sul reddito di cittadinanza si è fatta parecchia confusione, specie fuori dall'italia. erano 700 euro nei casi più complicati e complessi, la realtà erano molto più bassi. Tuttavia, aveva creato una zona di orbitazione che aveva debellato il gioco al ribasso degli stipendi. sei giovane e vuoi lavorare, viene gratis, perché di questo di parlava, che tanto ne ho mille dietro di te. Poi "pouff" magia, salta il banco con briatore, albano e borghese che sbraitano come galline e la nuova mistificazione "i giovani non vogliono lavorare" omettendo chiaramente a quanto secondo loro dovrebbero lavorare. la legge secondo me andava migliorata non abolita, ad esempio per i giovani aiutare nei lavoretti il comune che solo a togliere quei graffiti del cazzo era cosa buona, vista che siamo un paese storico e turistico.
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Purtroppo la piaga delle aziende desiderose di spremere come limoni i giovani facendoli lavorare gratis (sicuramente mancando di assumerli dopo lo stage di sfruttamento gratis) era prassi consolidata già decenni prima della nascita del reddito di cittadinanza. Santo cielo, nelle regioni del nord a statuto speciale ovvio che no, ma nell'infame Piemonte, forse tolto il Verbano-Cusio-Ossola, ti assicuro che si stava peggio che in meridione (per forza, dacchè le mafie meridionali sono diventate polentone, ma non soltanto: un'altra causa è il gatto che si morde la coda del vergognoso livello di tassazione che non figura neppure in paesi più corrotti come la Nigeria, ma davvero e quindi le aziende piccole e medie non si possono davvero permettere di pagare stipendi altrimenti falliscono). Ricordo (ma già 35 anni fa) quanto ingenuamente mia madre era sicura che i giovani dovevano solo stringere i denti e sopportare mesi e mesi, anche anni di sfruttamento dove magari le famiglie ci rimettevano pure i denari dei pranzi fuori e dei trasporti perchè poi alla fine i dirigenti aziendali li avrebbero premiati con il posto fisso che sarebbe durato tutta la vita (per forza, mia madre, povera, faceva parte della generazione silenziosa e ai suoi tempi funzionava davvero così). Le dicevo e insistevo però che no, che dopo averci pure rimesso, quei ragazzi (anzi, le loro famiglie, dato che un giovinetto che non prende alcuno stipendio come diamine paga l'abbonamento del treno/autobus/altra diavoleria se non c'è papà-paga?) si sarebbero pigliati un bel marameo con tanto di pernacchia da parte degli stessi dirigenti che li avevano sfruttati perchè al posto loro dovevano assumere il raccomandato dal consigliere comunale di turno o il cugino referenziato incompetente. Mia madre non ci credeva, finchè non fu costretta a darmi ragione. Lascio alla penna (pardón, al mouse) la mia diffidenza quanto a Briatore: