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Ieri sul sito calciomercato.com mi sono imbattuto nella notizia della rissa scoppiata tra genitori "tifosi" durante la partita dei loro figli (classe 2006). Giovanni Galli, dirigente di una delle due società coinvolte, ha affermato che si è trattata di una rissa verbale senza contatti fisici tra i genitori. Tuttavia è stato sufficiente per far sospendere la partita, dato che i ragazzini si sono disinteressati del pallone preoccupandosi di cosa stesse succedendo sugli spalti.
Questo, a mio parere, è l'emblema di come l'ambiente del nostro calcio sia malato sin dalle radici. Chi dovrebbe dare l'esempio è il primo a creare polemiche autorizzando così anche i prori figli a fare lo stesso... "tanto lo fa anche mio papà".
Si è soliti dare la responsabilità ai fuoriclasse di essere modelli di vita per i più giovani, ma il problema reale è la mancanza di educazione all'interno delle famiglie di questi stessi giovani. Purtroppo questo non è il primo e non sarà l'ultimo caso: basta cercare su YouTube per capire quanto siano diffuse le risse dentro e fuori i campi delle giovanili.
Di fronte a tali episodi mi sento davvero rammaricato, perchè se ho smesso di praticare calcio 12 anni fa è proprio per questo motivo: ormai non si disputano più partite, ma vere e proprie battaglie e il nervosismo ha preso il posto del divertimento: così non va.
Buon calcio (quello sano) a tutti!!!