Avevo appena compiuto 35 anni, facevo l'avvocato e anche se la musica era la mia passione stavo per gettare la spugna. Mi ero allenato per tanti anni per diventare un buon tenore ma l'occasione non arrivò mai e lì rimasi incollato un giorno in più al telefono. Aspettavo da settimane una chiamata che mi confermasse se potevo finalmente accompagnare in tournée il grande artista Super per poter cantare con lui e farmi conoscere da un vasto pubblico, ma il telefono non squillava.
Ciao, mi chiamo Andrea Bocelli, sono cieco ed ero sul punto di non nascere lo so, sembra un po' una di quelle presentazioni in un gruppo di sostegno tipo Alcolisti Anonimi, ma ora capirai. perché la mia è pazzesca, vi racconto una breve storia. Una giovane moglie incinta viene ricoverata in un ospedale della Toscana italiana. I medici le dicono che è un attacco di appendicite e la curano.
Lei migliora ma alla fine i medici le suggeriscono di abortire il bambino perché potrebbe nascere con una certa disabilità ma la donna è coraggiosa e decide di andare avanti come potete immaginare. La giovane donna era mia madre ed io così. Andrea, è venuto al mondo il 22 settembre 1958. e quando sono nato non ero del tutto cieco anche se i medici avevano un po' ragione e quello che avevo era un glaucoma congenito o che è la stessa cosa che vedevo pochissimo e quasi tutto era sfocato ma questo non mi ha impedito di essere molto felice nella piccola città dalla Toscana italiana.
Il posto in cui sono nato si chiama La Ya Tico. Ci vivono non più di mille persone ed è nella zona della pizza, quindi sono un ragazzo di piccola città. Mia madre mi ha detto che quando avevo solo tre anni mi curarono la vista in ospedale e non c'era modo di calmarmi, piansi e piansi finché all'improvviso sentii un'opera in una stanza vicina che un altro paziente stava suonando. Mi calmai immediatamente e mia madre capì il potere che aveva la musica ho avuto su di me. Presto ho comprato un giradischi, degli altoparlanti e un sacco di vinili con le opere A nove anni li conoscevo già tutti, infatti ogni volta che un amico dei miei genitori tornava a casa, mi chiedevano di cantare e io sceglievo sempre l'opera di Andrea.
chénier.
Come ti ho detto, vivevamo in campagna in Toscana. I miei genitori si dedicavano alla vendita di attrezzature agricole e ricordo che amavo la vita lì. La mia famiglia era molto religiosa, proprio come lo sono io adesso. Ogni domenica andavamo a messa la parte più bella è stata quando è finita e il prete mi ha lasciato suonare un po' l'organo, ancora non sapevo suonare ma in un modo o nell'altro sono riuscito a trovare le note e creare melodie.
La mia casa era un posto felice, i miei genitori vivevano in armonia e questo è ciò che respiravamo io e mio fratello, quindi è stato molto difficile per loro prendere la decisione di mandarmi in una scuola lontana da casa, ma era necessario perché quella era l'unico posto adatto ai bambini con visibilità ridotta e ai non vedenti ed era proprio quello di cui avevo bisogno.
Avevo 7 anni e sarò onesto con te, è stato un po' difficile perché non potevo tornare a casa più di tre o quattro volte all'anno e la scuola era un po' fredda all'inizio ma alla fine mi sono adattata e dove mi piaceva per essere il massimo era nel coro spiccavo enormemente lì, così i miei genitori decisero che avrei iniziato a studiare anche il pianoforte, poi avrei imparato il flauto e il sassofono e oggi so suonare la tromba, la chitarra, le percussioni, il trombone, la fisarmonica , andiamo, sono quello che so. dice un orchestrale
!LOLZ
!ALIVE
!PIZZA
thank you
I love Andrea Bocelli
thank you
Genial historia de vida y de superación personal cómo a pesar de todas las adversidades con mucho esfuerzo se pueden alcanzar los objetivos y los sueños que tenemos
con perseverancia se puede conseguir todo
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