UN POTENTE MIX DI ANTIOSSIDANTI PER LA PROTEZIONE GLOBALE DALLO STRESS OSSIDATIVO
grazie alla continua ricerca del Dr. Caletti, Medico Choirurgo Nutrizionista, diventa ancora più Super:
Effetto antinfiammatorio | Immunomodulatore |
---|---|
Protegge le membrane cellulari | Effetto antietà |
Neuroprotettore | Cardioprotetore |
Protegge il DNA nucleare | Massima biodisponibilità di ogni singolo ingrediente attivo |
Assenza di effetto irritante della mucosa gastrica | Protegge i mitocondri dal danno ossidativo |
Ovunque ormai si sente parlare di antiossidanti. Chi non ha mai sentito dire dalla pubblicità che l’acqua X o la pizza Y sono antiossidanti? Ma bisogna essere seri a tal proposito.
Gli antiossidanti sono una categoria di micronutrienti eccezionalmente importante nella lotta contro i radicali liberi che si formano all’interno del corpo umano. La tendenza dei produttori di antiossidanti o di alimenti è di definire potenti antiossidanti anche sostanze che non sono dotate di questo effetto metabolico.
Uno degli strumenti che il Medico ha a disposizione per capire se il paziente gode di uno stato ossidativo ottimale oppure no è test di laboratorio denominato D-Rom’s Test della Diacron International[1], che permette una precisa misurazione dello stress ossidativo
del paziente. In questo modo è possibile stabilire se il soggetto necessita di un intervento nutrizionale e/o integrativo per ridurre il suo stato ossidologico nella norma oppure no. La potenzialità antiossidante di un prodotto determina dunque il dosaggio di assunzione di questa sostanza: essendone inversamente proporzionale, quindi, più un antiossidante è potente e meno alto può essere il suo dosaggio.
Con l’utilizzo di molti prodotti da banco che normalmente circolano sul mercato, l’effetto antiossidante è di solito molto blando ed è pure basso il dosaggio. Ecco perché nel tempo ho avuto la necessità di pensare a formule che potessero essere tanto potenti da modificare positivamente la situazione dei miei pazienti.
Naturalmente, il succitato D-Rom’s Test viene effettuato in corso di terapia antiossidante perché ne sia validato il risultato da un dato analitico di laboratorio, quindi obiettivo. Nel tempo, ho potuto anche constatare che molti prodotti pubblicizzati per essere antiossidanti si comportavano all’opposto, ovvero da pro-ossidanti, peggiorando le cose al paziente e andando a stimolare la produzione di pericolosi radicali liberi invece che inibirla. Ovvio che in assenza di un test scientifico che attesti la funzionalità di un prodotto, non resta che affidarsi al claim pubblicitario di questo, che di oggettivo e scientifico ha nulla.
Con gli anni, dunque, ho affinato la ricerca fino ad arrivare alla definizione di un potente tool di sostanze capaci di lavorare in comunione potenziandosi a vicenda, in grado di dare un enorme contributo in termini di controllo dello stress ossidativo.
Ma vediamo di capire un po’ meglio di cosa stiamo parlando. Cosa è lo stress ossidativo? Che ruolo ha nella patologia umana?
Come lo si combatte?
I RADICALI LIBERI
Sono atomi o molecole instabili dal punto di vista chimico, per il fatto di aver subito la perdita di un elettrone dalla loro orbita atomica esterna. Perdita che viene causata dalla normale attività cellulare oppure da altri radicali liberi (ROS). Si formano nelle cellule dal normale metabolismo e la loro produzione viene mantenuta entro livelli ideali, definendo così uno stato ossidativo.
Quando il numero di radicali liberi aumenta, la pericolosità di questi composti potenzialmente raggiunge livelli molto elevati definendo così uno stress ossidativo. Lo stress ossidativo gioca dunque un ruolo fondamentale nello sviluppo delle malattie del genere umano.
Le specie reattive dell’ossigeno, comunemente definite radicali liberi, includono il perossido d’idrogeno, l’acido ipocloroso, l’anione superossido, l’ossigeno singoletto, i perossidi lipidici, l’ipoclorito e il radicale idrossilico e sono coinvolti nella crescita, la differenziazione, la progressione e la morte della cellula, seguendone e regolandone così l’intera vita. Possono interagire con le membrane lipidiche, gli acidi nucleici, le proteine, gli enzimi e altre molecole.
