Presentazione di Gianfranco Carpeoro alla Libreria Equilibri di Senigallia.
Trascrizione Nannai
Vista la natura delle ricerche che si conducono in questo blog mi è sembrato lineare con esse riportare la trascrizione (libera) delle parole fatte da Gianfranco Carpeoro, durante la presentazione del suo romanzo-saggio alla Libreria Equilibri di Senigallia. Carpeoro, secondo il mio modesto parere, ritengo sia uno dei più grandi pensatori e studiosi di simbolismo e di esoterismo viventi.
Gianfranco Carpeoro ha recentemente riproposto la pubblicazione del suo thriller a sfondo alchemico-esoterico "Il Volo del Pellicano". In questa conferenza prendendo spunto dal romanzo, che poi per chi sa interpretarlo nel modo giusto risulta essere anche un saggio, ci racconta dei Rosa+Croce e dei suoi membri e degli appartenenti alla cosiddetta stirpe di Davide che Gioacchino da Fiore chiama la Radix Davidis la cui storia si dipana dietro i personaggi principali che si muovono sullo sfondo dei lavori pittorici di Giorgione. In realtà, il vero protagonista del libro sono proprio i Rosa+Croce o meglio la loro storia filosofico-culturale, che molti (tra cui Umberto Eco) ritengono non siano mai esistiti. Ma qui tralascio di dilungarmi sul libro e passo a condividere con voi il testo trascritto della Conferenza di Carpeoro ma riprometto di scrivere più avanti in dettaglio una recensione de "Il Volo del Pellicano"; ciò avverrà solo alla fine della terza lettura, ora sono solo alla seconda, in quanto a detta dall'autore stesso è necessario almeno leggerlo tre volte per avere un idea anche solo parziale delle diverse chiavi di lettura del testo.
Qui sopra la copertina della prima edizione
de "Il Volo del Pellicano" in cui compare un Autoritratto
di Giorgione, conservato al Szépművészeti Múzeum di Budapest
(olio su carta riportata su tavola, 1510 ca
Trascrizione del testo della Conferenza:
I Rosa Croce o meglio quelli che dal 1621 in poi si chiameranno Rosa+Croce, ma che prima si chiamavano in modo diverso molto probabilmente trovano il fondamento simbolico proprio nella figura di Melqisedek.
Melqisedek si scrive con la q e non con la kappa (k) per tutta una serie di motivi dovuti alla provenienza di quel personaggio.
Melqisedek costituisce il primo ponte tra dio e l'uomo. Tra l'uomo e la divinità si è creata una distanza e questa distanza viene "ammorbidita", ridimensionata da una figura che fa da ponte.
Papa-Pontefice: I costruttori di Ponti sono sempre stati una corporazione molto esoterica. I costruttori di ponti nella cultura romana e greca sono stati importanti.
In Mircea Eliade che dice che era tradizione di seppellire sempre sotto le fondamenta di un ponte un bambino. Probabilmente era solo un simbolo. Tutti questi popoli che sono decaduti e si allontanano dall'idea originaria e la interpretano un po' a modo loro. Culture e templi che non hanno costruito loro e di cui non sanno, e non conoscono il significato e i simboli. Li interpretano a modo loro.
Il decadimento è proprio nel fatto di non saper più ritrovare le vere chiavi.
è un ponte di tipo gerarchico divino perché Melqisedek è un re-sacerdote. Uno dei sintomi del decadimento è la scissione dei vari ruoli dell'uomo; la scissione dell'iniziazione cavalleresca rispetto a quella sacerdotale. è una decadenza. Tant'è vero che quando si cercherà di ricostruire la dimensione prima della decadenza si costituirà l'Ordine dei Cavalieri e Monaci, con funzione reale e funzione sacerdotale.
Nella cultura esoterica, l'iniziazione sacerdotale è praticamente inesistente. Viene ripristinata un po' dalla Massoneria ma per secoli è inesistente.
Anche l'iniziazione rosicruciana è cavalleresca, è regale non sacerdotale. Gli alchimisti la chiamano Ars Regia (Arte Reale). Perché l'iniziazione sacerdotale, l'unica che è riconoscibile nella tradizione occidentale sarebbe quella di Meqisedek.
Ma chi rappresenta Melqisedek?
Nella tradizione evangelica cristiana c'è un rappresentante della tradizione sacerdotale e si chiama Giuseppe d'Arimatea. I cristiani non lo ammetteranno mai. Questo momento fondamentale in cui Abramo e Melqisedek realizzano un atto rituale che tutt'ora è nella messa di ogni domenica, cioè Abramo è padre di Isacco e Isacco ha due figli Giacobbe (cioè Israele) e Ismaele, quest'ultimo è il capostipite degli arabi. Quindi al momento in cui avviene l'offerta della decima non c'è distinzione tra tradizione islamica e tradizione ebraica.
Qui sopra la copertina della prima edizione
de "Il Volo del Pellicano" in cui compare un Autoritratto di Giorgione,
conservato al Szépművészeti Múzeum di Budapest (olio su carta riportata su tavola, 1510 ca
Un altro atto fondamentale per la fondazione dei Rosa-Croce avviene con Giacobbe e questo avviene all'interno della tradizione ebraica e non all'interno della tradizione islamica. Quindi, abbiamo il capitolo 49 della Genesi. Scoprì che tutti i presidenti degli U.S. giurano sempre su una Bibbia, che viene chiamata Bibbia massonica perché il massone George Washington e così gli altri massoni non accettavano la cosiddetta traduzione di S. Girolamo e avevano una serie di traduzioni loro della Bibbia e a seconda della ritualità massonica che si faceva avevano quel tipo di Bibbia. George Washington aveva una bibbia massonica, questa Bibbia massonica, quando ha giurato lui, era aperta "per combinazione" sul 49 Genesi e ci ha messo un segno massonico. Nelle Bibbie massoniche c'è un segnale massonico con la squadra e il compasso. Quel segnalibro è rimasto sempre in quella pagina per cui tutti i presidenti degli USA hanno sempre giurato su quella pagina lì. Oggi gli americani non lo sanno perché quella pagina lì.
[8:12] Nel 49 Genesi c'è qualcosa di molto importante. Sono convinto che nei versi 10, 11, 12 della Genesi ci sono i fondamenti del futuro ordine dei Rosa-Croce che all'epoca si può identificare con la Stirpe di Giuda e ci sono tutti i simboli che hanno adoperato i Rosa-Croce, c'è il Leone, ci sono i colori (rosso, bianco e verde), ci sono anche una serie di considerazioni simboliche su questa tribù e soprattutto c'è l'attribuzione della regalità che sostanzialmente è la tradizione dell'iniziazione cavalleresca che Melqisedek aveva trasferito ad Abramo con tutto quello che ne concerne. Quindi conoscenze, abilità, predisposizioni.
Questa ricerca mi portò ad esaminare una serie di ritratti dove i famosi portarit di alcuni personaggi ma solo alcuni venivano raffigurati con sotto un leone, cioè l'uso del Leone come simbolo. Non identificava un'appartenenza, a volte era solo un desiderio di appartenenza. A volte, i Leoni sono stati usati per far pensare a tutti che l'esponente vi appartenesse. Ad esempio, la Fondazione Rockfeller è piena di Leoni ma questo non è un appartenente alla stirpe.
Moneta raffigurante Alarico, re dei Goti,
"vestito alla romana".
Uno dei pochissimi ritratti spagnoli di Alarico dove veniva realmente raffigurato come era. Tutti i ritratti che abbiamo di Alarico, re dei Goti, lo raffigurano come un barbaro.
Solo in due posti Alarico viene effettivamente raffigurato Alarico come era, in una moneta e in questo ritratto dove Alarico è sbarbato, rasato al modo romano e vestito al modo romano e nel ritratto spagnolo sotto Alarico è raffigurato un leone.
[11.50] Poi è l'unico ritratto che raffigura come era, cioè un cittadino romano educato da un vescovo cristiano, seppur ariano, che si chiamava Urpila che è uno dei vescovi che ha concorso a fare il concilio di Nicea e quindi è difficile considerarlo un barbaro.
Galla Placidia
Si pensa che Alarico avesse trafugato il Tesoro di Roma (cosa non vera) anche perché si era portato con sé Galla Placidia che era la custode del Tesoro di Roma. Il Tesoro di Roma doveva essere dove era Galla Placidia.
Così nasce la Stirpe di Giuda che poi diventa la Radix Davidis. Perché?
Cosa ha Davide di particolare, oltre ad appartenere alla stirpe di Giuda? Davide è il figlio di Iesse. Questo vuol simboleggiare che da Davide rinasce la stirpe di Iesse perché la tribù di Giuda aveva perso il regno di Israele, perché il re precedente a Davide che si chiamava Saul era della Tribù di Dan. Quindi era una cosa storta perché la regalità era stata destinata da Giacobbe alla tribù di Giuda.
[11.50] I.N.R.I: Iesus Nazarenus Rex Israelis. Nel Vangelo di Matteo vi spiegano apertamente perché Giuseppe è della Radix davidis ma tenendo presente che Giuseppe non ha dato il suo gene e il suo sangue a Gesù Cristo potrebbe essere irrilevante. Ci sono invece tutta un altra serie di ricostruzioni nei vangeli cosiddetti non canonici che attribuiscono l'appartenenza alla Radix davidis anche a Maria e ricostruendo il rapporto con Anna la madre di Giovanni il Battista. Tutte queste cose vengono distorte. A tutti i costi vogliono che ci siano di mezzo gli Esseni. Gli esseni erano rigorosamente vegetariani, quindi difficilmente se Gesù Cristo fosse stato esseno avrebbe fatto il miracolo in cui dava da mangiare dei pesci alla folla o assumeva come Apostoli dei pescatori e lo stesso Giovanni Battista nel deserto si nutriva di cavallette. Quindi la dimensione essenica va rivista in un altra chiave.
Gli esseni vengono confusi con i Terapeuti. Molto probabilmente i due non erano la stessa cosa. Con la Radix davidis possiamo galoppare fino ad un personaggio che si chiama Gioacchino da Fiore, il qualefa due miniature in cui compare l'Aquila gigliata. I due disegni dell'Aquila gigliata ricostruiscono esattamente la Radix davidis perché di quello parlano, fino alla fusione della Tribù di Giuda con la tribù di Beniamino. Con Gioacchino da Fiore si ha la prima grande modifica della struttura esoterica interna dei Rosa+Croce, cioè Gioacchino da Fiore modifica il concetto che i Rosa-Croce debbano essere per forza una stirpe di sangue. Dal momento in poi che Gioacchino da Fiore gestisce quell'ordine iniziatico gli stessi Rosa-Croce di sangue possono trasmettere il loro deposito sapienziale anche a persone che non hanno quel patrimonio genetico, e da quel momento sarà così. C'è la possibilità di distinguere perché (dal momento che dei) i Rosa-Croce per stirpe generalmente non si sa nulla, non si conosce il cognome, c'è un grande mistero sulla loro vita, vengono camuffate le origini ma questo per motivi pragmatici non per fare distinguo perché la caccia a coloro che facevano parte della stirpe di Davide si era già aperta. Carlo Magno per diventare imperatore fa una ricerca su come potesse ricevere questo endosement e si inventa di divorziare e di sposare una principessa Gota, probabilmente indirizzato da un personaggio realmente iniziato tant'è vero che non si sa nulla di lui. Tra l'altro la Chiesa Cattolica si rifiuta di pubblicare i documenti che lo riguardano. Questo recettore di Carlo Magno su chiamava Pietro da Pisa che era il più grande matematico dell'epoca. La Chiesa lo ha fatto beato ma non ha mai pubblicato i documenti che lo riguardano, ma soprattutto non lo ha mai fatto santo. Di lui non sappiamo da dove venga, chi sia, etc etc. Quindi dopo Gioacchino da Fiore nei Rosa+Croce entrano anche altri personaggi, personaggi che non hanno quella linea di sangue. Comunque, rimangono coccolati e cresciuti e riveriti.
Un certo Leonardo da Vinci, per esempio.
(21:50) che il nonno consapevole della sua provenienza, ma solo lui, perchè la famiglia da Vinci si chiama da Vinci perchè un certo Piero arriva a Vinci nel 1300. Non si sa da dove, non si sa come si chiamasse di Cognome e non si sa chi fosse e lì nasce la famiglia da Vinci. E, la famiglia di Leonardo celebra la sua provenienza, il Nonno di Leonardo costringe il figlio Piero notaio, l'altro non lo poteva costringere perchè era omosessuale non c'era possibilità che generasse dei figli, e gli trova anche una moglie; una donna con cui congiungersi che tutti quanti distrattamente chiamano Caterina, ma che invece il Vasari non scrive così. Scrive Katharina e dice che veniva dalla Francia e oggi l'hanno riesuamata e nel patrimonio genetico di Katharina ci sarebbero geni mediorientali. Cosa significa ciò? Che appartiene a quella popolazione che si è stabilita (in maniera leggendaria) nel Sud della Francia? A Santa Maria Merro ( a Santa Maria che viene dal mare) nel mese di maggio ci sono tre festività Gipsy e queste festività sono di zingari-egizi una di queste è anche per i turisti. In quella del 8 maggio non è possibile assistere perchè l'elezione della regina, che si chiama Myriam, mentre la festa del 24 maggio è la Festa di Sara.
Anche la ritualità dell'elezione di questa regina è molto particolare.
(25:26) Nel 1621, ma prima ancora nel 1598 un signore che si chiama Giordano Bruno fa una riunione di appartenenti alla stirpe della Radix davidis dell'epoca, tutti suoi allievi, e alla fine dice "Ho fondato i Giordaniti". Dopo se la rimangia questa cosa perchè le spie della Chiesa dell'epoca (erano in allerta). Questa riunione che Giordano aveva cercato di mantenere segreta, avviene nella città di Ulm, in quel posto arrivano contemporaneamente sei personaggi:
Giordano Bruno, che però si firma Filippo, con il suo nome di battesimo. Poichè gli esperti non parlano del perché Giordano Bruno prendendo i voti dell'ordine domenicano abbia preso il nome di Giordano. L'unica fonte sulla storia dei Goti è di uno storico che si chiama Jordannes che è uno storico conosciuto in ambito latino-greco, ma tenendo presente dove si colloca e che Bruno appartenesse a questa tradizione.
Poi abbiamo Simon Studion che arriva lo stesso giorno a Ulm.
[28:55] Poi troviamo un altro signore, che arriva sempre a Ulm, che si chiama Michele Mayer.
e poi ancora sempre lo stesso giorno arriva Jacob Andreae.
e poi un inglese Robert Fludd.
Tutti quanti arrivano lo stesso giorno.
Tre giorni dopo questa riunione di personaggi particolari Giordano Bruno scrive: "Ho fondato i Giordaniti". Qualche idea viene perchè Michele Mayer sarà colui che scrive le due opere rosicruciane per eccellenza tra cui una straordinaria che si chiama "Atalanta fugiens" e poi scriverà l'autodafè dei Rosa-Croce che si chiamerà "Silentium post-clamorem" (L'Autodifesa). Robert Fludd scriverà "Utrisque cosmi" che è la ricostruzione cosmica secondo i Rosa+Croce.
Jacob Andreae non scrive nulla. Viene chiamato il Lutero di Baviera perchè riunifica tutte le chiese protestanti dell'epoca però il problema è che il nipote di Jacon Andreae che si chiamerà Joan Valentine Andreae scrive "Le Nozze Alchemiche di Christian Rosencreutz" un opera chiaramente ispirata al leggendario fondatore dei Rosa+Croce e viene ipotizzato anche che sia l'autore dei due documenti ufficiali della nascita dei Rosa+Croce con questo nome che sono la "Fama Fraternitatis" e la "Riforma Fraternitatis". I due documenti vengono pubblicati a Kassel tra il 1621-22 e sono considerati i documenti fondanti o rifondanti dell'Ordine dei Rosa+Croce.
Naometria di Simon Studion. Pagina con
il riferimento alla Radix davidis.
Poi c'è Simon Studion. Un attimo prima dell'emersione dei Rosa+Croce con i documenti di Kassel nel 1604 si porta avanti e dedica il "Naometria" a un ordine di cui non ci dice altro che si chiama dei Cavalieri Crucisignati e intitola la prefazione del Naometria alla Radix davidis.
Questi personaggi sono quelli che si ritrovano a Ulm e tre giorni dopo la riunione Giordano Bruno dice "Ho fondato i Giordaniti".
Il problema è che c'erano delle spie e questa ricongiunzione della Stirpe di Davide metteva in apprensione re e imperatori, mette in preoccupazione le Chiese e nella sua critica sia nel sistema imperiale interpretato nella maniera lì, tant'è vero che sostiene un nuovo imperatore, che poi sara di nuovo Rodolfo II e nel suo mettere in discussione i metodi della Chiesa del Vaticano e anche alcuni metodi della Chiesa Protestante e quindi non era proprio allineato, perché secondo i Rosa Croce, Lutero che era partito dai Rosa+Croce, poi aveva tradito l'ideale di costruzione dello Stato Etico che avevano in mente i Rosa+Croce. Poi di questo si tratta. I Rosa+Croce sono quelli che si immaginano Utopia, che è un isola, con Tommaso Moro, con la Città del Sole con Campanella, che non la Nuova Atlantide con Francesco Bacone.
L'ultima opera che scrive Johann Valentine Andreae si chiama Cristianopolis che è un isola felice dove un capitano, il Capitano Salafa finisce, perché vi fa naufragio con la sua nave e scoprono questa civiltà perfetta. Nella Fama Fraternitatis e con la Riforma Fraternitatis c'è scritto cosa sognano i Rosa+Croce, sognano di abolire la proprietà privata sognano uno Stato in cui ognuno abbia esattamente quello di cui ha bisogno per vivere, nè qualcosa di più né qualcosa di meno. Tutti! Scopre una società senza gerarchie, senza ordini o gente che dà ordini tant'è vero che dai Rosa+Croce nasceranno anche gli Illuminati di Baviera che ipotizzano anche loro l'abolizione della proprietà privata. Quando se ne impossessano gli americani, che formano questo Ordine dei Neo-Illuminati si guardano bene di utilizzare i regolamenti degli Illuminati di Baviera veri, perché i neo-Illuminati Albert Pike e gli altri immaginano altre cose.
Prescott era un pazzo che poi era sconfinato anche nell'opportunismo, ma il progetto d'origine non aveva niente a che vedere con il Nuovo Ordine Mondiale ovvero aveva a che vedere con un altro tipo di Ordine Mondiale. No quello dei Rothschild e Rockfeller.
La mia ricostruzione dei Rosa+Croce che io ho consultato i documenti a Ulm, l'arrivo di Filippo Bruno e degli altri 5 personaggi c'è.
Cartesio ha dedicato una sua opera ai Rosa+Croce firmandosi come Polibio Cosmopolitano "Thesaurus Mathematicus" quell'opera esiste. La cui dedica è ai fratelli Rosa+Croce di Germania.
Cagliostro, che i documenti di un venerabile di una loggia scozzese che si chiamava Stevenson li ho visti. Questo Stevenson raccoglie delle confidenze di Cagliostro durante la sua permanenza in Gran Bretagna e siccome Cagliostro frequenta questa loggia confida a questo Venerabile una sua disavventura da alchimista per la quale una sostanza che avrebbe dovuto fargli molto bene gli ha fatto invece molto male e quelle stesse modalità vengono riproposte dal nipote di questo Stevenson che scrive "La Storia del Dottor Jekyll e Mister Hyde", uguale. Io posso anche pensare che il nonno qualche spunto glielo ha dato. Se vado a immaginare che in una loggia inglese ho visto la lettera di questo primo sorvegliante con la quale dice di aver recuperato la spoglia di Mozart dando un compenso alla sorella e far capire anche dove sono sepolte. Visto che il cranio attribuito a Mozart dopo che lo hanno esaminato non è il suo è perché quella lettera l'ho vista. Posso affermare che Mozart è sepolto in una certa cappella scozzese, perché in una mia visita l'ho verificato. E questa è la dimensione legata al simbolismo dei Rosa+Croce.
Il secondo tema de "Il Volo del Pellicano"
Il libro ha una gestazione di 10 anni.
Poggia su 4 fondamenti:
Thriller
Arte e in particolare su un pittore Giorgione di cui non si sa niente. Come si chiamava Giorgione? Zorzo di Castelfranco, detto Giorgione, come Leonardo da Vinci non dice da dove viene, non dice qual'è la sua appartenenza etnica. Il problema è che Giorgione ci tiene a far sapere qual'è la sua appartenenza etnica perché Giorgione dipinge quasi esclusivamente temi ebraici. Ne "Il Volo del Pellicano" analizzo 7 quadri di Giorgione anche se ce ne sono degli altri di cui è incerta l'attribuzione (una decina).
La scelta di Mosè ( è ebraica di certo).
La Pala di Castelfranco dove un elemento cristiano lo mette che è quello della natività.
Sotto la natività c'è una coperta ebraica della Tribù di Giuda, sotto la coperta uno scarabeo stilizzato come stemma nobiliare. Sotto questa natività ci sono un monaco e un cavaliere. Il cavaliere sarebbe Tuzio Costanzo il nobile a cui sarebbe dedicato questo quadro che lo avrebbe commissionato .....e il monaco non si sa bene chi sia. Tutto questo sopra un bellissimo pavimento a scacchi, bianchi e neri. Questo quadro è l'unico che presenta un po di tema cristiano. La coperta con i colori della Tribù di Giuda, comunque, c'è. Poi vediamo che ci sono un paio di quadri dalle tematiche puramente simboliche.
