Il progetto di una community in lingua italiana comincia a prendere forma. [ITA/EN]

in Olio di Balena5 years ago

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English version in the footer


Un saluto a tutti,

nei giorni scorsi si è molto discusso della necessità della creazione di una community di riferimento per gli autori che scrivono in lingua italiana.

Parlo di scriventi in lingua italiana piuttosto che di italiani perchè credo sia giusto coinvolgere chiunque abbia le capacità di scrivere nella nostra lingua piuttosto che focalizzarsi su un concetto di nazione che, a mio modo di vedere, non ha molto senso in una blockchain che si pone l'obiettivo di essere GLOBALE, cancellare le distanze e non rimanere chiusa in dei confini territoriali.

Devo dire che sono molto soddisfatto del confronto che sta venendo fuori dall'interazione con gli altri utenti su alcune idee e concetti che per ora sono sparsi su diversi post e non hanno ancora portato a nulla di ufficiale.

Diciamo che al momento si è sondato il terreno per cercare di capire il reale interesse degli utenti "italofoni" e le potenzialità e prospettive che l'organizzazione in una grande community linguistica italiana possa esprimere.

Siamo ancora davvero in pochi a scrivere nella nostra lingua e questo limita tantissimo la possibilità di esprimerci e indirizzare i nostri articoli a una platea più ampia di utenti.

Ma credo che con la nascita di Hive e i grandi sforzi che si stanno facendo a livello internazionale per pubblicizzarlo e farne comprendere appieno le potenzialità, rappresentino anche per noi il momento migliore per lavorare a un progetto che sia serio e faccia tesoro degli errori compiuti in passato.
Lo dico senza rancore e recriminazioni, ma è evidente che per noi in Steem qualcosa non ha funzionato ed ha portato la comunità italiana a disgregarsi e decimarsi nel numero.

Ma su cosa si deve focalizzare il progetto italiano?

Il punto principale e l'obiettivo più immediato deve essere l'onboard di nuovi utenti che scrivono in lingua italiana per aumentare il peso della nostra comunità all'interno di Hive e permettere di avere una platea di lettori più ampia per chi scrive in italiano.

Come ha scritto giustamente @fedesox in un suo commento a un mio post:

buttarci in gioco ora che alcuni canali italiani d'informazione indipendente iniziano ad essere bannati è di fondamentale importanza.

Non posso che concordare con lui. Il timing è fondamentale e questo è il momento giusto per muoversi, sia all'interno di Hive (visto che siamo ancora agli inizi di quest blockchain), sia all'esterno alla luce della censura latente e strisciante che priva gli autori della libertà di espressione.

Però credo che qui vada aperta una parentesi di fondamentale importanza, pena la vanificazione degli sforzi profusi.


Il reclutamento di nuovi utenti, che siano autori o lettori, deve essere fatto puntando sulle caratteristiche peculiari di Hive:

  • decentralizzazione
  • resistenza alla censura e libertà di espressione
  • immutabilità
  • innovazione (il famoso web 3.0)
  • velocità dei trasferimenti
  • monetizzazione dei contenuti e della cura degli stessi

Queste rapprentano varie aree di interesse che possono indirizzarsi ad eventuali futuri fruitori di Hive.

Infatti un nuovo utente italofono potrebbe essere interessato a un solo aspetto di quelli appena citati, così come a due, tre o a tutti contemporaneamente.
Bisogna studiare bene i nostri interlocutori e puntare sugli aspetti che potrebbero rappresentare quelli chiave per convincerlo perlomeno a dare un'occhiata ad Hive e magari provarlo per pura curiosità.

A tal proposito, secondo me l'errore più grosso che si possa fare è quello di puntare principalmente sull'aspetto economico di Hive pubblicizzandone solo le potenzialità di guadagno, errore che è già stato fatto in passato e che ha compromesso non solo la crescita della comunità italiana ma anche la sua sopravvivenza.

Faccio un esempio chiarificatore.

Tutti abbiamo avuto difficoltà ad ottenere delle rewards dai nostri primi post e abbiamo provato lo sconforto di scrivere per un guadagno di pochi centesimi.. ma abbiamo continuato a farlo perchè ci credevamo e avevamo chiare le potenzialità della blockchain, indipendentemente dal ricavo immediato che potevamo ottenerne. Se l'unico obiettivo dei nuovi iscritti fosse solo quello economico e non riuscissero a percepire le prospettive più ampie che Hive ha da offrire (anche per colpa di chi li ha portati all'interno della blockchain), queste difficoltà si tradurrebbero ancora una volta in una perdita d'interesse da parte loro con conseguente fallimento di tutti i nostri sforzi di ampliare il bacino d'utenza italiano.