Basse (fisiologiche) concentrazioni di ROS (lo stato ossidativo) giocano un ruolo fondamentale nel segnale cellulare e nella difesa contro gli agenti patogeni[2], mentre alte quantità di ROS (lo stress ossidativo) giocano un ruolo determinante nella genesi e nella progressione delle patologie umane[3] inclusa l’artrite reumatoide[4][5], il diabete[6], l’aterosclerosi[7], il cancro[8], l’ischemia[9], sindromi immunitarie[10], la S. di Alzheimer[11], l’infertilità femminile[12] e le disfunzioni endocrine[13].
Il meccanismo con cui i ROS catturano da un atomo o molecola più debole elettronicamente di loro l’elettrone che serve a stabilizzarsi è detto ossidazione, perché in questo modo l’atomo o molecola a cui “strappano” l’elettrone diventa a sua volta un ROS che dovrà stabilizzarsi ossidando (cioè generando un radicale libero) un atomo o molecola più debole e così via, teoricamente mettendo in moto una cascata radicalica che può avere fine solo quando manchino substrati ossidabili, con conseguenze disastrose nel nostro organismo (lasciandosi alle spalle una specie di “carneficina biologica”).
Il recupero dell’elettrone mancante da parte di un ROS viene definito riduzione. Quindi, il bilancio chimico che prevede la riduzione di un radicale libero ad atomo o molecola stabile con formazione di nuovo ROS viene definito di ossido-riduzione.
I radicali liberi possono dunque arrivare ad ossidare molte proteine dell’organismo, o penetrare all’interno del nucleo cellulare attaccando e causando danni allo stesso DNA e ad altre strutture cellulari.
Questo affascinante e sottostimato campo della biochimica umana ha da sempre catturato la mia attenzione. Da tempo addietro infatti, grazie anche alla conoscenza del Dr. Mauro Carratelli, mio Maestro, autore di numerose ricerche ed ideatore del D-Rom’s Test[14], ho potuto conoscere gli effetti potenzialmente devastanti dello stress ossidativo. Siccome la clinica umana non può prescindere dal controllo dell’ossidazione, la conoscenza del Medico di questo aspetto della biochimica umana è assolutamente obbligatorio.
GLI ANTIOSSIDANTI
I cosiddetti antiossidanti agiscono da guardiani contro l’accumulo, l’inattivazione e l’eliminazione dei ROS dai sistemi[15]. I radicali liberi hanno origine in differenti zone all’interno delle nostre cellule che, utilizzando ossigeno per la loro vita normale, producono scorie note appunto come ROS.
Come abbiamo visto, le cellule stesse vengono danneggiate dai ROS che esse stesse producono quando il bilancio tra produzione (ossidazione) e inattivazione (riduzione) viene rotto a favore della prima. Quando invece si raggiunge un equilibrio e la loro produzione viene tenuta a bada dalla presenza di antiossidanti, il sistema di ossido-riduzione compie un importante lavoro protettivo nei confronti dell’organismo. Questi radicali liberi possono infatti essere delle straordinarie armi se utilizzati dalle cellule contro gli ospiti indesiderati come batteri o virus per esempio.
Ecco, quindi, che l’equilibrio è fondamentale.
I ROS non si formano soltanto durante la normale vita cellulare, ma anche a causa di abitudini alimentari scorrette di tipo infiammatorio (dieta basata sul consumo di cereali e derivati, ovvero zuccheri), da abitudini di vita come il fumo, l’uso di contraccettivi e di farmaci in generale, dall’inquinamento, da sostanze chimiche usate nell’agricoltura o nell’allevamento, i raggi UVA del sole, le radiazioni cosmiche e artificiali, i raggi X e altro. Fondamentale è dunque che se la produzione di ROS aumenta per uno di questi motivi, la capacità dell’organismo di tamponarne la produzione sia intatta e proporzionata alla presenza quantitativa di ROS, un po' come farebbe una maschera antigas.