Il primo è i "I Tre Savi" con delle tematiche un po particolari dove c'è addirittura un personaggio di origine islamica, uno di origine ebraica e un ragazzino. Poi c'è un quadro con un tema classico che poi verrà ripreso dal grande rivale di Giorgione, in realtà rivale del figlio di Giorgione. Giorgione ebbe un figlio che assunse il nome di Paris Bordon. Bordon perché portava sempre un cordone intorno alla vita, in veneziano el bordon, Paris perché era il nome che gli aveva dato il padre; cioè, il padre lo aveva chiamato Paride e Paride è un personaggio greco un pò particolare. Leggete il Mito di Paride perché è molto eloquente. Anche di lui non si sa niente. Perché se non si sa niente del padre ovviamente non si sa niente neanche del figlio.
- Il V° dipinto, in realtà sono due: "La Vecchia" e "La Giovane", che nessuno ha mai messo in relazione. In realtà, sono la stessa donna da vecchia e da giovane, ma lui le ha dipinte lo stesso anno e addirittura il secondo tiene un biglietto in cui c'è scritto "col tempo".
Il primo è una donna con il seno scoperto, il secondo è una donna vecchia in cui la mano ce l'ha nella stessa posizione ma il seno è coperto e in mano tiene un biglietto in cui è scritto: "col tempo" che crea la relazione con il quadro precedente.
Ritratto di Giovine - Giorgione
Col Tempo di Giorgione
.
Poi gli ultimi due che sono la "Tempesta", dove c'è la riproposizione della natività, questa volta in una chiave diversa. Perché? Quel tempio che il monaco e il cavaliere volevano costruire con la fede nella "Pala di Castelfranco", nella "Tempesta" è crollato. L'unica cosa che è rimasta del monaco e del cavaliere è un pastore perché quel quadro significa che bisogna tornare al pastore. Quello che noi orgogliosamente avevamo pensato di costruire il Tempio dei Templi, la Chiesa per eccellenza, è sbagliato. Perché noi non dobbiamo costruire una Chiesa, dobbiamo ricostruire la pastoralità, il rapporto corretto con il gregge. Non abbiamo bisogno né di monaci né di guerrieri. Pochi hanno voluto interpretare. Anzi, nessuno! Perché la relazione della Tempesta è con la Pala di Castelfranco che è poi quello che cercheranno di fare i Rosa-Croce con le loro isole utopistiche. Perché quello è il significato e l'intento con una differenza che quando Giorgione dipinge la Tempesta stavano nascosti perché avevano paura dell'epoca in cui vivevano. Quando ritornano a galla prima con Giordano Bruno, pensano che è arrivato il momento di riemergere nella Fama, questi cavalieri della Radix davidis riscoprono la tomba di Cristian Rosenkreutz e scoprono cosa lui ha disposto che loro facessero 200 anni dopo, perché pensano che è arrivato il momento nel fare delle iniziative. I risultati non sono stati esaltanti. Adesso sono rientrati in sonno con la morte di Salvador Dalì. Poi fa l'ultimo quadro prima di morire.
I Rosa-Croce conoscono la data della propria morte. Cosa simboleggia conoscere la data di morte, cioè la consapevolezza di come adoperare la vita, cioè essere consapevoli della data della propria morte significa "Saper Vivere" perché tutte le fesserie che noi facciamo, tutto il degrado della nostra società è strettamente legato al fatto che questa società è fondata sulla Rimozione del Pensiero della Morte.
I Rosari avevano un grano a forma di teschio perché le vecchie che praticavano il Rosario (il Rosario è un Mantra). Lo yoga cristiano si chiama esicasmo ed è una tecnica codificata (usata da Benedettini e Gesuiti).
Giorgione, quindi, dipinge il suo ultimo quadro che si chiama "Autoritratto a forma di David" prima di morire.
Un vecchio moto dei Rosa+Croce dice:
"Un Rosa+Croce vive come un Pellicano,
muore come un Cigno,
Risorge come una Fenice."
In questi tre volatili è racchiusa la Regola di Vita dei Rosa+Croce.