Bisogna puntare su altri aspetti della blockchain, più innovativi e stimolanti, certamente non trascurando quello economico ma neanche rendendolo l'unico motivo valido per aggregarsi ad Hive.


Dopo aver fatto un pò il punto della situazione, vorrei confrontarmi con voi sulla possibilità di parlare tutti insieme della realizzazione di un programma definito, degli step da compiere e su quello che il progetto della realizzazione della comunità italiana dovrebbe rappresentare.

Sarebbe interessante fissare dei punti di discussione ed aprire un dibattito su ognuno di essi in modo da raggiungere delle decisioni prese in modo quanto più democratico possibile.

L'idea sarebbe quella di incontrarci tutti in discord, magari sul canale di Olio di Balena, e realizzare una chat pubblica o una chat vocale ovviamente aperta a tutti quelli che vorranno partecipare, in modo da dare concretezza a tutto il progetto.

Fatemi sapere nei commenti se è un'idea a voi gradita e quale sarebbe per voi il giorno della settimana e l'orario ideale per realizzarla.

Vi lascio l'invito al canale discord di OLIO DI BALENA e resto in attesa delle vostre impressioni!

Invito Discord chat: https://discord.gg/ru4zaN2

Carlo



The English version is a translation of the original in Italian for information purposes only and it's translated by google translator due to lack of time


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CC0 Creative commons - Pixabay


Hello everybody,

in recent days there has been much discussion about the need to create a community of reference for authors who write in Italian.

I'm talking about writers in Italian rather than Italians because I think it's right to involve anyone who has the ability to write in our language rather than focusing on a concept of nation that, in my opinion, doesn't make much sense in a blockchain that aims to be GLOBAL, to erase distances and not remain closed in territorial boundaries.

I must say that I'm very satisfied with the comparison that is coming out of the interaction with other users on some ideas and concepts that for now are scattered over several posts and have not yet led to anything official.

Let's say that at the moment the ground has been probed to try to understand the real interest of "Italian-speaking" users and the potential and perspectives that the organization in a large Italian linguistic community can express.

There are still very few of us writing in our language and this limits very much the possibility of expressing ourselves and directing our articles to a wider audience of users.

But I believe that with the birth of Hive and the great efforts that are being made at an international level to publicize it and make it fully understand its potential, it is also the best time for us to work on a project that is serious and builds on the mistakes made in the past.
I say this without rancour and recriminations, but it is clear that for us in Steem something did not work and led the Italian community to disintegrate and decimate in the number.

But what should the Italian project focus on?

The main point and the most immediate goal must be the onboard of new users who write in Italian to increase the weight of our community within Hive and allow a wider readership for those who write in Italian.

As @fedesox rightly wrote in a comment to a post of mine:

to throw ourselves into the game now that some Italian independent news channels are starting to be banned is of fundamental importance.

I can only agree with him. The timing is fundamental and this is the right time to move, both inside Hive (since we are still at the beginning of this blockchain) and outside in the light of the latent and creeping censorship that deprives authors of freedom of expression.

But I believe that a parenthesis of fundamental importance must be opened here, otherwise the efforts made will be in vain.


The recruitment of new users, whether they are authors or readers, must be done by focusing on the peculiar characteristics of Hive:

  • Decentralization.
  • resistance to censorship and freedom of expression
  • immutability
  • innovation (the famous web 3.0)
  • speed of transfers
  • Testimony to the contents and care of the contents

These represent various areas of interest that may be of interest to future Hive users.

In fact, a new Italophone user may be interested in only one aspect of those just mentioned, as well as two, three or all at once.
We need to study our interlocutors well and focus on the aspects that could represent the key ones to convince them to at least take a look at Hive and maybe try it out of pure curiosity.

In this regard, in my opinion, the biggest mistake that can be made is to focus mainly on the economic aspect of Hive advertising only its earning potential, a mistake that has already been made in the past and that has compromised not only the growth of the Italian community but also its survival.

I'll give you a clarifying example.