Perché questo succeda e quindi l’organismo sia in grado di scongiurare l’attacco da radicali liberi, è necessario che ci sia la presenza di più di un tipo di antiossidante, in modo che il miscuglio riesca ad agire a vari livelli nelle differenti linee di produzione dei ROS. Spesso gli antiossidanti dei prodotti da banco vengono mischiati insieme in modo inappropriato.
PERCHÉ GLI ANTIOSSIDANTI SONO COSÌ IMPORTANTI?
Come ho già accennato, un antiossidante è una molecola in grado di inibire l’ossidazione di un'altra molecola. Gli antiossidanti rompono infatti la cascata radicalica nel momento in cui, sacrificandosi, cedono un proprio elettrone al radicale libero che sta in quel momento cercando di trovare il proprio equilibrio. L’antiossidante che ha ceduto l’elettrone, tecnicamente parlando, diventa un radicale libero, ma non è per nulla pericoloso, perché è troppo debole dal punto di vista della carica elettrica e inoltre viene poi o ridotto da un altro antiossidante che, ancora più debole, gli cede un elettrone, ritornando in questo modo disponibile ad effettuare nuovamente il proprio effetto protettivo, oppure viene inattivato.
Gli antiossidanti rappresentano il modo naturale con cui le cellule si difendono contro l'attacco da parte delle specie reattive dell'ossigeno (ROS), dette appunto radicali liberi. Allo stesso modo, frutta e verdura si difendono, sintetizzando al loro interno sostanze antiossidanti per proteggersi dall’ossidazione che avverrebbe a contatto con l’aria che li porterebbe a marcire.
L’interruzione da parte dei vegetali come frutta e verdura della produzione di antiossidanti nel momento della raccolta segna dunque l’inizio della ossidazione della loro struttura, che riduce drasticamente la conservabilità di questi cibi. Ecco perché dopo la raccolta vengono mantenuti al riparo dalla luce (ossidante) e al freddo (che rallenta le reazioni chimiche). L’ossidazione da radicali liberi presenti nell’aria è il meccanismo che annerisce in poche ore una mela tagliata. Questo è il motivo per cui, a causa dei radicali liberi generati dall’esposizione quotidiana alle sostanze inquinanti nel nostro cibo, acqua, e aria, il nostro corpo richiede continuescorte di micronutrienti antiossidanti per poter resistere all’invecchiamento. La cosiddetta “barriera antiossidante”, dunque, rappresenta la nostra difesa dall’attacco di questi radicali liberi, in modo da poterci garantire una salute ottimale, senza arrivare alla produzione di stress ossidativo.
Il nostro organismo, se tutto funziona bene, può produrre alcuni di questi antiossidanti, detti endogeni, ma non altri, quelli esogeni. La produzione di antiossidanti endogeni tende a diminuire con l’età. Paradossalmente, quando in maniera del tutto naturale il nostro organismo tende, con l’età, ad aumentare la produzione di alcune sostanze antiossidanti, come il colesterolo, queste vengono talmente tanto demonizzate da indurre i pazienti, che si considerano in pericolo mortale quando, ad esempio, questo si eleva nel sangue, a richiedere farmaci che ne riducano “pericolosamente” (viene raddoppiato il rischio di morte) la presenza (CALETTI-GAZZARDI 2016: “Le favole sull’alimentazione. Per mangiarTi meglio” p. 129).
DI QUALI TIPI DI ANTIOSSIDANTI SI HA BISOGNO DUNQUE?
Gli antiossidanti esogeni si distinguono in idrofili (solubili in acqua) e lipofili (solubili nei lipidi), dato che nei nostri sistemi biologici vi è presenza di entrambe le soluzioni. Assumere dunque soltanto un tipo di antiossidanti potrebbe non essere sufficiente a creare la barriera indispensabile ad una buona protezione.
ResQ10 è una formula potente di mix di antiossidanti idrofili come il resveratrolo e lipofili come il Coenzima Q10.
Entrambi devono essere presenti perché possano proteggere le cellule. L'interno e lo spazio intercellulare sono composti principalmente da acqua, mentre le membrane cellulari sono formate in gran parte da lipidi. Come è noto, l'olio e l'acqua non si miscelano e quindi gli antiossidanti dei due tipi possono proteggere dai radicali liberi che attaccano solo la parte cellulare a loro affine.