Non è casuale che l'ultimo quadro di Giorgione sia l'autoritratto a forma di Davis che dipinge nel 1510 anno in cui muore a Venezia di peste, abbandonando il figlio che ne ricaverà un dolore violentissimo (il figlio diventerà il grande rivale di Tiziano) e lasciando anche la sua adorata compagna che si chiama Cecilia che morirà anche lei di peste nel 1511.
Ci sono altri indizi che Giorgione fosse ebreo? Sì. Lui dissemina tutte le sue figure di scritte ebraiche in forma di cucitura. Mostra delle conoscenze astronomiche incredibili. Dipinge questo fregio, della casa nobiliare di Castelfranco, dove dipinge un'eclissi di Luna.
PARTE TERZA
Questo fregio è rettangolare dove mostra di conoscere perfettamente la Teoria Eliocentrica e non quella Tolemaica, perché dipinge la Terra su un orbita che gira intorno al sole. E questo lo fa 80 anni prima di Copernico.
(00:37) Quel fregio è sotto gli occhi di tutti eppure non lo nota nessuno. Nessun astronomo, nessuna Margherita Hack.
Il quarto elemento di questo libro è il rapporto con la Scienza. Perchè, non mi stancherò mai di dire la scienza è una cosa meravigliosa e gli scienziati quelli veri, quelli che sanno di essere provvisoriamente scienziati. Se uno pensa di essere definitivamente scienziato non è uno scienziato per auto-definizione. Perché uno scienziato dice finchè sono arrivato e così e la gente che arriverà dopo di me si vedrà. Io adoro la scienza tant'è vero che in questo libro cito tutta una serie di scienziati. Cito il matematico, che è il padre del positivismo moderno, che si chiama Rudolf Karnalp; è un personaggio straordinario perchè era il maestro-ispiratore di ciò che ha creato la matematca moderna i cosiddetti 9 di Vienna. Il maestro di tutti questi, che non lo studia e conosce nessuno si chiama Karnalp [.......].
Quindi si ha una cultura che discende da personaggi che hanno cultura della matematica per parlare di matematica e per parlare di chimica, che avevano anche un senso ironico. Un matematico come Democrito. Democrito è quello che ha descritto l'atomo e l'ha descritto in una maniera tutt'ora molto credibile per i fisici e i chimici tant'è vero che in una delle storie che vengono tramandate su Democrito è il famoso quesito che gli viene posto: "Sì, Democrito, visto che l'atomo ubbidisce alle leggi matematiche, visto che ci sono tutte queste regole che segue, perchè tu non sei in grado di prevedere cosa succede domani?"
E lui aveva risposto: "E, ma, sai perché l'atomo ha una caratteristica."
e gli chiese "Qual'è?"
"è che l'atomo almeno una volta al giorno si fa i cazzi suoi. Si chiama Klinamen"
é la varibile imprevedibile. Capite, l'ironia?
Nell'invenzione dell'atomo e nella conseguente invenzione del klinamen c'è un cinismo che sono la caratteristica del vero scienziato ed è quello che manca in quello di oggi che si prendono tanto sul serio [...].
Questo rapporto tra scienza e conoscenza che io spiego quando parlo di Newton e di Cartesio che erano esponenti della Conoscenza e non della Scienza.
La Croce di Cartesio. Gli studenti moderni l'altra spiegazione di quella di Cartesio non la vogliono considerare perché Cartesio per loro è il padre del positivismo mentre se interpretano in un certo modo quella croce gli crolla tutto perché diventa il padre dell'esoterismo e non del positivismo. La Croce di Cartesio, le cosiddette rete cartesiane si occupano della Teoria dell'Uomo, cioè dovendo cercare di ricreare simbolicamente (graficamente) il moto di un punto disegna l'asse dello spazio e l'asse del tempo, mette lo zero in mezzo e quindi nello spazio temporale l'incrocio delle coordinate spazio e tempo dà il moto del punto e dopo si ferma. Visto che si ferma gli scientisti prendono in considerazione solo quel quadrante dove spazio e tempo hanno valori positivi. Ma lui ha disegnato una croce. Cosa c'è negli altri spicchi? A fianco, c'è il quadrante dove lo spazio è positivo e il tempo è negativo. Che cos'è? Sotto c'è un altro spicchio dove sia lo spazio che il tempo sono negativi. Che cos'è? Sotto ancora c'è un altro spicchio dove lo spazio è positivo e il tempo è negativo. Che cos'è? Non saranno Quattro Dimensioni che Cartesio poteva pure spiegare? E come funzionano le cose là dentro? Einstein ci ha provato a dare delle spiegazioni ma Cartesio non ci ha provato. Nel "Discorso sul Metodo" lui dice: "Tutte le cose che non ho detto, se non le ho dette non è che non le so ma non le ho dette perchè sono tempi strani, mi bruciano."
