Se stai leggendo questo articolo, probabilmente, stai pensando di affrontare un cambiamento, oppure stai pensando di reinventarti ripartendo da zero… o magari semplicemente la curiosità ti spinge a leggere le mie parole.
A prescindere dalla tua età o status sociale, sicuramente, hai uno stile di vita ben consolidato e comodo, hai routine ed abitudini, veri e propri rituali che esegui da anni e ti fanno sentire a tuo agio.
E, diciamocela tutta, non è forse quello che ti meriti dopo tutte le fatiche che hai dovuto sopportare? Passando attraverso anni di tentativi ed errori per trovare il lavoro giusto, gli amici, le passioni, persino i vestiti, ora hai trovato ciò che si adatta meglio a te, ciò che è più comodo per te… Perché dovresti perdere del tempo cercando di cambiare queste certezze?
L'istinto di conservazione è un potentissimo meccanismo di sopravvivenza!
Quando ti senti sotto minaccia, gonfi il petto e mostri nostri denti per difendere la tua posizione, la tua proprietà o il tuo punto di vista. Ma una grande verità è che il tuo istinto di conservazione richiede adattamento.
Devi imparare a adattarti, se vuoi che anche il tuo istinto si adatti!
Siamo troppo abituati ad ottenere tutto facilmente e comodamente, stiamo seduti al calduccio nella nostra casa, aspettando che ci arrivino cibo e comodità… questa abitudine alla comodità ci rende poco inclini all’adattamento.
Il tuo ristorante preferito potrebbe chiudere, un dolore ad una gamba potrebbe impedirti la corsa mattutina, la tua azienda potrebbe chiudere. Dunque, è indispensabile che tu ti abitui al cambiamento, all’adattamento… sarà un processo a volte doloroso, pesante… si chiama “crescita”.
È un processo che puoi affrontare autonomamente, puoi affrontarlo con amici o colleghi, puoi affidarti ad un mentore, un formatore, comunque sia è un processo che dovrai affrontare se vuoi imparare a adattarti.
Sei veramente nella condizione per approcciare al cambiamento? Parlare di cambiamento è facile, adattarsi al cambiamento è più difficile, dovrai imparare alcune tecniche che potranno aiutarti ad aprire la tua mente e il tuo cuore al cambiamento.
Imposta i tuoi Valori!
Quando ti senti sotto minaccia, alzi immediatamente le tue difese personali.
Per proteggere la tua autostima, puoi avere la tentazione di negare le tue colpe cercando di farle ricadere sugli altri.
Se la tua squadra si dimostra particolarmente abile in un certo lavoro conquistando traguardi importanti, per esempio, si potrebbe supporre che sia a causa del vostro duro lavoro e della strategia che avete applicato.
Se invece la tua squadra perde, però, è naturale dare la colpa alla pigrizia dei tuoi compagni di squadra oppure alla mancanza di lungimiranza del vostro cliente o superiore.
Questo punto di partenza egoistico può lasciare intatto il tuo ego, purtroppo però non impari nulla da questa esperienza. Ma c'è un modo per contrastare questo istinto di protezione del tuo ego.
Si chiama “autoaffermazione”, ed è una semplice teoria sviluppata da Claude Steele nel 1980: Una volta che avrai individuato ed affermato i tuoi valori fondamentali, riuscirai a mitigare gli effetti temporanei dei colpi che potrà subire il tuo ego.
Auto-affermazione, consiste nel riconoscere e ricordare a se stessi le qualità che ti fanno essere chi sei e che sono più importanti per te: la tua famiglia, la tua capacità di essere gentile con gli altri, la tua creatività, la tua fede.
Stai creando un luogo sicuro ed inespugnabile per il tuo Ego!
Attraverso l'auto-affermazione, una persona, può ancorare il suo senso di sé nella visione più ampia del sé come bene superiore, e c'è dunque meno bisogno di difenderlo contro le minacce.
Potrai dunque concentrarti sulle esigenze primarie per risolvere quella situazione, mettendo da parte la sensazione di pericolo, che ti spinge a proteggere il tuo Ego.
La chiave dunque, per renderti adattabile, sarà un cambiamento del tuo atteggiamento difensivo, che potrai operare semplicemente ricordando al tuo Ego, cosa conta realmente.
Se non sarai in grado di accettare situazioni difficoltose, cattive notizie, imprevisti, non sarai mai in grado di cambiare e crescere, che si tratti di un cambiamento professionale o personale.
Trova la compassione per te!