Le cellule hanno perciò bisogno di entrambe le tipologie di antiossidanti per essere realmente protette. Non sempre si trovano formule di integratori che contengano entrambe le categorie di questi fondamentali micronutrienti.
Gli antiossidanti presenti nel LipoiCo Q10 sono sia idrosolubili (Antocianine, Polifenoli, Resveratrolo), sia liposolubili (Luteina, Licopene, Coenzima Q10, Acido Alfa Lipoico). Da una parte abbiamo l’azione anti radicali liberi e dall’altra, grazie al Coenzima Q10, abbiamo la possibilità di riciclare le vitamine C ed E e di renderle nuovamente attive nel loro lavoro di antiossidanti.
Come ho detto, ci sono antiossidanti che non possono essere prodotti all'interno del nostro corpo e devono essere ottenuti da alimenti che ne siano ricchi o da integratori di alto livello e miscelati con raziocinio.
Molti alimenti, come alcuni frutti, contengono antiossidanti utili contro l’attacco da radicali liberi. Io personalmente non ne incoraggio il loro consumo tout court, ma li considero con moderazione, dato che molti frutti, pur possedendo buoni quantitativi di antiossidanti, contengono talmente tanto zucchero da annullarne l’effetto protettivo e, in alcuni casi, attivando un effetto dannoso.
Per chi vuole uno straordinario aiuto contro l’ossidazione cellulare, l’invecchiamento, il rischio infiammatorio cronico per tutte le patologie croniche possibili, aggiungere quotidianamente la mia formula antiossidante N°1 per questa tipologia di prodotto potrebbe essere una strategia vincente. Non aspettare che i radicali liberi attacchino il tuo organismo senza poterti difendere adeguatamente!
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
LipoiCo Q10 con Acido D-alfa lipoico 200 mg è un prodotto formulato sulla base di potenti antiossidanti in sinergia tra loro e dai numerosi effetti positivi. Unico nel suo genere, può vantare, infatti, una formulazione con capsule gastroresistenti che permettono il rilascio “modulato” dei suoi componenti, ne massimizzano la biodisponibilità e consentono di proteggere la mucosa gastrica dall’effetto irritante dell’Acido D-alfa lipoico.
All’interno di LipoiCoQ10, infatti, sono presenti:
• Coenzima Q10, antiossidante protettore delle membrane cellulari;
• Luteina, utile a proteggere la funzione visiva;
• Acido D-alfa lipoico, antiossidante diretto e indiretto;
• Licopene, che aiuta a modulare il sistema immunitario;
• Oxicyan®, in grado di sostenere cuore e cervello, antiossidante e promotore di un sano sistema immunitario;
• Resveratrolo, antiossidante con spiccata protezione di cervello e DNA e supporto del cuore.
COENZIMA Q10
Il centro di tutto il nostro sistema metabolico è la singola cellula e la stazione energetica che le permette di funzionare si chiama MITOCONDRIO. Ogni funzione del nostro corpo dipende concretamente da questi piccoli organuli citoplasmatici. Nel produrre energia, i mitocondri rilasciano sottoprodotti tossici, come i radicali liberi, che vanno controllati e neutralizzati. Il CoQ10 è un fantastico antiossidante che difende la cellula dai radicali liberi che si producono nella frazione liposolubile della cellula (come le membrane).
Antiossidante liposolubile, è stato dimostrato essere di estremo aiuto per la salute del muscolo cardiaco[16]. Aiuta la funzione respiratoria delle cellule portando ad aumentarne l’energia prodotta. Riduce i segni dell'invecchiamento cellulare, aiuta a stabilizzare la pressione arteriosa, è immunomodulatore ed è protettivo per il sistema nervoso.
Diviene assolutamente vitale la sua integrazione per chiunque stia assumendo statine, i farmaci che riducono il colesterolo, a causa del potenziale rischio di miopatia e cardiomiopatia indotto da questi farmaci[17]. La sua integrazione dovrebbe infatti essere progettata da ogni Medico che ponga il proprio paziente in terapia statinica.
LUTEINA
La Luteina svolge la duplice funzione di carotenoide a spiccata azione antiossidante e di facilitatore dell’assorbimento dei raggi blu nella retina oculare. Agisce da protettrice contro i radicali liberi e tutela il delicato tessuto retinico, vera e propria estensione del cervello, molto sensibile al danno ossidativo[18].