We all had difficulty in getting rewards from our first posts and we felt the discouragement of writing for a few cents profit... but we continued to do it because we believed in it and we had clear the potential of the blockchain, regardless of the immediate income we could get. If the only goal of the new subscribers was only the economic one and they couldn't perceive the wider prospects that Hive has to offer (also because of those who brought them into the blockchain), these difficulties would once again result in a loss of interest on their part with the consequent failure of all our efforts to expand the Italian catchment area.

We need to focus on other aspects of the blockchain, more innovative and stimulating, certainly not neglecting the economic one but also making it the only valid reason to join Hive.


After having taken stock of the situation, I would like to discuss with you the possibility of talking together about the realization of a defined program, the steps to be taken and what the project of the realization of the Italian community should represent.**

It would be interesting to set discussion points and open a debate on each of them in order to reach decisions taken as democratically as possible.

The idea would be to meet all of us in disagreement, maybe on the Olio DI BALENA channel, and realize a public chat or a voice chat obviously open to all those who want to participate, in order to give concreteness to the whole project.

Let me know in the comments if it's an idea you like and which would be for you the day of the week and the ideal time to realize it.

I leave you the invitation to the discord channel of OLIO DI BALENA and I am waiting for your impressions!

Discord chat invitation: https://discord.gg/ru4zaN2

Carlo



Sort:  

Concordo sull'organizzazione su Discord, ormai sempre più riferimento della blockchain e non solo giochi.

!BEER

Grazie Claudio, anche se sarebbe utilizzato solo a scopo organizzativo e non per bivaccare con chiacchiere da bar. Per quello esistono già gli altri social 😁


Hey @miti, here is a little bit of BEER from @claudio83 for you. Enjoy it!

Learn how to earn FREE BEER each day by staking your BEER.

No Discord!

Discord potrebbe andare bene se volessi contattare qualcuno per una chiacchierata in privato. Ma non vedo nessuna difficoltà a interloquire qui.
Qualcuno potrebbe dire "eh ma qua non si ha quella immediatezza che si ha su discord..." e io dico meglio così chi vuole dire qualcosa fa un discorso da inizio e fine.

Se vogliamo Hive considerare la nostra casa, non andiamo a mangiare, dormire e lavare i panni sporchi in un albergo...

Un saluto, nicola

Ciao Nicola, oggettivamente è difficile potersi organizzare attraverso post e commenti e questo lo sto già riscontrando nei pochi post che ho scritto e che riguardano la comunità italiana.
Anche a me viene l'orticaria a pensare a discord e a come veniva utilizzato precedentemente, ma se teniamo le cose solo a livello professionale e magari per qualche voice conference, non dovremmo togliere spazio ad Hive e all'interazione nei commenti ai post.
Coordinarsi come struttura, soprattutto se i numeri dovessero crescere, credo sia estremamente difficoltoso senza discord o qualcosa di simile (es. Telegram).

Bene! Quell'orticaria mi piace 😄😀😃😂😂😂
Capisco, come per altro ha fatto notare @webdeals, da qualche parte si dovrà pur iniziare ma poi avrei una certa urticaria anch'io a vedere la stanza dei post promotion, stanza discussioni, stanza team organizzativo nascosta dagli altri, la stanza principianti... Stanza delle proposte.... Stanza di chi dovrebbe ricevere un trail di upvote, stanza delle regole. Non sono contrario se la maggioranza lo ritiene necessario, ma per me è no
Un saluto e ci vediamo su discordia 😂😂😂

Nooooooo! Niente di tutto ciò! Due o al massimo 3 stanze, pubbliche, solo per organizzarci. PROMESSO! 😁😉

no ma aspetta... qui nessuno deve mettersi a fare stanze promozioni... stanze principianti etc. Ci sono altre realta' che funzionano benissimo. L'unica cosa che stavo dicendo a @miti e' appunto che secondo me dovremmo solo avere una semplice stanza dove via audio o video (quello che piu' vi aggrada) si discutera' in armonia sulle cose da fare! Io mi sono candidato ma fin quando non si fara' qualcosa di concreto non credo che la candidatura servira' a nulla. Io sarei dell'idea che per esempio iniziamo a discutere con qualche idea che verra' presa e salvata magari su un mio quaderno... e poi magari se vi va potremmo anche vederci. A Luglio scendo a Bari dal Regno Unito e se volete potremmo anche andare a Roma tutti per un giorno... dico Roma come centro per tutti quanti... si va la mattina e si torna la sera. Si parla si ride si scherza e magari ci famo una pizza insieme parlando di Hive! Tutto qui. Penso di riuscire a trovare almeno 1 giorno per andare a Roma.