Questo è quello che secondo gli scientisti è il fondatore del positivismo. Ma loro non ve lo dicono. Perché il procedimento dello scientista è di analizzare solo quello che gli fa comodo. Poi c'è chi invece lo fa per un metodo.
(Commento su Mauro Biglino)
Biglino si è dato un metodo, lui traduce letteralmente la versione della Bibbia che prende in considerazione nella lingua originale in cui è scritta. Non ho niente da dire su questo punto e soprattutto non ho neanche le cognizioni culturali e di conoscenze che ha Mauro per discutere su questa cosa. Io non sono certo un esperto in lingua akkadica o aramaica, nè in lingua ebraica fonetica....Mauro è anni che fa questa ricerca figurarsi se io mi sveglio una mattina e dico questo è giusto e questo è sbagliato. Io faccio un altra considerazione....Credo, innanzitutto, che bisognerebbe fare una traduzione letterale integrale della Bibbia e non prendere solo i passi in cui si parla di Elohim, Yavhè. Perché? Perché la Bibbia non è solo quello. No? Per dire che la Bibbia non parla di Dio bisogna tradurla tutta e allora si vedrà che in alcuni passi parla di un Dio che non è Dio
i
e
.
L'invenzione della New Age è avvenuta su questi presupposti.
Come è il ragionamento?
Cosa sta succedendo? Qual è l'impatto di questa cosa?
Sta succedendo questo. Quindi devo creare questo.
Ti faccio un esempio.
[42:24] 1968: Dal '63 al '68 avviene un grande movimento culturale in Europa e in America, che è il vero movimento ecologista. Cioè lì nasce l'impatto ....con la consapevolezza dell'impatto ambientale, perché la consapevolezza dell'impatto ambientale si deve tradurre in responsabilità. Lì dovevamo diventare responsabili. E quale era la parte che a quel punto si stava chiedendo "perché?" e doveva tornare a chiedersi come erano i giovani. Erano le persone al di sotto dei diciott'anni al massimo ventenni che si stavano facendo delle domande imbarazzanti. Il mettete dei fiori nei cannoni è la risposta al perché. Perché devo andare in Vietnam? è connesso lo capite che....quella roba lì succede nel '62 ma perché era iniziata quella cosa e a questo punto bisognava eliminare questo perché. Questa non era un area residuale, era un area importante. Allora cosa succede? Si fa un operazione straordinaria, dove si colgono due risultati. C'era un problema che negli anni '50 questo problema questo problema era stato risolto. Negli anni '50 c'era un signore che si era presentato dal Signor Ford e aveva detto che questo è il brevetto per fare il carburante con la canapa. Ai tempi c'erano sterminate coltivazioni di canapa. Tutti i sacchi delle poste erano di juta (Nota: qui c'è un errore, in realtà la juta è un tessuto ricavato dalle piante del genere Chorcorus appartenente alla famiglia botanica delle Malvacee. è comunque vero che le fibre tessili della canapa venivano ampiamente usate nell'abbigliamento), la juta si fa con la canapa. Io avevo le camicie di canapa che mi faceva mia nonna. La canapa era diffusa a tutti i livelli.
Pubblico: abbiamo fatto una conferenza con tutte le proprietà della canapa anche terapeutiche.
Carpeoro: Certo...Però siccome ci si voleva fare pure la benzina che metteva nel nulla l'intera civiltà dell'automobile. Ford si compra il brevetto e un minuto dopo si scopre che la canapa è una droga. E siccome si scopre che la canapa è una droga bisogna metterla fuorilegge e si mette fuorilegge, cioè per anni vi hanno predicato a tutti voi che la canapa è una droga e la morfina no. Tant'è vero che ai malati terminali gli potete dare la morfina, che è un derivato dell'eroina ma non gli potete dare la canapa. Anche adesso dovete chiedere il permesso. Esempio Attenzione io sono un malato di cancro ho dei dolori della Madonna e dico dammi della cannabis per lenire il dolore. No! non ti do la cannabis ...
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