“[... Of] all God's creatures a cat is at all times himself. When in the presence of a king, mere mortal man must bow and lady, curtsy. A dog, well trained, will grovel and beg. Horses wait patiently in the rain upon his pleasure. But a cat cares but for himself. He will walk into any room and stare you in the eye, be you king or clown and he will hold his own opinion of you. He will turn his back on you if you displease him, stand, sit, or walk away as is his will. And a king will tolerate this from a cat, but from no one else, since to protest would be the veriest waste of time.”
D.L. Carter (2012), Ridiculous [Kindle edition, p. 37], Corvallis Press
I’ve been thinking what else to write in these weekly assignments. I’ve already covered the basics in who my two cats are and how they spend most of their time, and I’m aware that as much as I find everything they do utterly adorable, posting picture after picture of them sitting around the house being adorable would become boring pretty fast. I don’t post daily and never post more than once a day, so I want to make my posts a little more worthwhile than that.
I’ve therefore decided that my #caturday posts will be henceforth dedicated to things feline that I’ve enjoyed: books, shows, movies, places, and so on.
I’ve always loved cats, ever since I was little. Even though the only cat I had any kind of relationship with (Pepper, my maternal aunt’s) didn’t like me. She was already an adult cat, by the time I was born, and always resented the attention my newborn self took away from her and the fact that my parents wouldn’t let her play with me during nap time.
So, as I said, I’ve always loved cats, but I never had cats of my own before the current ”fluffables” because my father is allergic. Therefore, I had to make do with fictional cats.
I’ll try to procede in an orderly fashion, in the weeks to come, and start from the very beginning, from the first cats which struck my fancy as a kid. For now, though, I’ll just leave you with a quick commentary on the above citation.
The quote is from the novel I’m currently reading, a fun-spirited regency romance in which our heroine must impersonate a dead male relative in order to save herself and her family from poverty. Which is, of course, the perfect time for her to fall head-over-heels for a Duke.
It made me laugh both because I totally agree with how cats are described and because I read it last #caturday: perfect timing. At the time, I had just published my short cat themed story, so I had already accomplished my weekly celebration of all things feline. But as soon as I read that description, I knew it would be my opening for this week’s #caturday post.
There’s no actual cat in the novel, at least so far. The quoted analogy is simply used by the main character as she impersonates her male cousin, while trying to entertain a young lady after a road mishap. By the time she meets the Duke of Trolenfield and his sister, Millicent (our main character) has been impersonating Mr. North for a few months and she decided from the start that her impersonation had more chances of succeeding if she acted a little silly. Or, as she puts it:
“There are many types of men in society. If I set out to be deliberately silly, inconsequential, and foolish, then if I should do something [considered] odd [for a man], people will say, ‘Oh, that is just that odd Mr. North. Think nothing of it.’ [...] I shall be a fribble! A rattle. A fool.”
D.L. Carter (2012), Ridiculous [Kindle edition, p. 15-16], Corvallis Press
And so she does. And when she meets the Duke and his sister, she comes up with this story about wanting to act like a cat, because cats are always, always true to themselves, and thoroughly respected for it.
“[... Di] tutte le creature di Dio un gatto è in ogni momento se stesso. Alla presenza di un re, l’uomo comune deve inchinarsi e una Signora fare la riverenza. Un cane, bene addestrato, striscerà e implorerà attenzioni. I cavalli attendono pazienti nella pioggia, a sua disposizione. Mentre ad un gatto importa solo di sé. Entra in ogni stanza e ti guarda fisso negli occhi, che tu sia re o buffone, nutrendo una sua personale opinione di te. Ti volta le spalle se lo scontenti, sta in piedi, siede o passeggia a piacimento. E un re tollera tale comportamento da un gatto e da nessun altro, giacché protestare sarebbe la più completa perdita di tempo.”