Anni fa, alla Wake Forest Univeristy, in nord Carolina, fu condotto uno studio: ai partecipanti venne richiesto di realizzare un breve video in cui avrebbero presentato e descritto se stessi agli altri.
Venne detto a queste persone, che qualcuno avrebbe visionato i loro video e avrebbe valutato quanto, amichevoli, intelligenti, simpatici e maturi essi apparissero.
Metà del gruppo, dopo la valutazione, ha ricevuto pareri positivi e, l’altra metà ha ricevuto risposte neutre, anche se in realtà tutti i commenti sono stati assegnati in maniera casuale e costruita.
Molti nel gruppo hanno recepito le valutazioni, sia che fossero positive o neutre, in un’ottica di miglioramento e si sono dimostrati disposti ad accettare i commenti sulla loro personalità.
Molti altri sono risultati irritati e sconvolti dai commenti neutri, ribellandosi all'idea di risultare semplicemente “nella media”. Hanno accusato i giudici di aver emesso valutazioni poco brillanti, piuttosto che valutare nell’insieme la propria personalità.
Che differenza c’è, tra le persone del gruppo che hanno accettato la valutazione serenamente e quelle che si sono messe sulla difensiva?
I partecipanti a questo studio sono stati in realtà valutati per i loro livelli di auto-compassione, e la differenza è risultata chiara: chi è risultato dotato da un alto livello di auto-compassione non si è sentito minacciato dal feedback, queste persone potevano accettare di avere difetti e punti di forza, erano aperti.
Le persone a basso contenuto di auto-compassione, tuttavia, mancano di questa resilienza emotiva.
Cosa è dunque l’auto-compassione? Si tratta della gentilezza verso sé stessi!
Solitamente pensiamo che, parlando criticamente di noi stessi, impareremo e miglioreremo ma, tutta la ricerca, dimostra con assoluta certezza che l'autocritica non migliora le prestazioni.
L’autocritica, in realtà, blocca la tua capacità di imparare dalle situazioni e crea una risposta difensiva allo stress, in cui lotta o fuga sono le uniche opzioni.
La crescita personale non è presente sul menu quando hai troppa severità nei tuoi stessi confronti!
L'auto-compassione non è autocommiserazione, perché l’autocommiserazione ignora le connessioni con il mondo e i problemi e limiti comuni a tutte le persone. Potremmo descrivere l’auto-compassione in questo modo:
Gentilezza verso sé stessi invece che autocritica spietata.
Parlerai con te come ad un amico fidato, con calma, ti comprenderai e perdonerai, senza alzare la voce, poiché se avrai una certa apertura anche ai tuoi difetti, allora avrai anche una grande apertura alla tua crescita.
Sentimento di appartenenza all’umanità invece che arido isolamento.
L’autocompassione ti spinge a vedere le tue imperfezioni, le tue lotte e le tue sofferenze, come facenti parte della condizione umana condivisa in modo che, vedendo le tue debolezze da una prospettiva più ampia, potrai perdonarti.
I tuoi difetti sono comuni a tutti gli esseri umani.
Consapevolezza invece di un eccesso di identificazione.
Cerca di tenere le tue esperienze in uno stato di consapevolezza equilibrata, piuttosto che identificarti in esse esasperando il tuo dolore. Quando ti identifichi con certi sentimenti, rischi di soccombere alla negatività di restare profondamente colpito nel tuo ego.
Prenditi un po’ di tempo per te ogni mattina, ripetiti delle parole gentili e compassionevoli. Renditi consapevole di far parte dell’umanità, imperfetta, suscettibile di errore, acquisisci la consapevolezza, medita, rifletti, fai qualsiasi cosa ti permetta di entrare in uno stato di “Consapevolezza”.
Prova cose nuove!
Una volta praticata l’auto-affermazione e l’auto-compassione, ti potrai finalmente aprire al mondo… Il primo passo: parla con degli sconosciuti.
Le interazioni sociali più piacevoli che abbiamo, avvengono con compagni, amici, baristi, commessi, vicini di casa, colleghi di ufficio, sono le più felici e soddisfacenti, perché sono le più comode e confortevoli per noi.
Probabilmente sei una persona che apprezza l’arte, allora comincia ad imparare qualcosa: prendi lezioni di chitarra, di lingue, informatica, impara ad arrampicare, impara qualcosa di nuovo che mantenga attive le tue funzioni cognitive facendoti uscire dalla comodità.
Essere sempre in crescita e sfidare se stessi, alla ricerca di nuove opportunità, è un efficace approccio per ottenere la vita che vuoi, è quello che ti impedisce di metterti in una posizione passiva, troppo comoda.
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