Cosa è successo ieri nel "mondo" crypto?

in #crypto10 days ago

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Amici appassionati di mercati e innovazione digitale, parliamoci chiaro: il mondo delle criptovalute nel 2025 si è rivelato un vero e proprio ottovolante, un viaggio decisamente complesso e ricco di colpi di scena. Abbiamo visto fasi di euforia seguite da brusche frenate, il tutto condizionato da una volatilità elevatissima e, sempre più spesso, da dinamiche macroeconomiche e geopolitiche che hanno dettato legge. Dalle montagne russe dei prezzi all'umore degli investitori, proviamo a fare il punto della situazione, guardando sia al recente passato che alle previsioni per il prossimo futuro, il 2025.

Partiamo dalle notizie più fresche, quelle che ci portano alla fine del 2025. Novembre, in particolare, è stato un mese piuttosto difficile per il Bitcoin (BTC). Abbiamo assistito a una discesa significativa, con la criptovaluta regina che è scivolata sotto la soglia dei 90.000 dollari. Questo ha rappresentato un calo di quasi il 29% rispetto al suo picco massimo, vanificando di fatto gran parte del rally che era partito con grande slancio ad aprile, e registrando un calo del 2,4% sull'intero anno, come riportato da fonti come morningstar.com e investing.com. E la situazione non è migliorata immediatamente, tanto che il 1° dicembre 2025, il Bitcoin ha continuato la sua corsa al ribasso, attestandosi sotto gli 86.000 dollari. Anche Ethereum (ETH), la seconda criptovaluta per capitalizzazione, ha seguito un andamento simile, con una diminuzione di circa il 35% nello stesso periodo, aggirandosi intorno ai 2.752 dollari sempre all'inizio di dicembre 2025, secondo morningstar.com e investing.com.

Un indicatore chiave del clima di mercato, il Crypto Fear & Greed Index, ha segnalato un netto prevalere della "paura estrema" tra gli investitori, un chiaro segno di nervosismo e incertezza diffusi, come documentato da beincrypto.com. Questa sensazione di cautela si è tradotta anche in una tangibile fuga di capitali dagli ETF sulle criptovalute. Gli investitori globali, infatti, hanno ritirato ben 2,9 miliardi di dollari solo nell'ultima settimana di novembre 2025, un dato che evidenzia una ritirata significativa dal settore, come si legge su morningstar.com e investing.com. E i motivi di questa pressione? Molto risiede nei fattori macroeconomici. Le aspettative di un possibile aumento dei tassi d'interesse da parte della Banca del Giappone e un rallentamento del mercato del lavoro negli Stati Uniti hanno contribuito a intensificare la pressione sugli asset di rischio a livello globale, e le criptovalute, naturalmente, non ne sono state immuni, come precisato da morningstar.com.

Eppure, non tutto è stato un disastro. Il 2024, in particolare, aveva portato con sé una serie di eventi positivi che avevano infuso un notevole ottimismo nel settore. Pensiamo all'approvazione di ben 11 ETF spot su Bitcoin a gennaio, un traguardo epocale che ha aperto le porte agli investitori istituzionali, secondo ilbollettino.eu e investing.com. Poi c'è stato l'attesissimo halving di Bitcoin ad aprile, un evento programmatico che dimezza la ricompensa per i miner e storicamente associato a futuri rialzi, menzionato anche da ilbollettino.eu. Non meno importante, a maggio, è arrivato il via libera anche per gli ETF spot su Ethereum, un altro segnale forte di accettazione da parte del mondo finanziario tradizionale, come si evince da ilbollettino.eu. E non dimentichiamo la rielezione di Donald Trump a novembre 2024, che ha generato un'ondata di ottimismo grazie alle sue posizioni notoriamente favorevoli al settore delle criptovalute, un fattore evidenziato da ilbollettino.eu. E a chiudere in bellezza il 2024, la capitalizzazione di mercato delle stablecoin ha superato per la prima volta i 200 miliardi di dollari a dicembre, un segno di crescente utilizzo e fiducia in questi asset legati a valute fiat, come riportato da ilbollettino.eu e binance.com.

Anche le altcoin hanno avuto la loro dose di notizie, sia buone che meno buone. XRP, ad esempio, ha ricevuto un'importante approvazione a Singapore, e nonostante un calo del prezzo, abbiamo visto le cosiddette "balene" (grandi detentori di criptovalute) aumentare gli ordini spot, il che suggerisce una fiducia a lungo termine in questo asset, stando a binance.com. Tuttavia, altre altcoin hanno sofferto parecchio all'inizio di dicembre: ZEC, TIA, KCS, ENA e VIRTUALS hanno registrato ribassi significativi, mostrando come la debolezza del mercato non abbia risparmiato neanche i progetti meno capitalizzati, come indicato da binance.com.