 5 years ago  

Riguardo discord, si può fare, ma sono più sulla linea di @knfitaly.
I punti di forza dei social tradizionali sono proprio la sezione commenti.
Per la community italiana io credo che sia fondamentale per attirare nuovi utenti avere un front-end che filtra e presenta solo i post in italiano e ordinati in base alla data di creazione.
Parlamoci chiaro, quando si atterra su hive.blog o peakd, ti ritrovi davanti agli occhi post in inglese, coreano, cinese, spagnolo, ecc. per di più ordinati per trending quindi con post vecchi anche di 3 giorni in cima alla lista. Tre giorni su un social sono un'eternità.
In pratica uno non ci capisce un cazzo di dove sia finito.
Per vedere qualche post in italiano devi cercare non si sa dove il tag ita.
Io ad esempio intervengo direttamente sulla barra degli indirizzi aggiungendo /created/ita.
La semplificazione per rendere agevole e piacevole l'utilizzo di questo social sarà fondamentale, altrimenti ogni sforzo per portare gente sarà vano.

I punti di forza dei social tradizionali sono proprio la sezione commenti.

Ma io parlavo di discord utilizzato solo a scopo organizzativo, non certamente per chiacchierare e interagire. Per quello anche io sono contrario a Discord e ho scritto anche un post sull'argomento.

Per la community italiana io credo che sia fondamentale per attirare nuovi utenti avere un front-end che filtra e presenta solo i post in italiano e ordinati in base alla data di creazione.

Per questo io puntavo a sviluppare "Olio di Balena" come punto di riferimento per gli scriventi in lingua italiana. Così sarebbe tutto ordinato e facilmente fruibile in quanto peakd considera le community come front end a se stanti (https://peakd.com/c/hive-146620/created); in ogni caso se ci dovessero essere più community tematiche in lingua italiana, si potrebbe creare un'unica community (o sfruttare quella creata da @serialfiller) per fare crossposting di tutti i post in lingua italiana.
Qualcuno con conoscenze IT e di programmazione potrebbe addiritura creare un sito web che s'interfaccia con la blockchain e che riporta in automatico tutti i post che utilizzano il tag #ita.
Insomma le potenzialità sono tante, serve solo organizzazione e volontà.

È vero, cercare qualcosa è abbastanza impegnativo. Potrebbe essere una buona idea fare dei brevissimi post sui consigli, post mirati ai piccoli trucchi per semplificare hive

@pab.ink @knfitaly sono d'accordissimo con il vostro discorso ma vorrei chiedervi di vedere anche il discorso di @miti sotto altri occhi. Analizziamo qual'è il problema di fondo... dobbiamo organizzarci e per farlo dobbiamo anche ascoltare i pareri altrui. Quale modo più rapido per farlo se non in una teleconferenza? In questo modo ognuno in ordine potrebbe dire cosa vorrebbe fare per migliorare la nostra community. L'unico utilizzo a mio avviso sarebbe quello di organizzare delle chiacchierate una tantum anche perchè se lasciamo tutto a dei posts come avete detto magari qualcuno se li perderà.

Condivido quanto dici al 100%. E' esattamente il mio pensiero. 😉

Discord ha il pregio dell'immediatezza, ma ha il problema della contemporaneità. Non è facile mettere tutti insieme gli interessati nello stesso orario.

Sull'argomento delle priorità porto le mie testimonianze, con la pagina Facebook e con gli amici contattati, sempre su Facebook, visto che non sono in Italia.

Ha ragione @fedesox che questo è il momento giusto per battere il ferro, per via della sempre maggior attenzione ai problemi legati alla censura. Ma il grosso scoglio che ho percepito è la difficoltà.

Hive non è immediato. Non lo è nell'uso e non lo è neanche nella registrazione. In tutti i social ti registri e cominci a postare. Qui no, ti registri ed aspetti una settimana. Anche il funzionamento è abbastanza, troppo complesso, per l'utente medio frequentatore di Facebook.

Mi permetto di taggare e citare, magari ci dirà la sua opinione, @giuseppemasala, che scrive post sia qui che su Facebook, con una certa regolarità. Qui però uno ogni qualche giorno, di là più d'uno al giorno, con un seguito molto più ampio.

