I controlli semmai ci saranno sui contribuenti il cui estratto conto presenta bonifici riguardanti cifre che per forza di cose non possono essere dichiarate (o comunque non possono essere dichiarate correttamente). Se dovesse a qualche utente arrivare una letterina del fisco a chiedere spiegazioni sull'origine di quelle cifre, sarà un casino dimostrarne la legalità, essendo state versate in assenza di p. IVA e di emissione di fattura. E qui su hive a chi diamine si fattura? La rogna infame sta nelle leggi (antiche e mai modificate dagli anni quaranta e ovvio che leggi tributarie su commercio e servizi nate negli anni quaranta non combinano più con la realtà di oltre ottant'anni dopo) sulla presunzione di guadagni altissimi se sei automono e ovviamente un blogger (che per le leggi italiane ha l'obbligo di aprire p. IVA) è un lavoratore autonomo. In paesi come le Filippine, ma pure del quarto mondo come la Nigeria, non si sognano neppure di simili infamie e a dispetto del fatto che il governo dell'ultimo paese menzionato è tra i più corrotti a livello mondiale.
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