Ma, come spesso accade nel mondo delle criptovalute, dopo ogni tempesta arriva la previsione di un periodo di sole. E per il 2025, gli analisti si aspettano un mercato ancora estremamente dinamico. L'idea generale è che il mercato rialzista continuerà, ma non senza scossoni. Gli analisti di VanEck, ad esempio, prevedono un proseguimento del trend rialzista nel 2025, con un picco atteso nel primo trimestre, seguito poi da un calo e una successiva ripresa in autunno, come riportato da forbes.com e criptovaluta.it. La capitalizzazione complessiva del mercato delle criptovalute potrebbe superare la sbalorditiva cifra di 3.400 miliardi di dollari nel 2025, un'indicazione della crescita esponenziale attesa, secondo criptovaluta.it e marcocasario.com.

L'adozione istituzionale è vista come un fattore chiave per una più ampia accettazione delle criptovalute. Grandi nomi come Tesla e PayPal stanno integrando sempre più le valute digitali nei loro sistemi, e questo è un segnale forte per il futuro, come menzionato da criptovaluta.it e yellow.com. Si ipotizza anche una "tregua" nella talvolta turbolenta relazione tra i governi e il mondo delle criptovalute, con Bitcoin e i progetti sostenuti dalle istituzioni che potrebbero trovare un equilibrio più stabile, un'idea suggerita da criptovaluta.it. Sono attese anche cinque innovazioni fondamentali che plasmeranno il futuro del settore, dimostrando che l'innovazione tecnologica non si ferma, secondo criptovaluta.it. Il mercato delle stablecoin, inoltre, potrebbe raddoppiare, superando i 400 miliardi di dollari, consolidando il loro ruolo di ponte tra finanza tradizionale e digitale, come si legge su criptovaluta.it e marcocasario.com. Un altro trend in crescita è la tokenizzazione degli asset del mondo reale (RWA), che potrebbe superare i 50 miliardi di dollari, aprendo nuove frontiere per l'investimento e la liquidità di asset tradizionali, secondo criptovaluta.it e marcocasario.com. E non sorprenderebbe vedere grandi aziende tecnologiche integrare i pagamenti in criptovalute, rendendoli sempre più mainstream, come riportato da criptovaluta.it. Interessante notare anche come la correlazione di Bitcoin con gli indici tradizionali come Nasdaq e S&P 500 si sia indebolita, suggerendo che BTC sta sviluppando un comportamento più divergente e forse meno influenzato dai mercati azionari tradizionali, come evidenziato da tradingview.com e bitpanda.com.

Passando alle previsioni specifiche per Bitcoin nel 2025, le stime sono decisamente ottimistiche e variegate. Alcuni analisti si spingono a prevedere che BTC possa superare i 200.000 dollari, o persino raggiungere quota 250.000 dollari entro la fine dell'anno, soprattutto in caso di nuovi e consistenti ingressi istituzionali, secondo forbes.com, criptovaluta.it e marcocasario.com. VanEck, più nello specifico, prevede un picco di 180.000 dollari entro il primo trimestre del 2025, seguito però da un calo del 30% prima della ripresa, come notato da forbes.com e criptovaluta.it. È importante ricordare che già a maggio 2025, Bitcoin aveva superato i 100.000 dollari, raggiungendo un massimo di 106.657 dollari, un risultato attribuito a migliorate condizioni di mercato, afflussi istituzionali e un più solido supporto politico, secondo forbes.com e criptovaluta.it. Gli investimenti istituzionali, il successo degli ETF su Bitcoin, i trend macroeconomici favorevoli e gli sviluppi tecnologici sono tutti considerati fattori chiave per sostenere queste previsioni rialziste, come ribadito da forbes.com e criptovaluta.it.

E per Ethereum? Anche qui le previsioni per il 2025 sono incoraggianti. Secondo Cryptonewz, Ethereum potrebbe raggiungere un massimo di 6.500 dollari e un minimo di 4.500 dollari nel corso del 2025, un'oscillazione che offre comunque un quadro positivo, come si legge su criptovaluta.it. Changelly, invece, stima un prezzo medio di 4.522 dollari per Ethereum nel 2025, una previsione più conservativa ma comunque robusta, secondo criptovaluta.it. VanEck vede in Ethereum un asset con un triplo potenziale: capitale fisso, bene di consumo e riserva di valore. Questa versatilità, unita al suo ecosistema in continua espansione, li porta a ritenere che la sua capitalizzazione di mercato potrebbe superare i 2 trilioni di dollari in condizioni di mercato favorevoli, un'affermazione di peso riportata da forbes.com. Non a caso, alcuni esperti prevedono che Ethereum potrebbe facilmente superare i 6.000 dollari, mostrando una forte fiducia nel suo futuro, secondo criptovaluta.it.