ACIDO D-ALFA LIPOICO
L’Acido Lipoico possiede effetto antiossidante sia di tipo indiretto, essendo esplicato attraverso la chelazione di metalli di transizione attivi nel meccanismo di ossido-riduzione e inibendo così la formazione di radicali idrossilici, anche perché in grado di rigenerare altri antiossidanti come la Vitamina C, la Vitamina E, il Coenzima Q10 ed il Glutatione dalla loro forma ossidata, che di tipo diretto, essendo in grado di distruggere anche le specie reattive dell'ossigeno (ROS), sia nel citoplasma sia nelle membrane cellulari, permettendo un risparmio e un aumento quantitativo di antiossidanti endogeni come il Glutatione ridotto[19] (il deficit di Glutatione è collegato a malattie legate all'avanzare dell’età, come l'Alzheimer o altre Demenze[20]).
L’acido Lipoico ha un effetto notevole nei confronti dell’Alzheimer: aumenta, infatti, la quantità di acetilcolina presente nel tessuto nervoso, grazie all'attivazione dell’enzima colina acetiltransferasi. Inoltre, smorza l’effetto proinfiammatorio di alcune proteine (le persone con il morbo di Alzheimer tendono ad avere livelli più elevati di infiammazione nel cervello[21]). Svolge un importante ruolo nel metabolismo del glucosio. Talmente importante che Ketozona, nella nuova versione del prodotto, ha raddoppiato il suo dosaggio, portandolo a 200 mg per capsula, allo stesso prezzo del precedente e ormai surclassato prodotto.
LICOPENE
È il pigmento che colora i pomodori e altri frutti e verdure. È un carotenoide, quindi un antiossidante molto potente. Tende ad accumularsi in tessuti adiposi di organi come ovaie[22] e seno[23], proteggendoli dallo stress ossidativo, verso il cui danno sono particolarmente sensibili anche le donne che presentano ereditarietà per i geni BRCA1 e BCRA2[24]. La sua tipica protezione avviene nei confronti del DNA cellulare, attività nella quale è di molto più potente del beta carotene.
OXICYAN®
Oxicyan®, marchio brevettato di una potente combinazione tra ficocianine della spirulina ed antociani di mirtillo, la quale rende il prodotto finale altamente biodisponibile e meno aggredibile dagli enzimi digestivi della bocca e dello stomaco. Con un migliore assorbimento ed una maggiore disponibilità all’utilizzo biologico rispetto ad altri prodotti della stessa categoria, Oxicyan® è formato da estratti di altissima qualità con attività scientificamente supportata, ottenuta senza l’utilizzo di solventi tossici.
RESVERATROLO
Uno dei potenti antiossidanti che protegge il DNA cellulare dall’attacco dei radicali liberi. Supporta la funzione cardiovascolare e il mantenimento di una normale pressione arteriosa. Entra, inoltre, nel cervello, proteggendolo dai radicali liberi. È in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, fornendo protezione al cervello e al sistema nervoso in generale[25], di scongiurare le malattie legate all'invecchiamento e addirittura di intervenire sulla protezione verso molte modificazioni genetiche.
Oltre a fornire protezione dai radicali liberi, questo antiossidante può aiutare a:
• Inibire la diffusione del cancro, in particolare il cancro alla prostata[26] e del seno[27].
• Abbassare la pressione sanguigna[28].
• Proteggere il cuore e migliorare l'elasticità dei vasi sanguigni[29].
• Normalizzare la risposta antinfiammatoria[30].
• Aiutare a prevenire l’Alzheimer[31].
LipoiCo Q10
Naturalmente, l’effetto combinato di tutte le sostanze nominate e presenti nella mia formula antiossidante (e non solo) LipoiCoQ10, potenziato con 200 mg di Acido D-Alfa Lipoico, produce un effetto notevolmente amplificato rispetto a quello di ogni singolo ingrediente.