D.L. Carter (2012), Ridiculous [formato Kindle, p. 37], Corvallis Press, traduzione personale in quanto non disponibile in italiano
Ho pensato a lungo a come proseguire questo segmento settimanale. Ho già trattato le basi su chi sono i miei due gatti e come impiegano il loro tempo e sono consapevole che, per quanto io li trovi assolutamente adorabili, pubblicare foto su foto di loro in giro per casa intenti ad essere adorabili annoierebbe presto. Tanto più che, almeno per quanto riguarda la community italiana, ora posso sfogarmi sul canale #amici-a-4-zampe del server Discord di @steempostitalia.
Non pubblico quotidianamente e mai più di una volta al giorno, quindi vorrei rendere i miei post un po’ più significativi.
Pertanto ho deciso che d’ora in poi i miei post del #caturday saranno dedicati a rappresentazioni feline che mi siano particolarmente piaciute: libri, spettacoli, film, luoghi e così via.
Ho sempre amato i gatti, sin da quando ero piccola. Nonostante l’unico gatto con cui avessi una qualche parvenza di rapporto (Pepe, la gatta di mia zia materna) non mi ricambiasse affatto. Era già adulta, quando sono nata, e mi ha sempre ritenuta responsabile delle attenzioni che venivano sottratte a lei in favore di me neonata e del fatto che i miei non la lasciassero giocare con me mentre dormivo.
Quindi, come già detto, ho sempre amato i gatti pur non avendone mai posseduto uno sino agli attuali fuffoli, perché mio padre è allergico. Perciò mi sono sempre dovuta accontentare dei gatti immaginari.
Cercherò di procedere con ordine, nelle prossime settimane, ed iniziare dal principio, dai primi gatti che da piccola mi sono piaciuti. Per ora, in ogni caso, vi lascerò semplicemente con un breve commento alla citazione su riportata.
La citazione proviene dal libro che sto tutt’ora leggendo e che è stato già protagonista del mio precedente post sulla gioia di leggere, una commedia romantica ambientata nell’Inghilterra della Reggenza in cui la nostra eroina si trova ad impersonare un parente uomo per salvare se stessa e la famiglia dalla povertà. Che è, ovviamente, il momento perfetto per innamorarsi follemente di un Duca.
Mi ha fatto ridere sia perché concordo pienamente su come i gatti vengono descritti, sia perché l’ho letto lo scorso #caturday: tempismo perfetto. All’epoca avevo appena pubblicato la mia storia breve a tema felino, quindi avevo già adempiuto alla mia celebrazione settimanale dei gatti. Ma non appena ho letto questa descrizione ho capito che sarebbe stata l’incipit del mio post di questa settimana.
Non c’è alcun gatto nel romanzo, almeno per il momento. L’analogia riportata è semplicemente usata dalla protagonista mentre interpreta il cugino, con l’intento di intrattenere una giovane donna a seguito di un incidente stradale. Quando incontra il Duca di Trolenfield e la sorella, Millicent (la nostra protagonista) si finge Mr. North gia da alcuni mesi ed ha deciso sin dal principio che le sue chance di successo sarebbero state molto più alte interpretando un personaggio frivolo. O, come spiega lei stessa:
“Ci sono molti tipi di uomini nella società. Se mi impegno ad essere deliberatamente ridicolo, incoerente e sciocco, allora se facessi qualcosa di [considerato] strano [per un uomo], la gente direbbe semplicemente ‘Oh, è solo quel bizzarro Mr. North. Non fateci caso.’ [...] Sarò un frivolo! Sconcertante. Uno sciocco.”
D.L. Carter (2012), Ridiculous [Kindle edition, p. 15-16], Corvallis Press, traduzione personale in quanto non disponibile in italiano
E così fa. E incontrando il Duca e la sorella, inventa la storiella di volersi comportare come un gatto, perché i gatti sono sempre, sempre fedeli a se stessi e da tutti rispettati per questo.
Cats make about 100 different sounds. Dogs make only about 10.
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Bello fuffolino <3