole
- Tendone
- Alberate
Lavori nel vigneto
Normalmente i lavori nel vigneto si possono descrivere così:
- febbraio, viene effettuata la potatura invernale (o secca).
- marzo, oltre a continuare con la potatura, viene revisionata l’impalcatura di sostegno e si procede con l’innesto nei vigneti nuovi.
- aprile, momento della concimazione.
- maggio, è fondamentale la potatura verde, quindi di quei germogli che non portano grappolini ed iniziano anche i trattamenti antiparassitari.
- giugno, si sminuzza il terreno.
- luglio e agosto, vengono ripetuti i trattamenti antiparassitari e la potatura verde.
- settembre e ottobre, finalmente la vendemmia.
Principali avversità della vite
Avversità atmosferiche:
- Grandine
- Gelate
Parassiti vegetali:
- Oidio, manifestazione: polverina bianca presente su germogli, foglie, grappoli, rimedio: zolfo, rame o zinco.
- Peronospora, manifestazione: macchie di colore giallo, rimedio: solfato di rame mescolato con calce (poltiglia bordolese).
- Muffa grigia, manifestazione: strato sottile di colore grigio sugli acini, rimedio: fungicidi da contatto.
- Escoriosi, manifestazione: scolorimento o imbiancamento dei tralci, rimedio: oli particolari.
- Mal dell’esca, manifestazione: necrosi o ingiallimenti sulle foglie, rimedio: non si dispone di sostanze specifiche.
Parassiti animali:
- Fillossera, rimedio: come già detto in precedenza, l’unico modo di evitare l’azione di questo insetto è l’innesto tra vite europea e americana.
- Tignola, rimedio: un batterio (Bacillus thuringiensis).
Il vino è il canto della terra verso il cielo
Luigi Veronelli
Anche per questa lezione è tutto,
Alla prossima,
Andrea
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