Cosa è successo ieri nel "mondo" crypto?

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Il 14 novembre 2025, il mercato delle criptovalute ha registrato un crollo significativo. Il Bitcoin è sceso al di sotto della soglia psicologica dei 100.000 dollari, toccando in alcuni momenti anche livelli inferiori ai 95.000 dollari. Le altcoin hanno subito perdite consistenti, oscillando tra l'8% e il 12% del loro valore. Questa giornata è stata caratterizzata da turbolenza, preoccupazione e incertezza per gli investitori.

Fattori Contribuenti al Crollo:
Incertezza sulla Politica Monetaria della Federal Reserve: Le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, inizialmente previste per dicembre, si sono notevolmente ridotte. Questo ha influenzato negativamente gli asset considerati più rischiosi, come le criptovalute. Nonostante la conclusione del Quantitative Tightening (QT) sia stata accolta con cauto ottimismo, il mercato crypto ha faticato a stabilire un legame stabile e prevedibile tra le dinamiche macroeconomiche globali e il prezzo del Bitcoin. (Fonti: moneyfarm.com, wallstreetitalia.com)

Massiccio Deflusso dagli ETF Spot su Bitcoin negli Stati Uniti: In una singola giornata, si sono registrati deflussi per circa 897 milioni di dollari, il secondo dato più alto di sempre. Questo indica una forte pressione di vendita istituzionale e una perdita di fiducia a breve termine da parte degli investitori che utilizzano questi strumenti regolamentati. (Fonti: italia-informa.com, 99bitcoins.com)

Preoccupazioni Normative: Un avvertimento della banca centrale di Singapore riguardo alle stablecoin non regolamentate ha scatenato timori di un controllo globale più rigoroso sul settore delle criptovalute. Le stablecoin rappresentano circa l'80% della liquidità totale del mercato crypto, quindi un'azione regolatoria stringente potrebbe avere ripercussioni significative sulla stabilità e sull'operatività dell'intero ecosistema, portando a una riduzione della liquidità e a un aumento della volatilità. (Fonti: marketscreener.com, latestata.it)

Sentiment di Mercato Estremo: L'indice Fear & Greed (Paura e Avidità) di CoinMarketCap (CMC) è sceso a 22, segnalando un livello di "paura estrema". Questo è il livello più basso raggiunto dall'indice da marzo 2025, indicando un marcato peggioramento della fiducia degli investitori. Storicamente, il Bitcoin che entra in una "zona di paura" ha spesso preceduto forti rimbalzi, suggerendo una potenziale configurazione rialzista qualora il supporto a 98.000 dollari dovesse tenere. Tuttavia, nel breve termine, la paura estrema tende a innescare ulteriori vendite dettate dal panico. (Fonti: beincrypto.com, bitget.com)

Liquidazioni Forzate e Dichiarazioni sulle Tariffe: Le dichiarazioni del presidente Trump riguardo all'introduzione di tariffe del 100% sulle importazioni di software critici dalla Cina hanno causato la più grande ondata di liquidazioni nella storia degli asset digitali, spazzando via circa 20 miliardi di dollari in posizioni a leva. Questo evento ha avuto un impatto devastante sugli operatori con elevata leva finanziaria, portando a chiusure forzate che hanno alimentato il ribasso. (Fonti: mbnews.it, euroborsa.it, beincrypto.com)

Scadenza Opzioni su Bitcoin ed Ethereum: Circa 5 miliardi di dollari in opzioni su Bitcoin ed Ethereum sono scadute il 14 novembre 2025 sulla piattaforma Deribit. I livelli di "massima sofferenza" (max pain) indicavano potenziali movimenti del prezzo verso i 105.000 dollari per Bitcoin e i 3.500 dollari per Ethereum. La scadenza di un volume così elevato di opzioni può generare significative fluttuazioni di prezzo. (Fonte: lamiafinanza.it)

Miner di Bitcoin: I miner di Bitcoin hanno contribuito alla pressione di vendita, trasferendo grandi quantità di BTC verso gli exchange, probabilmente per coprire i costi operativi o per incassare profitti. (Fonti: mbnews.it, euroborsa.it, beincrypto.com)