Preferisco vivere in una realtà di merda piuttosto che vivere in una illusione bellissima.
Ogni cosa, anche la più insignificante, fatta, detta, pensata o provata, in una illusione è a sua volta una illusione che non cambia nulla.
Ogni cosa fatta, detta, pensata e provata, anche in una realtà di merda è una cosa reale che cambia in una qualche misura quella stessa realtà di merda.
Ho sofferto molto nella mia vita soltanto per vedere alla fine che tutto quello che guardavo in realtà non esisteva.
Ho smesso di guardare e l'illusione si è dissolta e ho visto la realtà.
Allora non ho sofferto perché guardavo, non ho sofferto perché guardando vedevo l'illusione, ho sofferto per riuscire finalmente a vedere la realtà, per liberarmi dell'illusione.
Quindi non ho sofferto.
Ho sofferto nell'illusione perciò la mia sofferenza era una illusione.
La sofferenza era il come mi appariva nell'illusione la mia ostinata ricerca della realtà, di cose vere, di vite vere.
La sofferenza era la mia insistenza nel voler vedere la realtà pur guardando nell'illusione e il mio continuare a voler vedere la realtà pur guardando nell'illusione era la mia sofferenza e al tempo stesso il solo modo per giungere allo smettere di guardare e finalmente vedere la realtà.
In verità chiamiamo sofferenza ogni cambiamento eppure, osservando con attenzione, è evidente come tutto quanto vi è di più bello in una vita nasce sempre e soltanto dal conflitto costruttivo di ognuno con sé stesso e con gli altri per il cambiamento, per crescere.
Evitare la sofferenza, evitare il conflitto costruttivo, rende impossibile il cambiamento ed è la causa delle tante vite non vissute ma usate, morte.
Vivere accanto a certe persone è come aspettare un treno in una stazione nella quale quel treno non è mai passato e non passerà mai.
Il punto non è l'andare nella stazione giusta, non esiste una stazione giusta.
Sta tutto nel riuscire a vedere che una persona è come un treno che non passerà mai soltanto perché evitando le sofferenze non cambia mai, perciò è inutile aspettarla perché non sta andando da nessuna parte.