In "The First Purge", i National Founding Fathers of America - sono il tipo di fascisti che fingono di non essere - lanciano un audace (o forse solo malato) esperimento nel caos controllato dallo stato: una zona di 12 ore di qualsiasi cosa - vada in un manicomio in cui i crimini che commetti, dal piccolo furto al brutale omicidio, sono tutti legali. È un esperimento che tratta le persone che vi partecipano come topi di laboratorio umano, e coloro che lo hanno progettato scelgono quello che credono essere il perfetto parco giochi omicida: Staten Island, il quartiere meno sexy e più indipendente di New York City. Se l'esperimento "funziona" (cioè, se dimostra che ci sono abbastanza persone là fuori che vogliono seriamente fottersi l'un l'altro), allora la NFFA la prenderà in nazionale.
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All'inizio della Purga, uno schifoso psicopatico di nome Skeletor (Rotimi Paul), che ha una testa rasata, un sorriso impazzito, una serie di cicatrici tribali africane e gli occhi schioccati di uno zombi, tiene in braccio un uomo a un bancomat e impazzisce con il suo pugnale. Un boss della droga di nome Dmitri (Y'lan Noel), che è freddo, calmo e raccolto, deve respingere un tentativo di colpo di stato da uno dei suoi luogotenenti, che ha schierato un paio di donne per sedurre ed eliminare il capo. Il piano non funziona, e Dimitri finisce per purificarlo.
È, in altre parole (spintarella, spintarella), una tipica notte nel cappuccio.
Uno dei semi-scherzi dei film "Purge", con i loro allestimenti accattivanti, la loro illuminazione e messa in scena per lo più crude, e il loro nichilismo di "Clockwork Orange" - Roger Corman graze-Z, è che sono radicati in una sorta di "sociologia" preening che è sintonizzata sullo spirito del tempo ma, allo stesso tempo, si rivela più che poco priva di intelligenza.
Questo è vero anche per questo prequel. È il primo film "Purge" ambientato nel centro della città, e questo gli consente di giocare con la nozione che il governo è troppo desideroso di distruggere la vita degli afro-americani, in un modo che riecheggia la paranoia sociale del Gli anni '70 e '80, quando le epidemie di eroina e crack erano state ritenute da molti come il deliberato effetto delle politiche razziste del governo - un modo per narcotizzare la sottoclasse.
Su Staten Island, dove i gruppi di azione intorno ai progetti di alloggiamento di Park Hill Towers, ognuno dei partecipanti di Purge riceve $ 5,000, con il prezzo destinato ad aumentare il rischio che commettono. Indossano lenti a contatto video che danno loro l'aspetto di alieni dagli occhi iridescenti, e tutto ciò che accade viene trasmesso, con una sorta di dispnea "Hunger Games", da parte dei media nazionali. Ma se c'è un messaggio sepolto lì da qualche parte, uno progettato per alimentare un B-movie per l'era di Black Lives Matter, "The First Purge" non è privo del suo stesso senso di sfruttamento.