Gruppo scultoreo di Polifemo, I d.c. a Sperlonga (Lt), Museo Arch. Naz. di Sperlonga

in Olio di Balena4 years ago (edited)

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**La statua dell’accecamento di Polifemo si trovava nella nicchia in fondo al ninfeo con cascate e giochi d’acqua nella grotta di Tiberio.
Il gruppo scultoreo è stato ricostruito nel Museo con un calco in gesso e resina su proposta dall’archeologo Baldassare Conticello.

È formato dal Ciclope semisdraiato su una pelle di pecora, immerso in un profondo sonno provocatogli dal vino che uno dei compagni dell’eroe gli aveva abbondantemente versato da un otre di pelle che ancora regge con la mano, mentre intorno a lui vi sono Ulisse e alcuni compagni con il palo appuntito, pronti a conficcarlo nell’unico occhio di Polifemo.**
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Due dei compagni sono stati quasi integralmente ricostruiti. Uno è a destra, in atto di indietreggiare impaurito alla vista del Ciclope; nella mano sinistra regge un otre di pelle vuoto, il recipiente che conteneva il vino offerto al gigante, la destra è protesa in avanti in un gesto istintivo di terrore. Un secondo compagno sostiene il palo all’estremità, mentre un altro (non ancora completamente ricostruito) lo sostiene nella parte centrale.
Ulisse è in alto sulla roccia a dirigere l’azione dei compagni ed assicurarsi che la punta incandescente del palo colpisca esattamente l’occhio.
Il corpo dell’eroe, ricostruito quasi integralmente,
si differenzia dagli altri marinai, perché è vestito con una corta tunica e un mantello. Fortunatamente integra ci è giunta la testa con pileus, cioè il tipico berretto conico che lo caratterizza. La sua testa mostra affinità con quella del celebre Laocoonte situato nei Musei Vaticani.
Col rinvenimento di una iscrizione marmorea, successivamente collegata al gruppo di Scilla, recante i nomi degli autori dell’opera (Athanodoros figlio di Agesandros, Agesandros figlio di Peonios, Polydoros figlio di Polydoros, di Rodi), si collegava l'opera all'officina che scolpì il Laocoonte rinvenuto a Roma nel XVI sec. e conservato nelle collezioni dei Musei Vaticani.

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