L’insieme di questi protegge, dunque, sotto diversi fronti: da dentro la cellula all’interno della membrana, e al di fuori della cellula dall’attacco dei radicali liberi. Un particolare riguardo viene dato ai mitocondri e al DNA cellulare, in modo che tutti i tessuti, ma soprattutto quelli più sensibili, tra cui cuore, cervello, reni, apparato riproduttivo maschile e femminile e seno, siano al riparo dagli attacchi dei dannosi radicali liberi e possano produrre tutta l’energia di cui una vita sana e longeva ha bisogno.
Acquista ora LipoiCoQ10 qui: https://www.ketozona.com/home/LipoiCo-Q10-p138288765
Riferimenti
[1] Colombini F, Carratelli M, Alberti A. Oxidative stress, d-ROMs test, and ceruloplasmin. Free Radic Res. 2016;50(4):447-53.
[2] Valko M, Leibfritz D, Moncol J, Cronin MT, Mazur M, Telser J. Free radicals and antioxidants in normal physiological functions and human disease. Int J Biochem Cell Biol. 2007;39(1):44-84.
[3] Djordjević VB, Zvezdanović L, Cosić V. [Oxidative stress in human diseases]. Srp Arh Celok Lek. 2008 May;136 Suppl 2:158-65. Review. Serbian.
[4] Mateen S, Moin S, Khan AQ, Zafar A, Fatima N. Increased Reactive Oxygen Species Formation and Oxidative Stress in Rheumatoid Arthritis. PLoS One. 2016 Apr 4;11(4):e0152925.
[5] Mateen S, Moin S, Zafar A, Khan AQ. Redox signaling in rheumatoid arthritis and the preventive role of polyphenols. Clin Chim Acta. 2016 Dec 1;463:4-10.
[6] Rehman K, Akash MSH. Mechanism of Generation of Oxidative Stress and Pathophysiology of Type 2 Diabetes Mellitus: How Are They Interlinked? J Cell Biochem. 2017 Apr 29.
[7] Vieceli Dalla Sega F, Aquila G, Fortini F, Vaccarezza M, Secchiero P, Rizzo P, Campo G. Context-dependent function of ROS in the vascular endothelium: The role of the Notch pathway and shear stress. Biofactors. 2017 Apr 17.
[8] Cohen S, Mehrabi S, Yao X, Millingen S, Aikhionbare FO. Reactive Oxygen Species and Serous Epithelial Ovarian Adenocarcinoma. Cancer Res J (N Y N Y). 2016 Nov;4(6):106-114.
[9] Misra MK, Sarwat M, Bhakuni P, Tuteja R, Tuteja N. Oxidative stress and ischemic myocardial syndromes. Med Sci Monit. 2009 Oct;15(10):RA209-219.
[10] Köse K, Yazici C, Aşşioğlu O. The evaluation of lipid peroxidation and adenosine deaminase activity in patients with Behçet's disease. Clin Biochem. 2001 Mar;34(2):125-9.
[11] Poprac P, Jomova K, Simunkova M, Kollar V, Rhodes CJ, Valko M. Targeting Free Radicals in Oxidative Stress-Related Human Diseases. Trends Pharmacol Sci. 2017 May 24. pii: S0165-6147(17)30097-4
[12] Agarwal A, Gupta S, Sharma R. Oxidative stress and its implications in female infertility - a clinician's perspective. Reprod Biomed Online. 2005 Nov;11(5):641-50.
[13] Antonucci S, Tagliavini A, Pedersen MG. Reactive oxygen and nitrogen species disturb Ca(2+) oscillations in insulin-secreting MIN6 β-cells. Islets. 2015;7(4):e1107255.
[14] Cesarone MR, Belcaro G, Carratelli M, Cornelli U, De Sanctis MT, Incandela L, Barsotti A, Terranova R, Nicolaides A. A simple test to monitor oxidative stress. Int Angiol. 1999 Jun;18(2):127-30.
[15] Rajendran P, Nandakumar N, Rengarajan T, Palaniswami R, Gnanadhas EN, Lakshminarasaiah U, Gopas J, Nishigaki I. Antioxidants and human diseases. Clin Chim Acta. 2014 Sep 25;436:332-47.
[16] Pepe S, Marasco SF, Haas SJ, Sheeran FL, Krum H, Rosenfeldt FL. Coenzyme Q10 in cardiovascular disease. Mitochondrion. 2007 Jun;7 Suppl:S154-67.