Quindi secondo me occorre cercare di avvicinare le persone rendendo più semplice possibile l'approccio. Servono innanzi tutto guide semplificate al massimo, di quelle stile @libertycrypto27 per intendersi. Ma devono esser raccolte insieme e rintracciabili in maniera organica e lineare: qui si fa fatica a farlo. E dobbiamo "sporcarci" le mani dentro Facebook, andarli a trovare nei post che frequenta la massa. Non possiamo dir loro che se hanno bisogno di aiuto possono chiedere su ... Discord. Il 99% di loro non sa neanche cosa sia Discord, neanche io lo sapevo: così si irripidisce la curva di apprendimento invece che spianarla. La pagina Facebook l'ho fatta per quello, anche se a dire il vero poi il maggior tempo l'ho speso nella messaggistica del profilo privato invece che su quello della Pagina, avendo io molto più seguito personale che nella Pagina.

Stesso lavoro si dovrebbe fare sugli altri social, in particolare Linkedin, Instagram e Twitter.

Altra osservazione: agli italiani piace spesso scrivere, ma molto meno leggere. Soprattutto articoli molto lunghi. Qui si punta troppo alla qualità, come ricordo dicesti in un tuo altro più vecchio post, @miti. Come se la qualità fosse proporzionale alla lunghezza. PeakD e Hive.blog sono piattaforme di blogging più che social network come inteso comunemente. Questo è un ostacolo. Perché se una persona viene e scrive10 post in un giorno magari di poche righe, come si fa su Twitter e Facebook, viene penalizzato con "downvote". Di questo aspetto credo si dovrebbe discutere a livello internazionale con le balene.

Condivido al 200% che si debba parlare più di diffondere Hive italofono, più che in Italia. E condivido al 300% che non si debba puntare sulla remunerazione, se non in maniera secondaria.

Discord ha il pregio dell'immediatezza, ma ha il problema della contemporaneità. Non è facile mettere tutti insieme gli interessati nello stesso orario.

Osservazione pertinente, ma io ti cito il classico "Volere è potere.."
Un accordo che coniughi la disponibilità temporale tutti o quasi lo si può trovare, mentre sperare che tutti leggano un post e lo commentino con la propria idea diventa più complicato e di difficile lettura. Questo perchè magari i commenti vengono fatti non solo sul post originale ma anche ad altri commenti, complicando la struttura della sezione e rendendo difficile stare dietro a tutte le risposte.
Almeno io ho avuto questa difficoltà al mio post precedente, dove i commenti s'intrecciavano.. e ammetto che alcuni me li sono persi, rispondendo dopo svariati giorni.

Hive non è immediato. Non lo è nell'uso e non lo è neanche nella registrazione. In tutti i social ti registri e cominci a postare. Qui no, ti registri ed aspetti una settimana. Anche il funzionamento è abbastanza, troppo complesso, per l'utente medio frequentatore di Facebook.

La creazione di una comunità italiana serve anche a questo, abbattere le barriere che possono derivare dalla difficoltà iniziale o dalla diffidenza per la novità. Una cosa però è sicura... non aspettiamoci che chiunque possa avere interesse per Hive, un minimo di selezione naturale avverrà rispetto ai social indirizzati alle masse.
Questo almeno in questa fase iniziale di Hive.

Altra osservazione: agli italiani piace spesso scrivere, ma molto meno leggere. Soprattutto articoli molto lunghi. Qui si punta troppo alla qualità, come ricordo dicesti in un tuo altro più vecchio post, @miti. Come se la qualità fosse proporzionale alla lunghezza. PeakD e Hive.blog sono piattaforme di blogging più che social network come inteso comunemente. Questo è un ostacolo. Perché se una persona viene e scrive10 post in un giorno magari di poche righe, come si fa su Twitter e Facebook, viene penalizzato con "downvote". Di questo aspetto credo si dovrebbe discutere a livello internazionale con le balene.

Di questo si dovrà appunto discutere a livello internazionale e a questo scopo credo sia necessaria una figura come quella del community leader che parli a nome della sua community ovviamente dopo aver raccolto l'opinione preminente della stessa.
In ogni caso è una cosa al momento secondaria rispetto alla creazione di un contenitore di articoli in italiano che dovremo cercare di rendere sempre più ampio con l'onboard di nuovi utenti.