Per quanto riguarda nello specifico il trovare refer per hive, c'è da dire che quasi nessuno di noi (o pochi, comunque) vive nei (pochi) paesi dove la popolazione fa fronte comune e al contempo sono i più grandi telelavoratori del pianeta. Mi riferisco alle Filippine e alla Nigeria (a ruota, seguirebbero l'Indonesia, il Venezuela e forse pure il Kenia e qualche altro paese africano e asiatico). Un filippino soprattutto riesce a tirar su migliaia di refer in un solo anno. Nei nostri paesi purtroppo è già utopia trovare pochi refer, in quanto le migliaia sono pura fantascienza. La cultura del lavoro classico offline sotto padrone qualificatosi come lavoro vero (tutti gli altri saremmo eccentrici quando va bene e parassiti sociali quando va male) è troppo radicata. Non è un caso se in Italia alle partita IVA si mettono i bastoni tra le ruote un anno si e l'altro pure a botta di leggi emanate apposta per affondarle (specie se si tratta di commercio: ho visto che di quota fissa s'arriva a pagare circa 4000 di sole tasse commerciali anche se i tuoi guadagni sono pari a zero, cosa che manco in Nigeria avviene, che lì gli imprenditori pagano le tasse sono se guadagnano davvero). Ok, il commercio non è telelavoro (ma parecchi paesi obbligano all'apertura di partita IVA anche per il telelavoro, come in Italia dove un blogger deve aprirla per forza per non rischiare sanzioni salate), ma il discorso è sempre quello: rendere pressochè impossibile lavorare al di là del classico impiego offline sotto padrone. Purtroppo la popolazione ci casca e diffida. Ragione per cui se gli proponi di diventare tuo refer, 9 su 10 rifiuteranno (quando va bene: quando va male, rifiuteranno tutti). Non è un bel quadretto, lo so, ma purtroppo tant'è.
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Sì sono d'accordo col tuo discorso, anche se io non ho mai posto troppo peso sul lato monetario dell'entrare in Hive, o almeno non a livello di un vero guadagno. L'ho sempre condiviso cone un luogo dove condividere genuinamente i propri interessi, non tossico come Meta, e che in più ci fai anche qualche soldo che male non fa.
Però soldi o meno, c'è sempre un certo sforzo iniziale da superare per uscire dalla propria zona di comfort e buttarsi in questo nuovo mondo. Nei Paesi che dici tu ovviamente la parte monetaria aiuta molto a superare l'attrito iniziale, certo
Nei paesi citati, soprattutto Filippine e Nigeria, spesso e ben volentieri (o malvolentieri, dipendendo dal punto di vista) le uniche entrate sono proprio queste di hive e cugini, mal comune del terzo e quarto mondo, indicativamente. Ragione per cui se noi del sud del pianeta non monetizziamo hive e parenti tutti, possiamo stare belli che freschi e andare a caccia nei boschi se vogliamo cenare:
Grazie a Dio che comunque qui il guadagno refer non è per nulla determinante in proposito e conta più che altro la nostra attività.
Sì ci mancherebbe solo che diventasse una catena di sant'antonio 😅
Nei pay to play funziona fondamentalmente così (peggio ancora nelle pietosissime PTC, purtroppo amatissime nell'illustre estinto guadagna.net). Senza refer si guadagna un cent di un cent (davvero, non è uno scherzo, proprio un cent di un cent) per click (per non parlare poi dei discutibilissimi ads presentati da questi brutti anatroccoli del guadagno online😫). Insomma, facevi 100 click (dovendoti ovviamente soffermare sulla pagina cliccata per il tempo che volevano loro) per prendere un centesimo. E solitamente il threshold è minimo un dollaro. Taluni mie colleghi dell'illustre estinto affittavano i refer nella beata speranza della rendita passiva per vedersi rifilare dei bei marameo, dunque perdendo molti più soldi dei peanuts guadagnati a cliccare (aggiungiamoci poi i soldi della corrente e la frittata è fatta🤣).