[17] El-Salem K, Ababneh B, Rudnicki S, Malkawi A, Alrefai A, Khader Y, Saadeh R, Saydam M. Prevalence and risk factors of muscle complications secondary to statins. in Muscle Nerve. 2011 Dec; 44(6):877-81.
[18]Roberts JE, Dennison J. The Photobiology of Lutein and Zeaxanthin in the Eye. J Ophthalmol. 2015;2015:687173.
[19] Rochette L, Ghibu S, Richard C, Zeller M, Cottin Y, Vergely C. Direct and indirect antioxidant properties of α-lipoic acid and therapeutic potential. Mol Nutr Food Res. 2013 Jan;57(1):114-25.
[20] Mazzetti AP, Fiorile MC, Primavera A, Lo Bello M. Glutathione transferases and neurodegenerative diseases. Neurochem Int. 2015 Mar;82:10-8.
[21] Parbo P, Ismail R, Hansen KV, Amidi A, Mårup FH, Gottrup H, Brændgaard H, Eriksson BO, Eskildsen SF, Lund TE, Tietze A, Edison P, Pavese N, Stokholm MG, Borghammer P, Hinz R, Aanerud J, Brooks DJ. Brain inflammation accompanies
amyloid in the majority of mild cognitive impairment cases due to Alzheimer's disease. Brain. 2017 May 28.
[22] Zhang M, Holman CD, Binns CW. Intake of specific carotenoids and the risk of epithelial ovarian cancer. Br J Nutr. 2007 Jul;98(1):187-93.
[23] Peng SJ, Li J, Zhou Y, Tuo M, Qin XX, Yu Q, Cheng H, Li YM. In vitro effects and mechanisms of lycopene in MCF-7 human breast cancer cells. Genet Mol Res. 2017 Apr 13;16(2).
[24] Chalabi N, Le Corre L, Maurizis JC, Bignon YJ, Bernard-Gallon DJ. The effects of lycopene on the proliferation of human breast cells and BRCA1 and BRCA2 gene expression. Eur J Cancer. 2004 Jul;40(11):1768-75.
[25] Zakaria MMH, Hajipour B, Estakhri R, Saleh BM. Anti-oxidative effect of resveratrol on aluminum induced toxicity in rat cerebral tissue. Bratisl Lek Listy. 2017;118(5):269-272.
[26] Park E. Data on the effects of anti-cancer drug of resveratrol in breast cancer cells, MDA-MB-231 cells. Data Brief. 2017 Mar 21;12:68-71. Kumar A, Dhar S, Rimando AM, Lage JM, Lewin JR, Zhang X, Levenson AS. Epigenetic potential of resveratrol and analogs in preclinical models of prostate cancer. Ann N Y Acad Sci. 2015 Aug;1348(1):1-9.
[27] Park E. Data on the effects of anti-cancer drug of resveratrol in breast cancer cells, MDA-MB-231 cells. Data Brief. 2017 Mar 21;12:68-71.
[28] Theodotou M, Fokianos K, Mouzouridou A, Konstantinou C, Aristotelous A, Prodromou D, Chrysikou A. The effect of resveratrol on hypertension: A clinical trial. Exp Ther Med. 2017 Jan;13(1):295-301.
[29] Cho S, Namkoong K, Shin M, Park J, Yang E, Ihm J, Thu VT, Kim HK, Han J. Cardiovascular Protective Effects and Clinical Applications of Resveratrol. J Med Food. 2017 Apr;20(4):323-334.
[30] Gu H, Jiao Y, Yu X, Li X, Wang W, Ding L, Liu L. Resveratrol inhibits the IL-1β-induced expression of MMP-13 and IL-6 in human articular chondrocytes via TLR4/MyD88-dependent and -independent signaling cascades. Int J Mol Med. 2017 Mar;39(3):734-740.
[31] Chen YY, Zhang L, Shi DL, Song XH, Shen YL, Zheng MZ, Wang LL. Resveratrol Attenuates Subacute Systemic Inflammation-Induced Spatial Memory Impairment via Inhibition of Astrocyte Activation and Enhancement of Synaptophysin Expression in the Hippocampus. Ann Clin Lab Sci. 2017 Jan;47(1):17-24.